Cronaca
Capodanno in piazza a Giovinazzo: musica e troppi botti
Molte famiglie hanno lamentato uno scarso controllo. In tutta la città troppe situazioni potenzialmente pericolose
Giovinazzo - lunedì 2 gennaio 2023
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Diverse decine di giovinazzesi hanno trascorso la serata del 31 dicembre in piazza Vittorio Emanuele II, in compagnia della musica del dj Franz Digiaro.
Tra di loro tanti giovani e giovanissimi e anche alcune famiglie, che però hanno lamentato un uso quasi costante di petardi e fuochi d'artificio, pericolosi per chi li accendeva e per i presenti. Siamo anche stati testimoni della loro accensione e di alcuni "giochi" fin troppo audaci.
Non ci sono stati controlli e questo ha favorito, almeno dalla mezzanotte all'una, una sorta di campo franco in cui tutti hanno pensato di poter far tutto, coprendo talvolta la stessa musica che avrebbe dovuto far ballare i presenti, trasversalmente alle generazioni. Un Capodanno in tono minore rispetto alla vicina Terlizzi, ad esempio, dove la star anni '90, Corona, ha fatto divertire davvero tutti.
Eppure dopo il brindisi iniziale, a cui hanno partecipato anche gli amministratori, qualcuno ha pensato bene di infastidire la gente arrivata per iniziare in allegria il nuovo anno.
«C'era un gruppo di ragazzi che ha provato ad indirizzare i botti accesi di fronte San Domenico verso la folla - ci ha detto una ragazza - e si è rischiato grosso». Una madre ci ha invece raccontato l'indomani di aver dovuto lasciare la piazza con i suoi due piccoli per una sensazione di insicurezza.
«Non una serata per tutti, evidentemente, almeno con quelle premesse di scarso controllo e senza civiltà», è stata la sintesi di una coppia di sessantenni.
Una rinata e pessima abitudine, che sembrava in declino negli anni della pandemia, a far esplodere botti e fuochi pirici di ogni tipo che ha coinvolto anche altre zone della città, da via Daconto (con una intera batteria posizionata a centro strada) a via Colamaria, nel quartiere Sant'Agostino, passando per la piazza, appunto, via Bari, viale Moro all'Immacolata e via Toselli, solo per citarne alcune.
Troppi botti, pochi controlli (qui un video) e tanto materiale rimasto pericolosamente per strada sino alla mattinata del 1° gennaio. Si può fare meglio, ma intanto bisognerà ricominciare a lavorare sul senso civico e su campagne di sensibilizzazione serrate per evitare l'utilizzo di fuochi d'artificio e botti. Anno nuovo, pessime vecchie abitudini.
Tra di loro tanti giovani e giovanissimi e anche alcune famiglie, che però hanno lamentato un uso quasi costante di petardi e fuochi d'artificio, pericolosi per chi li accendeva e per i presenti. Siamo anche stati testimoni della loro accensione e di alcuni "giochi" fin troppo audaci.
Non ci sono stati controlli e questo ha favorito, almeno dalla mezzanotte all'una, una sorta di campo franco in cui tutti hanno pensato di poter far tutto, coprendo talvolta la stessa musica che avrebbe dovuto far ballare i presenti, trasversalmente alle generazioni. Un Capodanno in tono minore rispetto alla vicina Terlizzi, ad esempio, dove la star anni '90, Corona, ha fatto divertire davvero tutti.
Eppure dopo il brindisi iniziale, a cui hanno partecipato anche gli amministratori, qualcuno ha pensato bene di infastidire la gente arrivata per iniziare in allegria il nuovo anno.
«C'era un gruppo di ragazzi che ha provato ad indirizzare i botti accesi di fronte San Domenico verso la folla - ci ha detto una ragazza - e si è rischiato grosso». Una madre ci ha invece raccontato l'indomani di aver dovuto lasciare la piazza con i suoi due piccoli per una sensazione di insicurezza.
«Non una serata per tutti, evidentemente, almeno con quelle premesse di scarso controllo e senza civiltà», è stata la sintesi di una coppia di sessantenni.
Una rinata e pessima abitudine, che sembrava in declino negli anni della pandemia, a far esplodere botti e fuochi pirici di ogni tipo che ha coinvolto anche altre zone della città, da via Daconto (con una intera batteria posizionata a centro strada) a via Colamaria, nel quartiere Sant'Agostino, passando per la piazza, appunto, via Bari, viale Moro all'Immacolata e via Toselli, solo per citarne alcune.
Troppi botti, pochi controlli (qui un video) e tanto materiale rimasto pericolosamente per strada sino alla mattinata del 1° gennaio. Si può fare meglio, ma intanto bisognerà ricominciare a lavorare sul senso civico e su campagne di sensibilizzazione serrate per evitare l'utilizzo di fuochi d'artificio e botti. Anno nuovo, pessime vecchie abitudini.