Sanità
Cancro alla prostata, il prof. Luigi Cormìo tra le eccellenze della crioterapia
All'Ospedale "Bonomo" di Andria la Clinica Urologica ed Andrologica all'avanguardia grazie al medico giovinazzese
Giovinazzo - giovedì 22 dicembre 2022
1.54 Comunicato Stampa
Per la Clinica Urologica e Andrologica dell'Ospedale Bonomo di Andria il 2022 è stato l'anno della criochirurgia. È stata infatti avviata con successo la crioterapia del cancro della prostata e 20 pazienti hanno già ricevuto questo innovativo trattamento.
La criochirurgia si avvale della proprietà del freddo di distruggere in maniera selettiva e completa noduli tumorali. In ambito urologico può essere utilizzata per trattare piccole lesioni renali ma il principale campo di applicazione è costituito dal cancro della prostata per il quale questa metodica può essere impiegata in maniera focale, distruggendo solo il nodulo tumorale, o in maniera radicale, ovvero distruggendo l'intera prostata così come avviene nell'intervento chirurgico classico.
La Clinica Urologica e Andrologica dell'Ospedale Bonomo di Andria è tra i pochissimi centri dell'Italia meridionale a poter offrire con continuità e documentata esperienza questa innovativa alternativa terapeutica ai pazienti affetti da cancro alla prostata.
La procedura è simile alla biopsia prostatica ma viene eseguita in sala operatoria in anestesia spinale. Sotto guida ecografica vengono inserite nella prostata delle sonde criogeniche che permettono di eseguire in modo preciso e controllato il processo di congelamento/scongelamento che distrugge selettivamente le cellule tumorali. L'intervento dura circa un'ora, non ci sono perdite ematiche ed il paziente viene dimesso la mattina successiva con un catetere vescicale da rimuovere qualche giorno dopo.
«La crioterapia del cancro della prostata - spiega il prof. Luigi Cormio, giovinazzese, ordinario di Urologia dell'Università di Foggia e Direttore della Clinica Urologica e Andrologica dell'Ospedale Bonomo di Andria - è una metodica che risponde perfettamente alla richiesta dei pazienti di ricevere un trattamento minimamente invasivo che risponda ai criteri di radicalità oncologica nella cura del cancro, abbia pochi effetti collaterali e richieda una degenza molto breve».
«La Direzione Strategica della ASL BT - prosegue Cormio - ha colto subito l'importanza di dotare in nostro Centro di questa metodica che completa il percorso diagnostico terapeutico che possiamo offrire per il cancro della prostata. Nel 2022, anche grazie alla disponibilità del Robot Da Vinci, abbiamo eseguito oltre 100 prostatectomie radicali (intervento di asportazione completa della prostata), numeri che fanno della Clinica Urologica e Andrologica di Andria un centro di riferimento per questo tipo di chirurgia, ma questo intervento non è indicato per tutti i pazienti. Nel 2022, la crioterapia ha permesso che altri 20 pazienti ricevessero un trattamento "radicale" mediante un intervento mini-invasivo piuttosto che andare incontro a trattamenti più impattanti o addirittura palliativi quali la terapia ormonale».
L'implementazione delle nuove metodiche chirurgiche mini-invasive è un obiettivo preciso del DICUNT, ovvero il Dipartimento di Chirurgia Urologica con Nuove Tecnologie, nato da un accordo tra il Policlinico Riuniti di Foggia e la ASL BT per ampliare l'offerta di chirurgia urologica.
«Nel 2023 - conclude Cormio, direttore del DICUNT - estenderemo questo trattamento anche alle piccole masse renali che non possiamo trattare con la chirurgia robotica, ma una corretta indicazione clinica rimane la base del successo di questi trattamenti innovativi».
La criochirurgia si avvale della proprietà del freddo di distruggere in maniera selettiva e completa noduli tumorali. In ambito urologico può essere utilizzata per trattare piccole lesioni renali ma il principale campo di applicazione è costituito dal cancro della prostata per il quale questa metodica può essere impiegata in maniera focale, distruggendo solo il nodulo tumorale, o in maniera radicale, ovvero distruggendo l'intera prostata così come avviene nell'intervento chirurgico classico.
La Clinica Urologica e Andrologica dell'Ospedale Bonomo di Andria è tra i pochissimi centri dell'Italia meridionale a poter offrire con continuità e documentata esperienza questa innovativa alternativa terapeutica ai pazienti affetti da cancro alla prostata.
La procedura è simile alla biopsia prostatica ma viene eseguita in sala operatoria in anestesia spinale. Sotto guida ecografica vengono inserite nella prostata delle sonde criogeniche che permettono di eseguire in modo preciso e controllato il processo di congelamento/scongelamento che distrugge selettivamente le cellule tumorali. L'intervento dura circa un'ora, non ci sono perdite ematiche ed il paziente viene dimesso la mattina successiva con un catetere vescicale da rimuovere qualche giorno dopo.
«La crioterapia del cancro della prostata - spiega il prof. Luigi Cormio, giovinazzese, ordinario di Urologia dell'Università di Foggia e Direttore della Clinica Urologica e Andrologica dell'Ospedale Bonomo di Andria - è una metodica che risponde perfettamente alla richiesta dei pazienti di ricevere un trattamento minimamente invasivo che risponda ai criteri di radicalità oncologica nella cura del cancro, abbia pochi effetti collaterali e richieda una degenza molto breve».
«La Direzione Strategica della ASL BT - prosegue Cormio - ha colto subito l'importanza di dotare in nostro Centro di questa metodica che completa il percorso diagnostico terapeutico che possiamo offrire per il cancro della prostata. Nel 2022, anche grazie alla disponibilità del Robot Da Vinci, abbiamo eseguito oltre 100 prostatectomie radicali (intervento di asportazione completa della prostata), numeri che fanno della Clinica Urologica e Andrologica di Andria un centro di riferimento per questo tipo di chirurgia, ma questo intervento non è indicato per tutti i pazienti. Nel 2022, la crioterapia ha permesso che altri 20 pazienti ricevessero un trattamento "radicale" mediante un intervento mini-invasivo piuttosto che andare incontro a trattamenti più impattanti o addirittura palliativi quali la terapia ormonale».
L'implementazione delle nuove metodiche chirurgiche mini-invasive è un obiettivo preciso del DICUNT, ovvero il Dipartimento di Chirurgia Urologica con Nuove Tecnologie, nato da un accordo tra il Policlinico Riuniti di Foggia e la ASL BT per ampliare l'offerta di chirurgia urologica.
«Nel 2023 - conclude Cormio, direttore del DICUNT - estenderemo questo trattamento anche alle piccole masse renali che non possiamo trattare con la chirurgia robotica, ma una corretta indicazione clinica rimane la base del successo di questi trattamenti innovativi».