Politica
Calo demografico, PVA rimbrotta Sollecito: «Si è destato dopo anni di silenzio»
Il movimento civico replica alle considerazioni del Vicesindaco
Giovinazzo - venerdì 4 settembre 2020
9.27
Il dato giovinazzese sarebbe in linea con quello pugliese e quella di PrimaVera Alternativa ad una situazione di malgoverno cittadino che avrebbe alimentato la fuga da Giovinazzo sarebbe stata una «maldestra allusione».
L'estrema sintesi delle osservazioni sollevate dal Vicensindaco Michele Sollecito, in risposta al movimento di opposizione, sul calo demografico in città, che non sono piaciute a PVA che ha replicato via social.
«È tanto amaro quanto soddisfacente constatare come a Giovinazzo - scrivono -, se vuoi che questa amministrazione si esprima su un tema importante, devi attendere la risposta polemica ad uno spunto di PrimaVera Alternativa! Siamo tipo la sveglia di questa amministrazione dal sonno della propaganda e dall'ossessione della bicicletta. A voler rispondere alle nostre riflessioni in merito al drammatico fenomeno del progressivo svuotamento e invecchiamento della popolazione giovinazzese infatti, è stato il vice sindaco Sollecito, destatosi dopo anni di silenzio sul tema».
Poi la precisazione: «Fughiamo ogni dubbio Assessore - continua la nota -: non ci interessa affatto guardare indietro, né, men che meno, accendere un dibattito sterile e puerile sul "di chi sia la colpa" di questo drammatico fenomeno; quel che conta, come abbiamo detto, è che questo tema sia d'ora in poi "centrale" nel dibattito politico-amministrativo cittadino. Prendiamo atto, Assessore, che per lei la situazione demografica descritta dagli indici ISTAT sia "normale": per noi non lo è affatto! - tuonano -. Tuttavia, abbiamo quasi apprezzato il suo contributo su questo tema; per un attimo ci siamo sentiti parte di una città normale, in cui si possa persino parlare di temi seri».
Quello di Sollecito, secondo i vertici di PVA, sarebbe stato un "sermone" che comunque dall'opposizione pensano di poter tollerare, salvo però fare alcune considerazioni tese a smentire quanto scritto dall'Assessore alle Politiche giovanili: «Sul suo rimprovero per una, a suo dire, "maldestra allusione" di colpa da noi mossa contro l'amministrazione, però, vorremmo dire qualcosa - proseguono da PVA -: non v'è una singola riga del nostro intervento in cui si attribuisca la "colpa" alla sua amministrazione.
In realtà - spiegano - abbiamo detto qualcosa di ben peggiore, se proprio vuole, per lei e per la sua amministrazione, assessore Sollecito.
Abbiamo detto che in questo paese temi così rilevanti come il progressivo spegnimento delle sue energie vitali non vengono neanche sfiorati, perché c'è sempre un "Giro di Italia" o una "Freccia Tricolore", più importante di cui parlare.
Abbiamo detto che in questo paese le politiche per gli anziani sono inesistenti, visto che siete riusciti nella prevedibile impresa di trasformare la casa di riposo San Francesco in un cantiere abbandonato; e lo avete fatto insistendo con arroganza su una gara di appalto dai contenuti folli, una gara che vi abbiamo pregato di modificare ricevendo in cambio solo pernacchie (li ricorda i suoi sermoni di reprimenda sulla casa di riposo vero?!).
Abbiamo detto - è una ulteriore considerazione - che in questo paese le politiche per i giovani sono tanto rare quanto farlocche, perché fatte sempre senza uno straccio di programmazione a lungo termine, portate avanti con logiche clientelari e di tornaconto elettorale.
Abbiamo detto, in sintesi, che la colpa del calo demografico, della crisi del lavoro, della crisi del commercio, in questo paese, non è certo solo della sua amministrazione.
Ma che la RESPONSABILITÀ di non parlarne, di coprire tutto con il tappeto della propaganda, di non fare nulla per limitarne i danni, aggravandone lo stato, da quasi 9 anni, beh quella, che le piaccia o no, sì che è tutta Vostra!!», concludono.
La chiusura è un altro pugno nello stomaco su cui riflettere: «Cogliamo l'occasione offerta dal suo prezioso contributo - scrivono amari da PrimaVera Alternativa - per informare Lei e i nostri concittadini che dal 1 gennaio 2020, Giovinazzo ha "perso" altri 82 residenti, di cui 59 imputabili al "saldo naturale (nel 2020 le nascite sono state solo 78 e le morti ben 137) e 23 al saldo migratorio (a fronte delle 176 iscrizioni nel nostro comune, ci sono stati 199 trasferimenti verso altri comuni)!».
Ormai il tema è sul tavolo della politica locale, inutile girarsi dall'altra parte. Bisogna discuterne e cercare qualche soluzione, compatibilmente con gli strumenti, talvolta limitati, talvolta no, delle amministrazioni locali.
L'estrema sintesi delle osservazioni sollevate dal Vicensindaco Michele Sollecito, in risposta al movimento di opposizione, sul calo demografico in città, che non sono piaciute a PVA che ha replicato via social.
«È tanto amaro quanto soddisfacente constatare come a Giovinazzo - scrivono -, se vuoi che questa amministrazione si esprima su un tema importante, devi attendere la risposta polemica ad uno spunto di PrimaVera Alternativa! Siamo tipo la sveglia di questa amministrazione dal sonno della propaganda e dall'ossessione della bicicletta. A voler rispondere alle nostre riflessioni in merito al drammatico fenomeno del progressivo svuotamento e invecchiamento della popolazione giovinazzese infatti, è stato il vice sindaco Sollecito, destatosi dopo anni di silenzio sul tema».
Poi la precisazione: «Fughiamo ogni dubbio Assessore - continua la nota -: non ci interessa affatto guardare indietro, né, men che meno, accendere un dibattito sterile e puerile sul "di chi sia la colpa" di questo drammatico fenomeno; quel che conta, come abbiamo detto, è che questo tema sia d'ora in poi "centrale" nel dibattito politico-amministrativo cittadino. Prendiamo atto, Assessore, che per lei la situazione demografica descritta dagli indici ISTAT sia "normale": per noi non lo è affatto! - tuonano -. Tuttavia, abbiamo quasi apprezzato il suo contributo su questo tema; per un attimo ci siamo sentiti parte di una città normale, in cui si possa persino parlare di temi seri».
Quello di Sollecito, secondo i vertici di PVA, sarebbe stato un "sermone" che comunque dall'opposizione pensano di poter tollerare, salvo però fare alcune considerazioni tese a smentire quanto scritto dall'Assessore alle Politiche giovanili: «Sul suo rimprovero per una, a suo dire, "maldestra allusione" di colpa da noi mossa contro l'amministrazione, però, vorremmo dire qualcosa - proseguono da PVA -: non v'è una singola riga del nostro intervento in cui si attribuisca la "colpa" alla sua amministrazione.
In realtà - spiegano - abbiamo detto qualcosa di ben peggiore, se proprio vuole, per lei e per la sua amministrazione, assessore Sollecito.
Abbiamo detto che in questo paese temi così rilevanti come il progressivo spegnimento delle sue energie vitali non vengono neanche sfiorati, perché c'è sempre un "Giro di Italia" o una "Freccia Tricolore", più importante di cui parlare.
Abbiamo detto che in questo paese le politiche per gli anziani sono inesistenti, visto che siete riusciti nella prevedibile impresa di trasformare la casa di riposo San Francesco in un cantiere abbandonato; e lo avete fatto insistendo con arroganza su una gara di appalto dai contenuti folli, una gara che vi abbiamo pregato di modificare ricevendo in cambio solo pernacchie (li ricorda i suoi sermoni di reprimenda sulla casa di riposo vero?!).
Abbiamo detto - è una ulteriore considerazione - che in questo paese le politiche per i giovani sono tanto rare quanto farlocche, perché fatte sempre senza uno straccio di programmazione a lungo termine, portate avanti con logiche clientelari e di tornaconto elettorale.
Abbiamo detto, in sintesi, che la colpa del calo demografico, della crisi del lavoro, della crisi del commercio, in questo paese, non è certo solo della sua amministrazione.
Ma che la RESPONSABILITÀ di non parlarne, di coprire tutto con il tappeto della propaganda, di non fare nulla per limitarne i danni, aggravandone lo stato, da quasi 9 anni, beh quella, che le piaccia o no, sì che è tutta Vostra!!», concludono.
La chiusura è un altro pugno nello stomaco su cui riflettere: «Cogliamo l'occasione offerta dal suo prezioso contributo - scrivono amari da PrimaVera Alternativa - per informare Lei e i nostri concittadini che dal 1 gennaio 2020, Giovinazzo ha "perso" altri 82 residenti, di cui 59 imputabili al "saldo naturale (nel 2020 le nascite sono state solo 78 e le morti ben 137) e 23 al saldo migratorio (a fronte delle 176 iscrizioni nel nostro comune, ci sono stati 199 trasferimenti verso altri comuni)!».
Ormai il tema è sul tavolo della politica locale, inutile girarsi dall'altra parte. Bisogna discuterne e cercare qualche soluzione, compatibilmente con gli strumenti, talvolta limitati, talvolta no, delle amministrazioni locali.