Cronaca
Calcinacci dal cavalcaferrovia di via Daconto
I residenti della zona: «Abbiamo paura, non ci sentiamo sicuri»
Giovinazzo - martedì 30 ottobre 2018
La pioggia ed il vento di questi giorni non sono passati inosservati e hanno riacceso i riflettori su una questione mai archiviata, soprattutto dopo il tragico crollo del ponte Morandi a Genova, avvenuto il 14 agosto scorso.
Le foto a corredo di questo articolo ed arrivate alla nostra redazione mostrano inequivocabilmente calcinacci a terra, staccatisi dal cavalcavia ferroviario di via Daconto. Una situazione che ha messo subito in allarme i residenti della zona, che ieri mattina hanno prontamente segnalato l'accaduto alla Polizia Locale.
«Obiettivamente, vi sembra solido un ponte che ad ogni pioggia perde pezzi? - ha chiesto a gran voce chi abita nei palazzi in prossimità del ponte - . Perché nessuno interviene davvero? Abbiamo segnalato anomalie quest'estate e già altre volte abbiamo messo al corrente chi di dovere. Siamo in ansia, non vogliamo ci sia una nuova Genova qui da noi», è il commento di una lettrice.
Alle segnalazioni dei residenti si oppongono le numerose relazioni di esperti, che tutte hanno ribadito più volte la stabilità del cavalcaferrovia, suscitando incredulità in molti giovinazzesi per i quali invece sarebbe innegabile il rischio. Inoltre, non bisogna dimenticare l'intervento di ristrutturazione effettuato dieci anni fa, nel 2008, che cercò di mettere in sicurezza il ponte e di rassicurare i residenti e coloro che vi circolavano.
Quella di ieri non è una denuncia isolata. Già nel 2005 e poi nel corso della campagna elettorale del 2017, Antonio Galizia, ex comandante della locale Stazione dei Carabinieri e poi candidato Sindaco, aveva messo in evidenza la pericolosità dell'opera invitando ad evitare di circolare su quel tratto. Anche sua figlia, Francesca, dopo l'elezione alla Camera dei Deputati, è ritornata sulla questione impegnandosi a farsene portavoce a Roma.
Intanto il Comune di Giovinazzo ha inviato con celerità il suo rapporto sullo stato del sovrappasso di via Daconto, rispondendo ad un'istanza indirizzata agli Enti locali, all'indomani della tragedia di Genova, dal Ministero delle Infrastrutture ed aveva provveduto tempo fa ad interdire la parte sottostante il ponte.
La situazione sembra dunque essere monitorata, anche se la paura e la rabbia non cessano di farsi sentire dai comuni cittadini. L'Amministrazione comunale ribadisce la necessità di rispettare il divieto di transito sul cavalcaferrovia imposto ai veicoli che pesano più di 3,5 tonnellate, ma, a quanto pare, tale prescrizione è rispettata solo dai pullman.
Sapremo prossimamente gli esiti delle ulteriori indagini tecniche. Nel frattempo, è necessario che il grido di allarme dei cittadini, diffusosi sui social network nelle scorse ore, non resti inascoltato e nulla venga lasciato al caso ed all'approssimazione.
Le foto a corredo di questo articolo ed arrivate alla nostra redazione mostrano inequivocabilmente calcinacci a terra, staccatisi dal cavalcavia ferroviario di via Daconto. Una situazione che ha messo subito in allarme i residenti della zona, che ieri mattina hanno prontamente segnalato l'accaduto alla Polizia Locale.
«Obiettivamente, vi sembra solido un ponte che ad ogni pioggia perde pezzi? - ha chiesto a gran voce chi abita nei palazzi in prossimità del ponte - . Perché nessuno interviene davvero? Abbiamo segnalato anomalie quest'estate e già altre volte abbiamo messo al corrente chi di dovere. Siamo in ansia, non vogliamo ci sia una nuova Genova qui da noi», è il commento di una lettrice.
Alle segnalazioni dei residenti si oppongono le numerose relazioni di esperti, che tutte hanno ribadito più volte la stabilità del cavalcaferrovia, suscitando incredulità in molti giovinazzesi per i quali invece sarebbe innegabile il rischio. Inoltre, non bisogna dimenticare l'intervento di ristrutturazione effettuato dieci anni fa, nel 2008, che cercò di mettere in sicurezza il ponte e di rassicurare i residenti e coloro che vi circolavano.
Quella di ieri non è una denuncia isolata. Già nel 2005 e poi nel corso della campagna elettorale del 2017, Antonio Galizia, ex comandante della locale Stazione dei Carabinieri e poi candidato Sindaco, aveva messo in evidenza la pericolosità dell'opera invitando ad evitare di circolare su quel tratto. Anche sua figlia, Francesca, dopo l'elezione alla Camera dei Deputati, è ritornata sulla questione impegnandosi a farsene portavoce a Roma.
Intanto il Comune di Giovinazzo ha inviato con celerità il suo rapporto sullo stato del sovrappasso di via Daconto, rispondendo ad un'istanza indirizzata agli Enti locali, all'indomani della tragedia di Genova, dal Ministero delle Infrastrutture ed aveva provveduto tempo fa ad interdire la parte sottostante il ponte.
La situazione sembra dunque essere monitorata, anche se la paura e la rabbia non cessano di farsi sentire dai comuni cittadini. L'Amministrazione comunale ribadisce la necessità di rispettare il divieto di transito sul cavalcaferrovia imposto ai veicoli che pesano più di 3,5 tonnellate, ma, a quanto pare, tale prescrizione è rispettata solo dai pullman.
Sapremo prossimamente gli esiti delle ulteriori indagini tecniche. Nel frattempo, è necessario che il grido di allarme dei cittadini, diffusosi sui social network nelle scorse ore, non resti inascoltato e nulla venga lasciato al caso ed all'approssimazione.