Politica
"Buttiamo via i botti", l'appello di PrimaVera Alternativa
Una lettera aperta ai giovinazzesi in vista del Capodanno
Giovinazzo - venerdì 28 dicembre 2018
«Cari concittadini, in questi giorni di festa ed a Capodanno mettiamo da parte i botti. Non lasciamo che momenti di gioia si trasformino in una tragedia».
A scriverlo è il direttivo di PrimaVera Alternativa che punta ad una maggiore civiltà da parte di tutti. Poi il dato politico: «Ad oggi, purtroppo - si legge nella lettera aperta alla città -, l'Amministrazione comunale non ha ancora emanato una apposita ordinanza anti-botti, come accade nella stragrande maggioranza dei Comuni a noi vicini. Crediamo che si tratti di una grave mancanza istituzionale, a cui è necessario porre immediato riparo!».
«Il divieto di utilizzare "botti" - spiegano da PVA - rappresenta, infatti, un ineludibile dovere per le istituzioni in difesa dei più deboli (ammalati, anziani e bambini) e dei nostri amici a quattro zampe, che vivono con terrore quei lunghi minuti di vero bombardamento per le loro orecchie sensibili».
La chiosa è eloquente e invita ciascuno a prendersi le sue responsabilità: «Ma anche senza tale strumento giuridico (e di civiltà) - scrivono - l'appello che rivolgiamo ai nostri concittadini resta sempre lo stesso: A CAPODANNO BUTTA VIA I BOTTI!».
Un appello a cui sentiamo di unirci, poiché pone l'accento su una problematica mai del tutto combattuta sul nostro territorio, non solo quello cittadino. È giunto il momento di fare un passo in avanti, di non fermarsi al mero atto amministrativo puntualmente eluso, ma bisogna necessariamente giungere ad un'assunzione di responsabilità che ci collochi tra le comunità civili. Ci riusciremo?
A scriverlo è il direttivo di PrimaVera Alternativa che punta ad una maggiore civiltà da parte di tutti. Poi il dato politico: «Ad oggi, purtroppo - si legge nella lettera aperta alla città -, l'Amministrazione comunale non ha ancora emanato una apposita ordinanza anti-botti, come accade nella stragrande maggioranza dei Comuni a noi vicini. Crediamo che si tratti di una grave mancanza istituzionale, a cui è necessario porre immediato riparo!».
«Il divieto di utilizzare "botti" - spiegano da PVA - rappresenta, infatti, un ineludibile dovere per le istituzioni in difesa dei più deboli (ammalati, anziani e bambini) e dei nostri amici a quattro zampe, che vivono con terrore quei lunghi minuti di vero bombardamento per le loro orecchie sensibili».
La chiosa è eloquente e invita ciascuno a prendersi le sue responsabilità: «Ma anche senza tale strumento giuridico (e di civiltà) - scrivono - l'appello che rivolgiamo ai nostri concittadini resta sempre lo stesso: A CAPODANNO BUTTA VIA I BOTTI!».
Un appello a cui sentiamo di unirci, poiché pone l'accento su una problematica mai del tutto combattuta sul nostro territorio, non solo quello cittadino. È giunto il momento di fare un passo in avanti, di non fermarsi al mero atto amministrativo puntualmente eluso, ma bisogna necessariamente giungere ad un'assunzione di responsabilità che ci collochi tra le comunità civili. Ci riusciremo?