Politica
Brand Giovinazzo, PrimaVera Alternativa vuol vederci chiaro
Gli interrogativi del movimento di opposizione sul logo e lo slogan
Giovinazzo - venerdì 24 gennaio 2020
La parola "brand" sembra da un anno a questa parte essere entrata a far parte del vocabolario giovinazzese. Il logo e lo slogan con cui Giovinazzo intende farsi conoscere al di fuori dei confini regionali e nazionali sono stati svelati in Sala San Felice venerdì scorso, 17 gennaio, durante la conferenza stampa di presentazione del programma dei Fuochi di Sant'Antonio Abate. Ma parrebbero esservi alcuni interrogativi da sciogliere.
L'operazione non ha convinto il maggiore tra i partiti di opposizione, PrimaVera Alternativa, che ha lanciato il suo attacco all'Amministrazione comunale: «È di pochi giorni fa il comunicato stampa in cui il Sindaco e l'Assessora Cristina Piscitelli propagandavano trionfalmente la nascita nientepopodimeno che del brand Giovinazzo: due persiane verdi accompagnate dalla frase "Affacciata sulla Bellezza" - scrivono da PVA -. Un logo elaborato dalla società a cui con determina del 12 luglio 2019 era stato affidato il compito di elaborare un sistema d'identità per la città di Giovinazzo».
Da PrimaVera Alternativa precisano che non intendono dare alcun giudizio estetico sul logo, bensì vederci chiaro su una situazione che definiscono «oscura».
«Possibile, infatti, che Sindaco e Assessora non si siano accorti - si chiedono in PVA - che quello stesso logo, con la medesima frase "Affacciata sulla Bellezza", costato ai giovinazzesi quasi 40.000 euro, era già stato utilizzato dal Comune di Giovinazzo nel mese di giugno dell'anno 2019, e dunque prima dell'aggiudicazione della gara sul brand, avvenuta come si è detto il 12 luglio 2019?
Basta dare un'occhiata al manifesto commissionato da Depalma e dall'Assessora Piscitelli per la manifestazione di conferimento della cittadinanza onoraria a John Turturro - spiegano -, per accorgersi che compare in basso accanto allo stemma della Città di Giovinazzo!»
Ed allora - è la domanda che nasce spontanea -: perché pagare decine di migliaia di euro per un logo che l'Amministrazione già utilizzava prima dell'aggiudicazione della gara? Come faceva l'Amministrazione a detenere sin da giugno 2019 un logo creato da una società che a quella data non risultava ancora aggiudicataria della gara? La società aggiudicataria - insiste PrimaVera Alternativa - ha copiato un logo già utilizzato dal Comune o a vincere il bando è stata proprio la società che quel logo aveva già creato e consegnato all'Amministrazione prima di vedersi aggiudicare la gara (con la certezza, quindi, di essere sicura vincitrice prima ancora della valutazione delle diverse proposte)?
Sono domande - concludono - alle quali pretendiamo risposte immediate, perché ci sono almeno 40.000 buone ragioni per vederci chiaro!».
Interrogativi a cui gli amministratori non potranno sottrarsi per spiegare quanto accaduto. Sotto l'articolo il logo usato sui manifesti del giugno 2019 e la successiva determina del 12 luglio dello scorso anno.
L'attacco di PrimaVera Alternativa
L'operazione non ha convinto il maggiore tra i partiti di opposizione, PrimaVera Alternativa, che ha lanciato il suo attacco all'Amministrazione comunale: «È di pochi giorni fa il comunicato stampa in cui il Sindaco e l'Assessora Cristina Piscitelli propagandavano trionfalmente la nascita nientepopodimeno che del brand Giovinazzo: due persiane verdi accompagnate dalla frase "Affacciata sulla Bellezza" - scrivono da PVA -. Un logo elaborato dalla società a cui con determina del 12 luglio 2019 era stato affidato il compito di elaborare un sistema d'identità per la città di Giovinazzo».
Da PrimaVera Alternativa precisano che non intendono dare alcun giudizio estetico sul logo, bensì vederci chiaro su una situazione che definiscono «oscura».
«Possibile, infatti, che Sindaco e Assessora non si siano accorti - si chiedono in PVA - che quello stesso logo, con la medesima frase "Affacciata sulla Bellezza", costato ai giovinazzesi quasi 40.000 euro, era già stato utilizzato dal Comune di Giovinazzo nel mese di giugno dell'anno 2019, e dunque prima dell'aggiudicazione della gara sul brand, avvenuta come si è detto il 12 luglio 2019?
Basta dare un'occhiata al manifesto commissionato da Depalma e dall'Assessora Piscitelli per la manifestazione di conferimento della cittadinanza onoraria a John Turturro - spiegano -, per accorgersi che compare in basso accanto allo stemma della Città di Giovinazzo!»
Gli interrogativi
Ed allora - è la domanda che nasce spontanea -: perché pagare decine di migliaia di euro per un logo che l'Amministrazione già utilizzava prima dell'aggiudicazione della gara? Come faceva l'Amministrazione a detenere sin da giugno 2019 un logo creato da una società che a quella data non risultava ancora aggiudicataria della gara? La società aggiudicataria - insiste PrimaVera Alternativa - ha copiato un logo già utilizzato dal Comune o a vincere il bando è stata proprio la società che quel logo aveva già creato e consegnato all'Amministrazione prima di vedersi aggiudicare la gara (con la certezza, quindi, di essere sicura vincitrice prima ancora della valutazione delle diverse proposte)?Sono domande - concludono - alle quali pretendiamo risposte immediate, perché ci sono almeno 40.000 buone ragioni per vederci chiaro!».
Interrogativi a cui gli amministratori non potranno sottrarsi per spiegare quanto accaduto. Sotto l'articolo il logo usato sui manifesti del giugno 2019 e la successiva determina del 12 luglio dello scorso anno.