Vita di città
Bontà e tradizione giovinazzese con le castagnelle di nonna Marta
La ricetta del tipico dolce natalizio svelata da una esperta casalinga
Giovinazzo - giovedì 24 dicembre 2020
0.23
Le restrizioni imposte dal nuovo Decreto Legge, valido per le tutte festività natalizie, non renderanno meno ricche le tavole degli italiani, che si riempiranno ugualmente di delizie salate e dolci, per consolare, almeno in parte, la tristezza del periodo di pandemia. Verità sacrosanta anche per i giovinazzesi, che non potranno finire i loro opulenti pranzi e cenoni senza torrone, cartellate, calzoncelli, mostaccioli e ogni altro tipo di leccornia a base di mandorle e non solo.
Noi di GiovinazzoViva rinnoviamo il nostro appuntamento con la ricetta delle festività, proponendovi un dolce tipico della tradizione culinaria pugliese, barese in particolare, apprezzato per la sua semplicità e al tempo stesso per il sapore intenso dei suoi ingredienti: le castagnelle. Per questo, siamo tornati da nonna Marta Foglio, donna tutta famiglia e cucina, a cui tempo fa abbiamo chiesto di svelarci la ricetta del torrone. In una videochiamata, ci ha mostrato come preparare questi buonissimi biscotti natalizi, amati per il loro gusto particolare, dato dall'unione tra mandorle, cioccolato e caffè.
Bentrovata, signora Marta. Lei hai il titolo di "regina del torrone", ma ci hanno detto che se la cava benissimo anche con le castagnelle.
Vi ringrazio dei complimenti. Sono una casalinga e una nonna come tante, che con amore preparano cose buone per la propria famiglia. Niente di più.
Iniziamo con gli ingredienti di questo dolce natalizio. Allora, ci vogliono 250 gr. di mandorle tostate, 250 gr. di farina, 250 gr. di zucchero, 50-60 gr. di cioccolato fondente, un cucchiaino di lievito per dolci, un'arancia e caffè quanto basta.
Pochi e semplici. Come procediamo?
Prima dobbiamo tritare le mandorle. Bisogna farle a pezzi piccoli, non troppo sottili. Poi, in una ciotola, uniamo la farina, lo zucchero, la scorza di arancia grattugiata, i pezzi di cioccolato fondente e infine il cucchiaino di lievito. A qualcuno piace mettere altri aromi, come la cannella o i chiodi di garofano, ma io preferisco un impasto più semplice. Oppure c'è chi utilizza il cacao al posto del cioccolato. Le varianti sono diverse.
Fino ad ora il procedimento sembra facile, ma poi?
Arrivati a questo punto, bisogna fare attenzione. Dobbiamo impastare aggiungendo poco per volta il caffè, fino ad ottenere la giusta consistenza. L'impasto non deve essere né troppo morbido né troppo duro. Non versate troppo caffè, altrimenti dovrete aggiungere altra farina per avere un impasto compatto.
Dopo questo passaggio importante, bisogna formare dei rotolini e tagliare tanti piccoli tocchetti. Io faccio anche un'altra variante: formo piccole palline schiacciate.
Entrambe le varianti sono molto invitanti. Dopo questo passaggio, inforniamo?
Certo. Mettiamo i biscotti su una teglia coperta da carta da forno e li cuociamo in forno preriscaldato a 180° per 15-20 minuti. Dopodiché, quando sono pronti, chi vuole può spolverare le castagnelle con zucchero a velo.
Chissà che profumo e che bontà! Per quanto tempo potremo conservare questi gustosi dolcetti?
Se si conservano in un luogo asciutto, magari in una scatola di latta chiusa bene, si possono tenere per tutto il periodo festivo.
Signora Marta, si vede che prepara questo dolce con tanto amore e commozione. Cosa le ricordano "le castagnedde"?
È un dolce che mi ricorda le feste trascorse con i miei genitori e le mie sorelle, quando ci riunivamo per preparare i dolci tipici. Era un rito, stavamo tutti insieme e ci divertivamo con poco. Ora cerco di tramandare ai miei figli e ai miei nipoti queste belle tradizioni e ricette, così anche loro potranno trasmettere ai loro figli questa grande eredità.
Il profumo delle castagnelle è soprattutto quello dell'umiltà e dell'autenticità di nonna Marta e di tante donne di casa che, come lei, si dedicano a tenere vive usanze della propria terra, in primis attraverso la preparazione di tante prelibatezze. E proprio in questo momento in cui sfarzi ed eccessi sono limitati dalle disposizioni governative dettate dall'emergenza sanitaria e si torna inevitabilmente all'essenzialità, queste tradizioni acquistano un sapore ancora più piacevole, di cui non si riesce a fare a meno durante le festività. Con l'aroma intenso delle castagnelle e di ogni delizia creata dalle mani preziose delle nonne delle famiglie giovinazzesi, vi porgiamo i nostri migliori auguri per un Natale semplice, sobrio, ma che non perda il gusto della speranza e della fiducia nel futuro, nonostante tutto.
Noi di GiovinazzoViva rinnoviamo il nostro appuntamento con la ricetta delle festività, proponendovi un dolce tipico della tradizione culinaria pugliese, barese in particolare, apprezzato per la sua semplicità e al tempo stesso per il sapore intenso dei suoi ingredienti: le castagnelle. Per questo, siamo tornati da nonna Marta Foglio, donna tutta famiglia e cucina, a cui tempo fa abbiamo chiesto di svelarci la ricetta del torrone. In una videochiamata, ci ha mostrato come preparare questi buonissimi biscotti natalizi, amati per il loro gusto particolare, dato dall'unione tra mandorle, cioccolato e caffè.
Bentrovata, signora Marta. Lei hai il titolo di "regina del torrone", ma ci hanno detto che se la cava benissimo anche con le castagnelle.
Vi ringrazio dei complimenti. Sono una casalinga e una nonna come tante, che con amore preparano cose buone per la propria famiglia. Niente di più.
Iniziamo con gli ingredienti di questo dolce natalizio. Allora, ci vogliono 250 gr. di mandorle tostate, 250 gr. di farina, 250 gr. di zucchero, 50-60 gr. di cioccolato fondente, un cucchiaino di lievito per dolci, un'arancia e caffè quanto basta.
Pochi e semplici. Come procediamo?
Prima dobbiamo tritare le mandorle. Bisogna farle a pezzi piccoli, non troppo sottili. Poi, in una ciotola, uniamo la farina, lo zucchero, la scorza di arancia grattugiata, i pezzi di cioccolato fondente e infine il cucchiaino di lievito. A qualcuno piace mettere altri aromi, come la cannella o i chiodi di garofano, ma io preferisco un impasto più semplice. Oppure c'è chi utilizza il cacao al posto del cioccolato. Le varianti sono diverse.
Fino ad ora il procedimento sembra facile, ma poi?
Arrivati a questo punto, bisogna fare attenzione. Dobbiamo impastare aggiungendo poco per volta il caffè, fino ad ottenere la giusta consistenza. L'impasto non deve essere né troppo morbido né troppo duro. Non versate troppo caffè, altrimenti dovrete aggiungere altra farina per avere un impasto compatto.
Dopo questo passaggio importante, bisogna formare dei rotolini e tagliare tanti piccoli tocchetti. Io faccio anche un'altra variante: formo piccole palline schiacciate.
Entrambe le varianti sono molto invitanti. Dopo questo passaggio, inforniamo?
Certo. Mettiamo i biscotti su una teglia coperta da carta da forno e li cuociamo in forno preriscaldato a 180° per 15-20 minuti. Dopodiché, quando sono pronti, chi vuole può spolverare le castagnelle con zucchero a velo.
Chissà che profumo e che bontà! Per quanto tempo potremo conservare questi gustosi dolcetti?
Se si conservano in un luogo asciutto, magari in una scatola di latta chiusa bene, si possono tenere per tutto il periodo festivo.
Signora Marta, si vede che prepara questo dolce con tanto amore e commozione. Cosa le ricordano "le castagnedde"?
È un dolce che mi ricorda le feste trascorse con i miei genitori e le mie sorelle, quando ci riunivamo per preparare i dolci tipici. Era un rito, stavamo tutti insieme e ci divertivamo con poco. Ora cerco di tramandare ai miei figli e ai miei nipoti queste belle tradizioni e ricette, così anche loro potranno trasmettere ai loro figli questa grande eredità.
Il profumo delle castagnelle è soprattutto quello dell'umiltà e dell'autenticità di nonna Marta e di tante donne di casa che, come lei, si dedicano a tenere vive usanze della propria terra, in primis attraverso la preparazione di tante prelibatezze. E proprio in questo momento in cui sfarzi ed eccessi sono limitati dalle disposizioni governative dettate dall'emergenza sanitaria e si torna inevitabilmente all'essenzialità, queste tradizioni acquistano un sapore ancora più piacevole, di cui non si riesce a fare a meno durante le festività. Con l'aroma intenso delle castagnelle e di ogni delizia creata dalle mani preziose delle nonne delle famiglie giovinazzesi, vi porgiamo i nostri migliori auguri per un Natale semplice, sobrio, ma che non perda il gusto della speranza e della fiducia nel futuro, nonostante tutto.