
Attualità
Bombardamenti sull'Ucraina, Sollecito: «Questa estate i bambini torneranno a Giovinazzo»
Vicinanza del primo cittadino a Boyarka
Giovinazzo - lunedì 14 aprile 2025
17.13 Comunicato Stampa
Il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, esprime vicinanza e solidarietà al popolo ucraino dopo la terribile strage di ieri a Sumy, in Ucraina, avvenuta per mano russa, nella quale sono morte 34 persone. Il Comune di Giovinazzo è molto legato all'Ucraina per via di un gemellaggio stretto nel 2023 con la città di Boyarka, nella regione di Kiev.
«Solo qualche giorno fa ho sentito telefonicamente il sindaco di Boyarka, Oleksandr Zarubin, per accordarci sull'iniziativa che faremo anche quest'anno, nella seconda metà del mese di luglio, quando ospiteremo minori provenienti da Boyarka per donare loro giornate serene davanti al nostro mare e, soprattutto, lontani dai rumori terrificanti delle bombe e delle armi - dichiara il sindaco Sollecito - La speranza è che questo assurdo conflitto termini quanto prima. Le scene che ogni giorno continuano ad arrivarci dall'Ucraina sono atroci, vedere il terrore negli occhi dei bambini è straziante. Nell'esprimere la massima vicinanza a questo popolo massacrato, non vedo l'ora di poter offrire, con l'aiuto della mia comunità, ai bambini e ai ragazzini ucraini che verranno a Giovinazzo, qualche giorno di spensieratezza. I loro sorrisi saranno la nostra felicità».
«Solo qualche giorno fa ho sentito telefonicamente il sindaco di Boyarka, Oleksandr Zarubin, per accordarci sull'iniziativa che faremo anche quest'anno, nella seconda metà del mese di luglio, quando ospiteremo minori provenienti da Boyarka per donare loro giornate serene davanti al nostro mare e, soprattutto, lontani dai rumori terrificanti delle bombe e delle armi - dichiara il sindaco Sollecito - La speranza è che questo assurdo conflitto termini quanto prima. Le scene che ogni giorno continuano ad arrivarci dall'Ucraina sono atroci, vedere il terrore negli occhi dei bambini è straziante. Nell'esprimere la massima vicinanza a questo popolo massacrato, non vedo l'ora di poter offrire, con l'aiuto della mia comunità, ai bambini e ai ragazzini ucraini che verranno a Giovinazzo, qualche giorno di spensieratezza. I loro sorrisi saranno la nostra felicità».