Sociale
Blue Day, a Giovinazzo si celebra la Giornata mondiale sull'autismo
Il nostro racconto attraverso le testimonianze
Giovinazzo - sabato 2 aprile 2022
13.48
Tra le celebrazioni a livello internazionale c'è il Blue Day, Giornata mondiale per la consapevolezza e la sensibilizzazione sull'autismo, che cade il 2 aprile.
Questa giornata dal forte carattere sociale è per le famiglie un momento emotivamente sentito perché il disturbo dello spettro autistico è sempre attenzionato nella nostra società. La scuola è luogo di inclusione nel quale vengono riconosciute specificità e differenze. A scuola e nella comunità civile e lavorativa si parla e si dibatte sul principio dell'inclusione, sempre sotto i riflettori, e che si spera sia sempre attuabile anche nella vita quotidiana. La scuola è impegnata attivamente nell'attuazione quotidiana della didattica inclusiva perché i docenti sanno quanto sia importante per i bambini e ragazzi "speciali" vivere in un ambiente educativo e formativo accogliente che rispetti le identità e peculiarità di ogni individuo. Ma sappiamo bene che c'è ancora molto da fare e in primis sensibilizzare le coscienze.
In questo nostro focus sulla giornata del Blue Day abbiamo compiuto un piccolo e semplice viaggio nei due Istituti Comprensivi di Giovinazzo per raccontare e per condividere attività, lavori di gruppo e belle fotografie. La nostra redazione sente anche il dovere di ringraziare pubblicamente docenti delle Funzioni Strumentali per l'inclusione, Anna de Ceglia per l'"I. C. Bosco-Buonarroti" e Angela Papapicco dell'" I. C. Bavaro-Marconi".
Questi i due slogan che hanno ispirato le attività : "Siamo tutti opere d'arte!" e "Facciamo tutti parte dello stesso mare". Le attività svolte già nei giorni scorsi sono state tante, non abbiamo potuto pubblicarle tutte, si potranno ammirare nei plessi scolastici, che hanno dimostrato concretamente l'attenzione rivolta alla giornata oltre che l'operosità del mondo della scuola. La collaborazione quotidiana tra i bambini vuol rafforzare l'accettazione, il rispetto e la valorizzazione delle peculiarità proprie di ognuno.
La giornata del 2 aprile è di sicuro di forte impatto emozionale per le famiglie che vivono a stretto contatto con questa che è una giornata non semplice da vivere e affrontare. Abbiano voluto sentire due "super mamme" e abbiamo chiesto loro il significato che ha la giornata del Blue Day.
«L'importanza del 2 aprile dovrebbe essere compresa da tutti adulti e bambini, al cento per cento, perché purtroppo anche se siamo nel 2022 l'inesperienza sull'autismo porta l'ignoranza di questo mondo parallelo - ci ha detto Isabella Corasaniti -. Mi sento di dire agli altri genitori che bisogna educare i propri figli riguardo la consapevolezza sull'autismo con dolcezza e amore perché solo così l'amore genera altro amore. Gli autistici hanno amore da vendere, la loro anima è così pura e delicata che sentono il bisogno vitale di essere circondati da amore. L' autismo è solo un modo diverso di vedere la vita!»
Ecco cosa ci ha risposto Maria Pellecchia. «Anche quest'anno il 2 aprile ci ricorda che il cammino verso l'uguaglianza e le pari opportunità, per garantire la migliore qualità di vita alle persone con disturbi dello spettro autistico, è ancora lungo. Ci ritroviamo in un momento storico particolare e chi soffre di questo disturbo si è ritrovato catapultato in un mondo dove sono cambiate le modalità interattive. Mancanza di contatto fisico, interazioni con le mascherine, li hanno privati di un importante canale comunicativo come quello della lettura delle espressioni. Immergersi nella grande bellezza perché "ognuno di noi in fondo è un'opera d'arte", dove le tante sfumature del nostro essere creano un'armonia nella loro unicità: questo mi sembra il modo migliore per costruire un percorso che possa accompagnare i nostri ragazzi "durante noi" e non pensare soltanto al "dopo di noi" grande cruccio di tanti genitori».
L'attenzione sul Blue Day Autismo, non può e non deve fermarsi soltanto al 2 aprile, su questo punto ci preme sottolineare l'approccio inclusivo che la società civile in tutti i suoi ambiti e la scuola devono garantire e attuare concretamente nella vita quotidiana "dei bambini e dei ragazzi speciali" che vivono accanto a noi.
Questa giornata dal forte carattere sociale è per le famiglie un momento emotivamente sentito perché il disturbo dello spettro autistico è sempre attenzionato nella nostra società. La scuola è luogo di inclusione nel quale vengono riconosciute specificità e differenze. A scuola e nella comunità civile e lavorativa si parla e si dibatte sul principio dell'inclusione, sempre sotto i riflettori, e che si spera sia sempre attuabile anche nella vita quotidiana. La scuola è impegnata attivamente nell'attuazione quotidiana della didattica inclusiva perché i docenti sanno quanto sia importante per i bambini e ragazzi "speciali" vivere in un ambiente educativo e formativo accogliente che rispetti le identità e peculiarità di ogni individuo. Ma sappiamo bene che c'è ancora molto da fare e in primis sensibilizzare le coscienze.
In questo nostro focus sulla giornata del Blue Day abbiamo compiuto un piccolo e semplice viaggio nei due Istituti Comprensivi di Giovinazzo per raccontare e per condividere attività, lavori di gruppo e belle fotografie. La nostra redazione sente anche il dovere di ringraziare pubblicamente docenti delle Funzioni Strumentali per l'inclusione, Anna de Ceglia per l'"I. C. Bosco-Buonarroti" e Angela Papapicco dell'" I. C. Bavaro-Marconi".
Questi i due slogan che hanno ispirato le attività : "Siamo tutti opere d'arte!" e "Facciamo tutti parte dello stesso mare". Le attività svolte già nei giorni scorsi sono state tante, non abbiamo potuto pubblicarle tutte, si potranno ammirare nei plessi scolastici, che hanno dimostrato concretamente l'attenzione rivolta alla giornata oltre che l'operosità del mondo della scuola. La collaborazione quotidiana tra i bambini vuol rafforzare l'accettazione, il rispetto e la valorizzazione delle peculiarità proprie di ognuno.
LE TESTIMONIANZE DI DUE MAMME
La giornata del 2 aprile è di sicuro di forte impatto emozionale per le famiglie che vivono a stretto contatto con questa che è una giornata non semplice da vivere e affrontare. Abbiano voluto sentire due "super mamme" e abbiamo chiesto loro il significato che ha la giornata del Blue Day.«L'importanza del 2 aprile dovrebbe essere compresa da tutti adulti e bambini, al cento per cento, perché purtroppo anche se siamo nel 2022 l'inesperienza sull'autismo porta l'ignoranza di questo mondo parallelo - ci ha detto Isabella Corasaniti -. Mi sento di dire agli altri genitori che bisogna educare i propri figli riguardo la consapevolezza sull'autismo con dolcezza e amore perché solo così l'amore genera altro amore. Gli autistici hanno amore da vendere, la loro anima è così pura e delicata che sentono il bisogno vitale di essere circondati da amore. L' autismo è solo un modo diverso di vedere la vita!»
Ecco cosa ci ha risposto Maria Pellecchia. «Anche quest'anno il 2 aprile ci ricorda che il cammino verso l'uguaglianza e le pari opportunità, per garantire la migliore qualità di vita alle persone con disturbi dello spettro autistico, è ancora lungo. Ci ritroviamo in un momento storico particolare e chi soffre di questo disturbo si è ritrovato catapultato in un mondo dove sono cambiate le modalità interattive. Mancanza di contatto fisico, interazioni con le mascherine, li hanno privati di un importante canale comunicativo come quello della lettura delle espressioni. Immergersi nella grande bellezza perché "ognuno di noi in fondo è un'opera d'arte", dove le tante sfumature del nostro essere creano un'armonia nella loro unicità: questo mi sembra il modo migliore per costruire un percorso che possa accompagnare i nostri ragazzi "durante noi" e non pensare soltanto al "dopo di noi" grande cruccio di tanti genitori».
L'attenzione sul Blue Day Autismo, non può e non deve fermarsi soltanto al 2 aprile, su questo punto ci preme sottolineare l'approccio inclusivo che la società civile in tutti i suoi ambiti e la scuola devono garantire e attuare concretamente nella vita quotidiana "dei bambini e dei ragazzi speciali" che vivono accanto a noi.