Cronaca
Black-out elettrico a Giovinazzo: chiesti 10mila euro di risarcimento
Diffida contro l'Enel ad opera del Movimento Consumatori Puglia
Giovinazzo - mercoledì 9 marzo 2016
06.00
L'ipotesi è quella che un sovraccarico elettrico abbia danneggiato le apparecchiature di molte abitazioni in quattro palazzine a Giovinazzo. L'evento si è verificato il 2 dicembre 2015, intorno alle 10.30 di mattina.
Per questo motivo il Movimento Consumatori della Puglia ha deciso di scendere in campo al fianco dei cittadini che sarebbero stati danneggiati dall'Enel, per un ammontare di circa 10.000 euro. Lo sbalzo, da 220 a 380 volt, avrebbe interessato, secondo quanto riferiscono dal Movimento Consumatori, le quattro palazzine, facendo andare in tilt decoder, modem, caldaie murali, elettrodomestici, stereo ed impianti di condizionamento. Questi saliscendi elettrici sarebbero durati per due giorni.
«I condomini danneggiati e ignorati dalla società dopo un primo approccio - ha spiegato il Presidente del Movimento Consumatori Puglia, Bruno Maizzi - si sono rivolti alla nostra associazione che ha avviato le procedure per richiedere il risarcimento dei danni. Infatti, Enel Distribuzione, ove cagioni danno ad un terzo è tenuto al risarcimento se non prova di avere adottato tutte le misure tecniche idonee ad evitare il danno».
Per il Movimento Consumatori si è anche espressa l'avvocatessa Annacora Azzollini, la quale ha ricordato: «Esiste un obbligo contrattuale di fornitura dell'energia elettrica da parte dell'Enel Distribuzione che prevede il rispetto dei limiti garantiti (230V+/-10%); il mancato rispetto configura inadempimento contrattuale dell'Ente distributore che, è tenuto non soltanto alla semplice utilizzabilità dell'energia ma, anche, alla sicurezza dell'erogazione di essa».
Per questo l'ufficio legale del Movimento Consumatori di Molfetta ha inviato all'Enel una lettera di diffida, intimando alla compagnia di prendere seriamente in considerazione l'ipotesi risarcitoria nei confronti degli utenti. Se questo non dovesse accadere in via bonaria, il Movimento ha già fatto sapere che procederà in via giudiziale.
Per questo motivo il Movimento Consumatori della Puglia ha deciso di scendere in campo al fianco dei cittadini che sarebbero stati danneggiati dall'Enel, per un ammontare di circa 10.000 euro. Lo sbalzo, da 220 a 380 volt, avrebbe interessato, secondo quanto riferiscono dal Movimento Consumatori, le quattro palazzine, facendo andare in tilt decoder, modem, caldaie murali, elettrodomestici, stereo ed impianti di condizionamento. Questi saliscendi elettrici sarebbero durati per due giorni.
«I condomini danneggiati e ignorati dalla società dopo un primo approccio - ha spiegato il Presidente del Movimento Consumatori Puglia, Bruno Maizzi - si sono rivolti alla nostra associazione che ha avviato le procedure per richiedere il risarcimento dei danni. Infatti, Enel Distribuzione, ove cagioni danno ad un terzo è tenuto al risarcimento se non prova di avere adottato tutte le misure tecniche idonee ad evitare il danno».
Per il Movimento Consumatori si è anche espressa l'avvocatessa Annacora Azzollini, la quale ha ricordato: «Esiste un obbligo contrattuale di fornitura dell'energia elettrica da parte dell'Enel Distribuzione che prevede il rispetto dei limiti garantiti (230V+/-10%); il mancato rispetto configura inadempimento contrattuale dell'Ente distributore che, è tenuto non soltanto alla semplice utilizzabilità dell'energia ma, anche, alla sicurezza dell'erogazione di essa».
Per questo l'ufficio legale del Movimento Consumatori di Molfetta ha inviato all'Enel una lettera di diffida, intimando alla compagnia di prendere seriamente in considerazione l'ipotesi risarcitoria nei confronti degli utenti. Se questo non dovesse accadere in via bonaria, il Movimento ha già fatto sapere che procederà in via giudiziale.