Enti locali
Bilancio di Previsione 2015, la nota dell'Assessorato
Antonia Pansini: «Ringrazio la maggioranza ed i Consiglieri che fanno opposizione costruttiva»
Giovinazzo - mercoledì 12 agosto 2015
12.50
«Ringrazio tutta la maggioranza per la fiducia e per la responsabilità con cui ha deciso di perseguire questo compito. Dimostreremo a tutti quello che valiamo come amministratori ma soprattutto come uomini. Ringrazio anche quei Consiglieri di minoranza che hanno deciso di impegnarsi per la città con un'opposizione costruttiva, fatta di idee e di ricerca della risoluzione dei problemi. Non posso ovviamente fare a meno di ringraziare ancora i dirigenti e i collaboratori che si sono impegnati con noi, a volte più di noi, perché riuscissimo a perseguire le nostre idee... giuste o errate che fossero».
Antonia Pansini, Assessora al Bilancio del Comune di Giovinazzo, aveva commentato così, dal suo profilo Facebook, quanto accaduto nella massima assise cittadina di domenica mattina, 9 agosto.
In redazione ci è pervenuta la sua lunga ma interessante relazione. Cercando di evincere spunti in maniera sintetica, riteniamo importante il passaggio del Titolo I, quello che forse più interessa ai cittadini e che porta con sé spesso polemiche, quando l'Assessora ha spiegato che il totale di quel Titolo «nel 2015 è diminuito rispetto al 2014, passando da 10.324.202,00 euro a 9.742.045,00 euro, registrando una variazione in diminuzione di 582.157,00 euro».
In quello stesso passaggio, la Pansini si sofferma anche sul progetto amministrativo: «Uno degli obiettivi prioritari per questa Amministrazione - ha evidenziato nella sua relazione - è quello dello sviluppo di un sistema di controllo sull'evasione fiscale che sarà implementato grazie alla gara prevista per la riscossione e l'accertamento dei tributi e alla stipula di un Protocollo d'Intesa con l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza. La necessità di ottenere una percentuale di riscossione alta è importante per equità nell'applicazione della pressione tributaria cittadina ma anche per evitare di dover accantonare somme necessarie all'espletamento dei servizi nel Fondo di svalutazione crediti per dubbia esigibilità che sarà tanto più alto quanto più sarà alta la percentuale di crediti non riscossi».
Quanto all'ICI invece, la Pansini ha ribadito: «Lo stanziamento di bilancio, pari a 140.000,00 euro, riguarda la sola attività di accertamento per anni pregressi da effettuare in corso d'anno». Riguardo all'IMU, poi, l'Assessora ha così elencato i passi fatti dagli uffici comunali: «Riguardo poi alle tariffe si è ritenuto opportuno confermare anche per l'anno 2015 le seguenti aliquote d'imposta IMU, approvate con deliberazione del Consiglio comunale n. 50 del 7 agosto 2014:
-0,66 per cento: aliquota ridotta per le unità immobiliari concesse in locazione a titolo di abitazione principale mediante contratti stipulati ai sensi dell'art.2, commi 3 e 5, della legge 9-12-1998 n. 431, nel rispetto delle condizioni contrattuali previste dagli Accordi Territoriali del 15/11/1999 e del 6/12/2004, definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative;
-0,91 per cento: aliquota ridotta per le unità immobiliari di categoria catastale C/1, C/3 e D/1 utilizzate, direttamente dal proprietario ovvero dal titolare di diritto reale di usufrutto o uso sulle stesse, per l'esercizio di imprese commerciali, intendendo per esso l'esercizio per professione abituale ancorchè non esclusiva delle attività indicate nell'art. 2195 del codice civile;
-0,96 per cento: aliquota di base per tutti gli altri immobili;
-0,50 per cento: aliquota ridotta per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e per le relative pertinenze;
-0,76 per cento: aliquota ridotta per i fabbricati di interesse storico o artistico di cui all'articolo 10 del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004 n.42.Lo stanziamento di bilancio è risultato pari ad euro 2.835.000,00, al netto della quota di trattenuta dallo Stato per alimentare il Fondo di solidarietà comunale 2014. Rispetto alle previsioni definitive 2014 si registra una variazione in aumento di euro 63.511,00».
Stesso discorso è valso per la TASI, con la Pansini impegnata nella spiegazione delle varie aliquote che vi riportiamo integralmente: «Non si registrano variazioni del gettito (euro 1.020.052,00) essendo state confermate nel 2015 le stesse aliquote determinate per l'anno 2014. Le aliquote TASI in relazione alle diverse tipologie di immobili cui si applicano le aliquote IMU sono, dunque, le seguenti:
-0,10 per cento: aliquota per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e per le relative pertinenze;
-0,10 per cento: aliquota per le unità immobiliari concesse in locazione a titolo di abitazione principale mediante contratti stipulati ai sensi dell'art.2, commi 3 e 5, della legge 9-12-1998 n. 431, nel rispetto delle condizioni contrattuali previste dagli Accordi Territoriali del 15/11/1999 e del 6/12/2004, definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative;
-0,10 per cento: aliquota per i fabbricati di interesse storico o artistico di cui all'articolo 10 del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004 n.42 ;
-0,10 per cento: aliquota per le unità immobiliari di categoria catastale C/1, C/3 e D/1 utilizzate, direttamente dal proprietario ovvero dal titolare di diritto reale di usufrutto o uso sulle stesse, per l'esercizio di imprese commerciali, intendendo per esso l'esercizio per professione abituale ancorchè non esclusiva delle attività indicate nell'art. 2195 del codice civile;
-0,10 per cento: aliquota per tutti gli altri immobili;
«È stata confermata - prosegue le relazione - anche per l'anno 2015 una detrazione di euro 200,00 dal tributo dovuto per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, fino a concorrenza del suo ammontare, limitatamente ai nuclei familiari con convivente portatore di Handicap al 100%, il cui reddito ISEE non superi l'importo di Euro 10.000,00, stabilendo che per usufruire della detrazione il contribuente presenti adeguata documentazione al Comune e prevedendo che tale detrazione sia rapportata al periodo dell'anno durante il quale persiste la condizione richiesta. Anche per l'anno 2015 si è stabilito che l'occupante versi la TASI nella misura del 10 per cento dell'ammontare complessivo del tributo, mentre il restante 90% sia corrisposto dal titolare del diritto reale sull'unità immobiliare».
Nella relazione viene specificato poi che il gettito della TASI andrà a finanziare servizi nei più svariati settori, dall'anagrafe alla Polizia Locale, dalla Protezione Civile all'Istruzione primaria e secondaria, fino a contribuire ai servizi manutentivi e migliorativi di viabilità ed illuminazione pubblica per un ammontare complessivo 2.472.400,00 euro.
Quanto invece all'addizionale comunale IRPEF, la missiva ci ricorda che «sulla base dei dati resi disponibili dal MEF è stata stimata in euro 1.470.000,00 facendo registrare un aumento di euro 67.647,00 rispetto al 2014. L'aliquota di compartecipazione dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche è confermata allo 0,8% con esenzione per i redditi imponibili inferiori ad euro 7.500,00».
Sulla TARI, infine, la relazione della Pansini è chiara, ma probabilmente dovrà poi risentire di nuovi incontri con i dirigenti per rivedere alcuni punti problematici, di carattere più che altro regolamentare, sollevati dal Consigliere Ruggero Iannone, col quale la stessa Assessora ha confermato di aver avuto un confronto definito «costruttivo».
Ecco quanto riportato nella relazione di domenica scorsa proprio sulla TARI: «Le tariffe relative alla tassa sui rifiuti (TARI) - scrive Antonia Pansini - sono state elaborate in base al totale dei costi del servizio risultante dal Piano Economico Finanziario presentato dal gestore del servizio rifiuti, pari a 3.618.194,79 euro. Quest'anno i costi del PEF (il Piano Economico Finanziario, ndr) - si sottolinea - sono risultati più bassi rispetto allo scorso anno di 50.222,94 euro: il risparmio è dovuto ad una riduzione dei rifiuti conferiti e ad un aumento della percentuale di raccolta differenziata ottenuta nel corso del 2014 che ha comportato una riduzione nelle tariffe domestiche.
Sono state confermate le agevolazioni previste già nel Regolamento TARI 2014 tra cui si segnala l'esenzione per i soggetti passivi con indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 3.000 euro e la riduzione della tariffa nella parte fissa e variabile per i titolari di pubblici esercizi che provvedono a rimuovere dai loro locali slot machines e videolottery. Nello stanziamento di bilancio (risorsa 1.02.0075) di 3.781.923,00 euro - ha concluso l'Assessora - si comprende il gettito del tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni ambientali di cui all'art. 19 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504».
Per evidenti ragioni di sintesi vi riporteremo in altri articoli, nei prossimi giorni, altri spunti interessanti di questo Bilancio di previsione 2015, in maniera da far comprendere meglio come funziona la macchina amministrativa e da dove possono giungere risorse importanti per Giovinazzo. In questa nostra prima sintesi abbiamo dunque evidenziato solo gli aspetti più spinosi per il cittadino medio, ovvero quelli legati ai tributi, alla loro portata ed alla loro destinazione.
Antonia Pansini, Assessora al Bilancio del Comune di Giovinazzo, aveva commentato così, dal suo profilo Facebook, quanto accaduto nella massima assise cittadina di domenica mattina, 9 agosto.
In redazione ci è pervenuta la sua lunga ma interessante relazione. Cercando di evincere spunti in maniera sintetica, riteniamo importante il passaggio del Titolo I, quello che forse più interessa ai cittadini e che porta con sé spesso polemiche, quando l'Assessora ha spiegato che il totale di quel Titolo «nel 2015 è diminuito rispetto al 2014, passando da 10.324.202,00 euro a 9.742.045,00 euro, registrando una variazione in diminuzione di 582.157,00 euro».
In quello stesso passaggio, la Pansini si sofferma anche sul progetto amministrativo: «Uno degli obiettivi prioritari per questa Amministrazione - ha evidenziato nella sua relazione - è quello dello sviluppo di un sistema di controllo sull'evasione fiscale che sarà implementato grazie alla gara prevista per la riscossione e l'accertamento dei tributi e alla stipula di un Protocollo d'Intesa con l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza. La necessità di ottenere una percentuale di riscossione alta è importante per equità nell'applicazione della pressione tributaria cittadina ma anche per evitare di dover accantonare somme necessarie all'espletamento dei servizi nel Fondo di svalutazione crediti per dubbia esigibilità che sarà tanto più alto quanto più sarà alta la percentuale di crediti non riscossi».
Quanto all'ICI invece, la Pansini ha ribadito: «Lo stanziamento di bilancio, pari a 140.000,00 euro, riguarda la sola attività di accertamento per anni pregressi da effettuare in corso d'anno». Riguardo all'IMU, poi, l'Assessora ha così elencato i passi fatti dagli uffici comunali: «Riguardo poi alle tariffe si è ritenuto opportuno confermare anche per l'anno 2015 le seguenti aliquote d'imposta IMU, approvate con deliberazione del Consiglio comunale n. 50 del 7 agosto 2014:
-0,66 per cento: aliquota ridotta per le unità immobiliari concesse in locazione a titolo di abitazione principale mediante contratti stipulati ai sensi dell'art.2, commi 3 e 5, della legge 9-12-1998 n. 431, nel rispetto delle condizioni contrattuali previste dagli Accordi Territoriali del 15/11/1999 e del 6/12/2004, definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative;
-0,91 per cento: aliquota ridotta per le unità immobiliari di categoria catastale C/1, C/3 e D/1 utilizzate, direttamente dal proprietario ovvero dal titolare di diritto reale di usufrutto o uso sulle stesse, per l'esercizio di imprese commerciali, intendendo per esso l'esercizio per professione abituale ancorchè non esclusiva delle attività indicate nell'art. 2195 del codice civile;
-0,96 per cento: aliquota di base per tutti gli altri immobili;
-0,50 per cento: aliquota ridotta per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e per le relative pertinenze;
-0,76 per cento: aliquota ridotta per i fabbricati di interesse storico o artistico di cui all'articolo 10 del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004 n.42.Lo stanziamento di bilancio è risultato pari ad euro 2.835.000,00, al netto della quota di trattenuta dallo Stato per alimentare il Fondo di solidarietà comunale 2014. Rispetto alle previsioni definitive 2014 si registra una variazione in aumento di euro 63.511,00».
Stesso discorso è valso per la TASI, con la Pansini impegnata nella spiegazione delle varie aliquote che vi riportiamo integralmente: «Non si registrano variazioni del gettito (euro 1.020.052,00) essendo state confermate nel 2015 le stesse aliquote determinate per l'anno 2014. Le aliquote TASI in relazione alle diverse tipologie di immobili cui si applicano le aliquote IMU sono, dunque, le seguenti:
-0,10 per cento: aliquota per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e per le relative pertinenze;
-0,10 per cento: aliquota per le unità immobiliari concesse in locazione a titolo di abitazione principale mediante contratti stipulati ai sensi dell'art.2, commi 3 e 5, della legge 9-12-1998 n. 431, nel rispetto delle condizioni contrattuali previste dagli Accordi Territoriali del 15/11/1999 e del 6/12/2004, definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni dei conduttori maggiormente rappresentative;
-0,10 per cento: aliquota per i fabbricati di interesse storico o artistico di cui all'articolo 10 del codice di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004 n.42 ;
-0,10 per cento: aliquota per le unità immobiliari di categoria catastale C/1, C/3 e D/1 utilizzate, direttamente dal proprietario ovvero dal titolare di diritto reale di usufrutto o uso sulle stesse, per l'esercizio di imprese commerciali, intendendo per esso l'esercizio per professione abituale ancorchè non esclusiva delle attività indicate nell'art. 2195 del codice civile;
-0,10 per cento: aliquota per tutti gli altri immobili;
«È stata confermata - prosegue le relazione - anche per l'anno 2015 una detrazione di euro 200,00 dal tributo dovuto per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo, fino a concorrenza del suo ammontare, limitatamente ai nuclei familiari con convivente portatore di Handicap al 100%, il cui reddito ISEE non superi l'importo di Euro 10.000,00, stabilendo che per usufruire della detrazione il contribuente presenti adeguata documentazione al Comune e prevedendo che tale detrazione sia rapportata al periodo dell'anno durante il quale persiste la condizione richiesta. Anche per l'anno 2015 si è stabilito che l'occupante versi la TASI nella misura del 10 per cento dell'ammontare complessivo del tributo, mentre il restante 90% sia corrisposto dal titolare del diritto reale sull'unità immobiliare».
Nella relazione viene specificato poi che il gettito della TASI andrà a finanziare servizi nei più svariati settori, dall'anagrafe alla Polizia Locale, dalla Protezione Civile all'Istruzione primaria e secondaria, fino a contribuire ai servizi manutentivi e migliorativi di viabilità ed illuminazione pubblica per un ammontare complessivo 2.472.400,00 euro.
Quanto invece all'addizionale comunale IRPEF, la missiva ci ricorda che «sulla base dei dati resi disponibili dal MEF è stata stimata in euro 1.470.000,00 facendo registrare un aumento di euro 67.647,00 rispetto al 2014. L'aliquota di compartecipazione dell'addizionale comunale all'imposta sul reddito delle persone fisiche è confermata allo 0,8% con esenzione per i redditi imponibili inferiori ad euro 7.500,00».
Sulla TARI, infine, la relazione della Pansini è chiara, ma probabilmente dovrà poi risentire di nuovi incontri con i dirigenti per rivedere alcuni punti problematici, di carattere più che altro regolamentare, sollevati dal Consigliere Ruggero Iannone, col quale la stessa Assessora ha confermato di aver avuto un confronto definito «costruttivo».
Ecco quanto riportato nella relazione di domenica scorsa proprio sulla TARI: «Le tariffe relative alla tassa sui rifiuti (TARI) - scrive Antonia Pansini - sono state elaborate in base al totale dei costi del servizio risultante dal Piano Economico Finanziario presentato dal gestore del servizio rifiuti, pari a 3.618.194,79 euro. Quest'anno i costi del PEF (il Piano Economico Finanziario, ndr) - si sottolinea - sono risultati più bassi rispetto allo scorso anno di 50.222,94 euro: il risparmio è dovuto ad una riduzione dei rifiuti conferiti e ad un aumento della percentuale di raccolta differenziata ottenuta nel corso del 2014 che ha comportato una riduzione nelle tariffe domestiche.
Sono state confermate le agevolazioni previste già nel Regolamento TARI 2014 tra cui si segnala l'esenzione per i soggetti passivi con indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 3.000 euro e la riduzione della tariffa nella parte fissa e variabile per i titolari di pubblici esercizi che provvedono a rimuovere dai loro locali slot machines e videolottery. Nello stanziamento di bilancio (risorsa 1.02.0075) di 3.781.923,00 euro - ha concluso l'Assessora - si comprende il gettito del tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni ambientali di cui all'art. 19 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504».
Per evidenti ragioni di sintesi vi riporteremo in altri articoli, nei prossimi giorni, altri spunti interessanti di questo Bilancio di previsione 2015, in maniera da far comprendere meglio come funziona la macchina amministrativa e da dove possono giungere risorse importanti per Giovinazzo. In questa nostra prima sintesi abbiamo dunque evidenziato solo gli aspetti più spinosi per il cittadino medio, ovvero quelli legati ai tributi, alla loro portata ed alla loro destinazione.