Vita di città
Benedetto l'altare della Madonna nella sede del Comitato Feste Patronali
Ieri sera la breve cerimonia officiata da don Andrea Azzollini
Giovinazzo - venerdì 25 maggio 2018
Sotto il porticato di Palazzo di Città si è alzato il canto a Maria, dapprima quasi sussurrato, poi sempre più intenso. Alle spalle, in Cala Porto, il sole era già sceso oltre la linea dell'orizzonte e la luce del crepuscolo rendeva bellissima Giovinazzo.
Ieri sera è stato benedetto l'altare con l'effigie di Maria SS di Corsignano all'interno della sede del rinnovato Comitato Feste Patronali. Ad officiare la cerimonia è stato don Andrea Azzollini, parroco della Concattedrale, accompagnato dal presidente Gaetano Dagostino (nelle foto in home con lui, ndr) e da tutto lo staff.
Con loro devoti e fedeli, molti anziani, che hanno rinnovato la loro promessa d'amore alla Patrona di Giovinazzo.
Don Andrea Azzollini, prima della solenne benedizione, ha invitato tutti a comprendere il senso di quella sede, centro della città, fulcro delle attività che devono solo essere rivolte ad esaltare Lei, la Regina della Festa agostana. Non c'è bisogno di cose eclatanti, ma bisogna farle bene, con un programma che metta al centro la liturgia.
Quell'altare e quella sede, così come auspicato da Gaetano Dagostino qualche giorno fa, sono diventati così la casa di Maria e quindi casa di tutti i giovinazzesi che a Lei devono continuare a guardare con fede, affidando la propria vita alla sua misericordia infinita.
Nelle nostre foto alcuni momenti della cerimonia.
Ieri sera è stato benedetto l'altare con l'effigie di Maria SS di Corsignano all'interno della sede del rinnovato Comitato Feste Patronali. Ad officiare la cerimonia è stato don Andrea Azzollini, parroco della Concattedrale, accompagnato dal presidente Gaetano Dagostino (nelle foto in home con lui, ndr) e da tutto lo staff.
Con loro devoti e fedeli, molti anziani, che hanno rinnovato la loro promessa d'amore alla Patrona di Giovinazzo.
Don Andrea Azzollini, prima della solenne benedizione, ha invitato tutti a comprendere il senso di quella sede, centro della città, fulcro delle attività che devono solo essere rivolte ad esaltare Lei, la Regina della Festa agostana. Non c'è bisogno di cose eclatanti, ma bisogna farle bene, con un programma che metta al centro la liturgia.
Quell'altare e quella sede, così come auspicato da Gaetano Dagostino qualche giorno fa, sono diventati così la casa di Maria e quindi casa di tutti i giovinazzesi che a Lei devono continuare a guardare con fede, affidando la propria vita alla sua misericordia infinita.
Nelle nostre foto alcuni momenti della cerimonia.