Turismo
"Barbie in Town" alla scoperta delle bellezze di Giovinazzo
I creatori Gabriele Del Buono e Pietro Milella promuovono la Puglia strappando un sorriso
Giovinazzo - domenica 30 maggio 2021
Ma cosa ci fa Barbie in cala Porto, nei pressi dell'Arco Traiano, in piazzale Aeronautica Militare o sulla passerella di Levante?
"Barbie in Town" è un progetto ben curato da Gabriele Del Buono e Pietro Milella che si pone l'obiettivo di valorizzare i luoghi più suggestivi di alcune località pugliesi, dando slancio al turismo soprattutto in un periodo in cui si intravede l'uscita dall'emergenza sanitaria (a questo link tutti gli scatti).
Erano già stati a Giovinazzo e ci sono tornati, con i loro scatti capaci di strappare un sorriso, di far strabuzzare gli occhi anche a tante "bambine cresciute" e fonte di curiosità per chi, quei luoghi, non li ha mai visitati.
«Un viaggio alla scoperta delle meraviglie della Puglia», l'hanno definita gli stessi creatori. «Da Bari a Taranto, da Polignano a Alberobello, passando per Giovinazzo, il Salento e il Gargano - si legge in una nota stampa -, Barbie racconta la nostra regione tra luoghi di storia, di cultura, di culto religioso, fino alle mete più amate dai turisti».
La popolarissima bambola diviene dunque testimonial d'eccezione di una idea nata quasi per caso. «Dopo anni di collezionismo di Barbie e numerosi contest fotografici sui social, sorge - spiegano i creatori - l'esigenza di trovare una dimensione nuova per fotografare Barbie, ma anche il desiderio di raccontare la Puglia da una nuova prospettiva. Due passioni che si uniscono».
Passione e professionalità, condite da buone idee, esportate oltreconfine, come testimoniano gli scatti fatti in passato anche a Tirana, capitale albanese.
«In questo momento - spiegano ancora i due creatori - c'è bisogno di raccontare la nostra terra, riscoprirla, valorizzarla, pur restando a casa. Barbie di tutte le etnie, di tutte le tipologie, e anche con disabilità, raccontano il nostro territorio. Si tratta di un inno a tutte le donne».
Giovinazzo ringrazia la gradita ospite, sperando di rivederla ancora passeggiare nel dedalo di stradine e corti, di piazzette intorno a chiese e sui lungomari, simboli secolari di una identità che guarda lontano, accoglie tutti e sempre e sa farlo col cuore, l'unico modo di cui sono capaci i pugliesi.
"Barbie in Town" è un progetto ben curato da Gabriele Del Buono e Pietro Milella che si pone l'obiettivo di valorizzare i luoghi più suggestivi di alcune località pugliesi, dando slancio al turismo soprattutto in un periodo in cui si intravede l'uscita dall'emergenza sanitaria (a questo link tutti gli scatti).
Erano già stati a Giovinazzo e ci sono tornati, con i loro scatti capaci di strappare un sorriso, di far strabuzzare gli occhi anche a tante "bambine cresciute" e fonte di curiosità per chi, quei luoghi, non li ha mai visitati.
«Un viaggio alla scoperta delle meraviglie della Puglia», l'hanno definita gli stessi creatori. «Da Bari a Taranto, da Polignano a Alberobello, passando per Giovinazzo, il Salento e il Gargano - si legge in una nota stampa -, Barbie racconta la nostra regione tra luoghi di storia, di cultura, di culto religioso, fino alle mete più amate dai turisti».
La popolarissima bambola diviene dunque testimonial d'eccezione di una idea nata quasi per caso. «Dopo anni di collezionismo di Barbie e numerosi contest fotografici sui social, sorge - spiegano i creatori - l'esigenza di trovare una dimensione nuova per fotografare Barbie, ma anche il desiderio di raccontare la Puglia da una nuova prospettiva. Due passioni che si uniscono».
Passione e professionalità, condite da buone idee, esportate oltreconfine, come testimoniano gli scatti fatti in passato anche a Tirana, capitale albanese.
«In questo momento - spiegano ancora i due creatori - c'è bisogno di raccontare la nostra terra, riscoprirla, valorizzarla, pur restando a casa. Barbie di tutte le etnie, di tutte le tipologie, e anche con disabilità, raccontano il nostro territorio. Si tratta di un inno a tutte le donne».
Giovinazzo ringrazia la gradita ospite, sperando di rivederla ancora passeggiare nel dedalo di stradine e corti, di piazzette intorno a chiese e sui lungomari, simboli secolari di una identità che guarda lontano, accoglie tutti e sempre e sa farlo col cuore, l'unico modo di cui sono capaci i pugliesi.