Politica
Bando Casa di Riposo: PVA, SI ed Abbracciamo la Città all'attacco
Duro atto d'accusa nei confronti degli amministratori
Giovinazzo - lunedì 9 gennaio 2017
12.30
Il bando per i lavori di messa in sicurezza e di consolidamento statico della Casa di Riposo San Francesco è stato pubblicato a fine anno. Se tutto va bene, il 13 febbraio sapremo quale azienda si è aggiudicata l'appalto.
Ma questo, secondo Daniele de Gennaro, candidato Sindaco sostenuto da PrimaVera Alternativa, Sinistra Italiana ed Abbracciamo la Città, sarebbe soltanto uno specchietto per le allodole, un modo per fare propaganda senza risolvere realmente il problema che coinvolge utenti e lavoratori in cassa integrazione e guadagni.
Il suo video, girato davanti alla Casa di Riposo sta facendo il giro del web e lo trovate sotto l'articolo.
Intanto però la sostanza del suo dire è tutta in un comunicato a firma congiunta delle tre liste che lo sostengono. «Abbiamo voluto interrogarci sui lavori di messa in sicurezza e di consolidamento statico della Casa di Riposo San Francesco da poco bandita dall'Amministrazione comunale - si legge -. Con Daniele (de Gennaro, ndr), abbiamo scelto di registrare questo video proprio dinanzi al cancello chiuso della Casa di Riposo, perché - benché chiuso - quel cancello rappresenta una ferita ancora aperta per la nostra comunità.
Esso ci racconta di una brutta storia che coinvolge decine di lavoratori costretti a ricorrere agli ammortizzatori sociali, di anziani ospiti trasferiti forzosamente presso altre strutture e, soprattutto, di una città che nei prossimi anni non potrà offrire alcun servizio ai propri anziani non più autosufficienti. Ci eravamo illusi - prosegue la nota - che la pubblicazione del bando di gara dei lavori di messa in sicurezza e di consolidamento statico della Casa di Riposo S. Francesco, pubblicato il 29 dicembre 2016, consegnasse alla città finalmente uno scenario futuro fatto di certezze. Purtroppo così non è! Studiando attentamente il bando ed il suo capitolato speciale d'appalto, emerge una situazione tutt'altro che chiara».
Il comunicato prosegue con alcune constatazioni che le tre formazioni e de Gennaro riportano: «Con estremo stupore constatiamo infatti che, anche dopo il termine dei lavori appaltati, metà del secondo piano dello stabile (quello dove sono allocati i moduli abitativi per gli ospiti) resterà a rustico e sarà inutilizzabile. Il capitolato di gara, inoltre, non obbliga l'aggiudicatario a fornire e/o porre in opera:
- termosifoni o fan coil;
- sanitari (lavabi, bidet, water, docce e vasche ed accessori per disabili);
- corpi illuminanti per interni ed esterni;
- porte interne e porte con maniglioni antipanico;
- rivestimenti delle pareti dei bagni, delle cucine e delle dispense;
- finitura finale esterna sul cappotto;
- impianto solare termico e fotovoltaico necessario per legge per i lavori di efficientemente energetico».
In chiusura l'attacco finale con tanto di preoccupazioni che PVA, Sinistra Italiana ed Abbracciamo la Città fanno proprie: «A ciò si aggiunga che la mancata realizzazione del secondo piano comporterà la riduzione della capacità ricettiva della struttura a soli 60 posti letto. È evidente - commentano - che anche su questa questione la città non possa e non debba abbassare la guardia, perché il rischio concreto è che questa gara, a dispetto di quello che una certa propaganda vuol farci credere, ci consegni in realtà una struttura che non offre le garanzie minime di abitabilità, che necessita di ulteriori finanziamenti per ottenere le autorizzazioni di legge e che non garantisce il mantenimento dei precedenti livelli occupazionali. A conti fatti, una - è la chiosa amara - struttura ancora lontana da quella auspicata dai nostri anziani per trascorrere con serenità e tranquillità gli ultimi giorni della propria esistenza.»
Ma questo, secondo Daniele de Gennaro, candidato Sindaco sostenuto da PrimaVera Alternativa, Sinistra Italiana ed Abbracciamo la Città, sarebbe soltanto uno specchietto per le allodole, un modo per fare propaganda senza risolvere realmente il problema che coinvolge utenti e lavoratori in cassa integrazione e guadagni.
Il suo video, girato davanti alla Casa di Riposo sta facendo il giro del web e lo trovate sotto l'articolo.
Intanto però la sostanza del suo dire è tutta in un comunicato a firma congiunta delle tre liste che lo sostengono. «Abbiamo voluto interrogarci sui lavori di messa in sicurezza e di consolidamento statico della Casa di Riposo San Francesco da poco bandita dall'Amministrazione comunale - si legge -. Con Daniele (de Gennaro, ndr), abbiamo scelto di registrare questo video proprio dinanzi al cancello chiuso della Casa di Riposo, perché - benché chiuso - quel cancello rappresenta una ferita ancora aperta per la nostra comunità.
Esso ci racconta di una brutta storia che coinvolge decine di lavoratori costretti a ricorrere agli ammortizzatori sociali, di anziani ospiti trasferiti forzosamente presso altre strutture e, soprattutto, di una città che nei prossimi anni non potrà offrire alcun servizio ai propri anziani non più autosufficienti. Ci eravamo illusi - prosegue la nota - che la pubblicazione del bando di gara dei lavori di messa in sicurezza e di consolidamento statico della Casa di Riposo S. Francesco, pubblicato il 29 dicembre 2016, consegnasse alla città finalmente uno scenario futuro fatto di certezze. Purtroppo così non è! Studiando attentamente il bando ed il suo capitolato speciale d'appalto, emerge una situazione tutt'altro che chiara».
Il comunicato prosegue con alcune constatazioni che le tre formazioni e de Gennaro riportano: «Con estremo stupore constatiamo infatti che, anche dopo il termine dei lavori appaltati, metà del secondo piano dello stabile (quello dove sono allocati i moduli abitativi per gli ospiti) resterà a rustico e sarà inutilizzabile. Il capitolato di gara, inoltre, non obbliga l'aggiudicatario a fornire e/o porre in opera:
- termosifoni o fan coil;
- sanitari (lavabi, bidet, water, docce e vasche ed accessori per disabili);
- corpi illuminanti per interni ed esterni;
- porte interne e porte con maniglioni antipanico;
- rivestimenti delle pareti dei bagni, delle cucine e delle dispense;
- finitura finale esterna sul cappotto;
- impianto solare termico e fotovoltaico necessario per legge per i lavori di efficientemente energetico».
In chiusura l'attacco finale con tanto di preoccupazioni che PVA, Sinistra Italiana ed Abbracciamo la Città fanno proprie: «A ciò si aggiunga che la mancata realizzazione del secondo piano comporterà la riduzione della capacità ricettiva della struttura a soli 60 posti letto. È evidente - commentano - che anche su questa questione la città non possa e non debba abbassare la guardia, perché il rischio concreto è che questa gara, a dispetto di quello che una certa propaganda vuol farci credere, ci consegni in realtà una struttura che non offre le garanzie minime di abitabilità, che necessita di ulteriori finanziamenti per ottenere le autorizzazioni di legge e che non garantisce il mantenimento dei precedenti livelli occupazionali. A conti fatti, una - è la chiosa amara - struttura ancora lontana da quella auspicata dai nostri anziani per trascorrere con serenità e tranquillità gli ultimi giorni della propria esistenza.»