Associazioni
Bagarre Pro Loco Giovinazzo, le precisazioni del direttivo
Dal gruppo guidato da Francesco Martini replicano ad articoli di stampa: «Mai stato evidenziato alcun abusivismo»
Giovinazzo - lunedì 27 dicembre 2021
10.07
Pubblichiamo una nota giunta in redazione dal presidente della Pro Loco di Giovinazzo, Francesco Martini, in cui vengono fatte rilevare alcune inesattezze apparse su organi di stampa e si precisa la situazione attuale del direttivo dell'associazione di piazza Umberto I.
Da alcuni settori della stessa associazione era stata avanzata l'ipotesi di decadenza dello stesso direttivo, che invece ha voluto respingere queste accuse a far comprendere il proprio punto di vista.
Di seguito il testo integrale, a cui chiunque sia parte in causa potrà eventualmente replicare.
«A chiarimento dell'articolo apparso su una testata cittadina, relativo alla decadenza del consiglio direttivo della Pro Loco di Giovinazzo, è doveroso riferire la verità dei fatti. Tutto inizia con la nota del 18.08.2021, con cui il Presidente esortava tutti i soci ad una maggiore partecipazione alla vita associativa e, in particolare, invitava tutti i soci a non stazionare inoperosamente seduti fuori dalla sede, in quanto tale abitudine, di fatto, offriva al passante un'immagine sgradevole, molto spesso segnalata da molti cittadini, motivo di disaffezione alla frequentazione attiva della Pro Loco.
Tale invito è stato male interpretato proprio da coloro che erano soliti assumere questo comportamento, considerando tale invito limitativo della loro libertà. A seguito di ciò è nato un moto di rivolta con continue azioni di disturbo fino alla richiesta all'UNPLI regionale di decadenza del Consiglio Direttivo utilizzando l'art. 10.9 dello Statuto che recita: "Il consigliere che non rinnovi l'adesione alla propria Pro Loco entro il 15 gennaio decade automaticamente dalla carica."
In effetti nessun socio, neanche i consiglieri ed il presidente, ha versato la quota associativa entro il 15 gennaio 2021. Ma questa norma non ha carattere perentorio e inderogabile, atteso che già negli anni passati, durante l'Amministrazione presieduta dalla ex presidente, oggi leader dei dissidenti, le quote associative dei consiglieri e della stessa presidente (Sic!) furono comodamente pagate dopo la scadenza del 15 gennaio, senza giustificato motivo.
Nel caso specifico, occorre ricordare che a decorrere dal dicembre 2020, il D.P.C.M. del 3.12.2020 disponeva la sospensione di tutte le attività, ratificata dalla stessa Unpli alla Pro Loco, compresi gli adempimenti amministrativi – contabili. In pratica la sede della Pro Loco era chiusa ed inagibile fino al 19/02/2021, data di riapertura della sede, come tutte le altre associazioni del territorio. Si precisa che non è assolutamente corretto quanto riportato in un articolo di stampa in cui si legge "il Consiglio Direttivo sarebbe stato eletto in assenza del rinnovo delle tessere", in quanto il direttivo è stato eletto a luglio del 2020 e dall'Unpli non è mai stato evidenziato alcun abusivismo. Ad oggi nessuna comunicazione di nomina di un commissario è pervenuta.
Siamo, invece, in attesa di conoscere il motivo per cui il presidente dell'Unpli per la stessa violazione e senza reale motivazione non è intervenuto in passato ricorrendo allo stesso articolo».
Da alcuni settori della stessa associazione era stata avanzata l'ipotesi di decadenza dello stesso direttivo, che invece ha voluto respingere queste accuse a far comprendere il proprio punto di vista.
Di seguito il testo integrale, a cui chiunque sia parte in causa potrà eventualmente replicare.
«A chiarimento dell'articolo apparso su una testata cittadina, relativo alla decadenza del consiglio direttivo della Pro Loco di Giovinazzo, è doveroso riferire la verità dei fatti. Tutto inizia con la nota del 18.08.2021, con cui il Presidente esortava tutti i soci ad una maggiore partecipazione alla vita associativa e, in particolare, invitava tutti i soci a non stazionare inoperosamente seduti fuori dalla sede, in quanto tale abitudine, di fatto, offriva al passante un'immagine sgradevole, molto spesso segnalata da molti cittadini, motivo di disaffezione alla frequentazione attiva della Pro Loco.
Tale invito è stato male interpretato proprio da coloro che erano soliti assumere questo comportamento, considerando tale invito limitativo della loro libertà. A seguito di ciò è nato un moto di rivolta con continue azioni di disturbo fino alla richiesta all'UNPLI regionale di decadenza del Consiglio Direttivo utilizzando l'art. 10.9 dello Statuto che recita: "Il consigliere che non rinnovi l'adesione alla propria Pro Loco entro il 15 gennaio decade automaticamente dalla carica."
In effetti nessun socio, neanche i consiglieri ed il presidente, ha versato la quota associativa entro il 15 gennaio 2021. Ma questa norma non ha carattere perentorio e inderogabile, atteso che già negli anni passati, durante l'Amministrazione presieduta dalla ex presidente, oggi leader dei dissidenti, le quote associative dei consiglieri e della stessa presidente (Sic!) furono comodamente pagate dopo la scadenza del 15 gennaio, senza giustificato motivo.
Nel caso specifico, occorre ricordare che a decorrere dal dicembre 2020, il D.P.C.M. del 3.12.2020 disponeva la sospensione di tutte le attività, ratificata dalla stessa Unpli alla Pro Loco, compresi gli adempimenti amministrativi – contabili. In pratica la sede della Pro Loco era chiusa ed inagibile fino al 19/02/2021, data di riapertura della sede, come tutte le altre associazioni del territorio. Si precisa che non è assolutamente corretto quanto riportato in un articolo di stampa in cui si legge "il Consiglio Direttivo sarebbe stato eletto in assenza del rinnovo delle tessere", in quanto il direttivo è stato eletto a luglio del 2020 e dall'Unpli non è mai stato evidenziato alcun abusivismo. Ad oggi nessuna comunicazione di nomina di un commissario è pervenuta.
Siamo, invece, in attesa di conoscere il motivo per cui il presidente dell'Unpli per la stessa violazione e senza reale motivazione non è intervenuto in passato ricorrendo allo stesso articolo».