Politica
Autovelox Giovinazzo-Santo Spirito, Stallone risponde a Saracino
La nota dell'Assessore alla Polizia Locale replica al video del Consigliere comunale del PD
Giovinazzo - mercoledì 13 gennaio 2021
01.27 Comunicato Stampa
In merito alle dichiarazioni rilasciate dal Consigliere comunale del PD, Francesco Saracino, sull'autovelox installato sulla ex strada statale 16 Adriatica, nel tratto che collega Giovinazzo a Santo Spirito, l'Assessore Salvatore Stallone, con delega alla Polizia Locale, replica quanto segue:
«All'avvocato Saracino verrebbe da chiedere se contesta la legittimità dei verbali, un particolare che è già stato sconfessato, e se è in possesso del numero sui ricorsi vinti da quegli automobilisti che hanno trasgredito le disposizioni del Codice della Strada. Al Consigliere sarebbe anche legittimo chiedere se mette in discussione proprio l'opportunità di un sistema di controllo finalizzato ad abbattere il rischio su una strada urbana percorsa ben oltre il limite di velocità previsto.
Su questo ultimo aspetto bisognerebbe capire se, per l'avvocato Saracino, elevare verbali per eccesso di velocità sia da considerarsi una forma di ovvietà comportamentale, osservanza delle regole e sicurezza per le persone oppure, a seconda della necessità di partito, se tutti questi aspetti possano essere irrilevanti per mero opportunismo politico.
È utile rammentare all'avvocato Saracino che le apparecchiature utilizzate sono omologate ed il Comune di Giovinazzo, nel pieno rispetto delle regole, è stato autorizzato all'uso anche dalla Prefettura di Bari. Inoltre, i sistemi di rilevazione sono stati azionati sempre in presenza degli agenti di Polizia Municipale, come previsto per le arterie urbane.
È importante evidenziare, per correttezza di informazione, che nelle casse comunali sono confluiti o confluiranno circa 360.000 euro per violazioni al codice della strada, e questo non non certo per il piacere di far cassa, ma molto più semplicemente perché moltissimi automobilisti, circa 5mila, hanno infranto la legge mettendo fortemente a rischio la propria vita e quella degli altri.
Giova sottolineare che da quando il sistema è in funzione o lo è stato, o comunque da quando quella strada ha un limite di velocità consono alla viabilità urbana di cui è parte, non vi sono stati più incidenti mortali così come accaduto in passato. Inoltre, il valore dell'affidamento per questo genere di servizio, contestato dal Consigliere, è stato di 12.000 euro circa, molto al di sotto della soglia prevista per legge, e che quanto riconosciuto alla società che ha fornito l'apparecchiatura, circa 160.000 euro, deriva delle spese di notifica, imbustamento, consulenza legale ed agio, oneri non a carico del Comune né a carico di quei cittadini che rispettano i divieti imposti dal Codice della Strada.
Non vorremmo che il Consigliere, come accade per altri suoi colleghi di opposizione, stesse mischiando il suo ruolo politico con quello professionale e che stia cercando di accattivarsi le simpatie di un po' di eventuali elettori o, peggio ancora, di clienti per il prossimo futuro».
«All'avvocato Saracino verrebbe da chiedere se contesta la legittimità dei verbali, un particolare che è già stato sconfessato, e se è in possesso del numero sui ricorsi vinti da quegli automobilisti che hanno trasgredito le disposizioni del Codice della Strada. Al Consigliere sarebbe anche legittimo chiedere se mette in discussione proprio l'opportunità di un sistema di controllo finalizzato ad abbattere il rischio su una strada urbana percorsa ben oltre il limite di velocità previsto.
Su questo ultimo aspetto bisognerebbe capire se, per l'avvocato Saracino, elevare verbali per eccesso di velocità sia da considerarsi una forma di ovvietà comportamentale, osservanza delle regole e sicurezza per le persone oppure, a seconda della necessità di partito, se tutti questi aspetti possano essere irrilevanti per mero opportunismo politico.
È utile rammentare all'avvocato Saracino che le apparecchiature utilizzate sono omologate ed il Comune di Giovinazzo, nel pieno rispetto delle regole, è stato autorizzato all'uso anche dalla Prefettura di Bari. Inoltre, i sistemi di rilevazione sono stati azionati sempre in presenza degli agenti di Polizia Municipale, come previsto per le arterie urbane.
È importante evidenziare, per correttezza di informazione, che nelle casse comunali sono confluiti o confluiranno circa 360.000 euro per violazioni al codice della strada, e questo non non certo per il piacere di far cassa, ma molto più semplicemente perché moltissimi automobilisti, circa 5mila, hanno infranto la legge mettendo fortemente a rischio la propria vita e quella degli altri.
Giova sottolineare che da quando il sistema è in funzione o lo è stato, o comunque da quando quella strada ha un limite di velocità consono alla viabilità urbana di cui è parte, non vi sono stati più incidenti mortali così come accaduto in passato. Inoltre, il valore dell'affidamento per questo genere di servizio, contestato dal Consigliere, è stato di 12.000 euro circa, molto al di sotto della soglia prevista per legge, e che quanto riconosciuto alla società che ha fornito l'apparecchiatura, circa 160.000 euro, deriva delle spese di notifica, imbustamento, consulenza legale ed agio, oneri non a carico del Comune né a carico di quei cittadini che rispettano i divieti imposti dal Codice della Strada.
Non vorremmo che il Consigliere, come accade per altri suoi colleghi di opposizione, stesse mischiando il suo ruolo politico con quello professionale e che stia cercando di accattivarsi le simpatie di un po' di eventuali elettori o, peggio ancora, di clienti per il prossimo futuro».