Politica
Autonomia e PUG, Cervone non ci sta e si difende dalle accuse di partigianeria
Replica del presidente del Consiglio comunale alle opposizioni
Giovinazzo - venerdì 31 marzo 2023
12.43
Il Consiglio comunale del 28 marzo scorso non è mai finito. È sì terminato quello in Aula Pignatelli, con l'approvazione del Piano Urbanistico Generale da parte della maggioranza e con le opposizioni non presenti per protesta, ma continua in questi giorni tra infinite polemiche.
Nelle scorse giornate le opposizioni avevano tirato in ballo proprio il presidente dell'assise, Francesco Cervone, in qualche misura accusandolo di non aver svolto con imparzialità il suo ruolo nel trattare un argomento delicato come quello dell'autonomia differenziata. Accuse che sono state respinte al mittente.
Cervone, in una nota inviata alle testate giornalistiche scrive: «Tengo a precisare che l'ordine del giorno sull'autonomia differenziata era già stato approntato dalla maggioranza e non "scopiazzato" dall'ordine del giorno presentato dal PD». Cervone precisa altresì che la prima proposta era giunta il 16 marzo, la seconda il 18 marzo.
«Ho deciso di portare in Consiglio tutte le tre proposte pervenute sul tema ed ho invitato i consiglieri a trovare una sintesi approfittando di una sospensione del Consiglio», ha quindi rimarcato il presidente. Cervone spiega quindi che vi sarebbe stato tutto il tempo per trovare un punto d'incontro, ma che alla fine dell'ora di pausa dei lavori tutto ciò non era accaduto.
Cervone va oltre e afferma: «La cosa più grave è che l'opposizione ha rinunciato a discutere i propri punti, temendo di non poter reggere il dibattito, in quanto durante la sospensione era emersa tutta l'impreparazione dei consiglieri di minoranza sul tema», è l'accusa lanciata.
«Devo far notare - prosegue la missiva del presidente del Consiglio comunale - che la consigliera Mastroviti aveva già abbandonato l'Aula prima della sospensione, mi sembra del tutto anomalo che, chi propone un punto all'ordine del giorno, poi decida di abbandonarla prima del tempo».
Accuse dure, di un presidente che si è sentito attaccato e va al contrattacco. Cervone ha dunque una posizione netta sul punto, così come per l'approvazione del PUG. Secondo lui, infatti, «gli atti sono stati consegnati nei tempi corretti e comunque su punti così importanti la discussione si fa in Aula e non fuori dalla massima assise, per il rispetto dei cittadini che si aspettano il contraddittorio dell'opposizione».
Cervone ha infine rimarcato che per ciò che lo riguarda, la polemica finisce qui. «Continuerò a svolgere il mio compito con garbo e la pazienza che da sempre mi hanno contraddistinto, dando sempre la massima disponibilità alla discussione in Consiglio comunale. Ho sempre ottemperato legittime dei colleghi delle opposizioni senza alcuna remora. A margine di quanto appena rappresentato - è la chiosa di Cervone - concludo dicendo che non posso accettare atteggiamenti che rasentano l'infantilismo politico».
Nelle scorse giornate le opposizioni avevano tirato in ballo proprio il presidente dell'assise, Francesco Cervone, in qualche misura accusandolo di non aver svolto con imparzialità il suo ruolo nel trattare un argomento delicato come quello dell'autonomia differenziata. Accuse che sono state respinte al mittente.
Cervone, in una nota inviata alle testate giornalistiche scrive: «Tengo a precisare che l'ordine del giorno sull'autonomia differenziata era già stato approntato dalla maggioranza e non "scopiazzato" dall'ordine del giorno presentato dal PD». Cervone precisa altresì che la prima proposta era giunta il 16 marzo, la seconda il 18 marzo.
«Ho deciso di portare in Consiglio tutte le tre proposte pervenute sul tema ed ho invitato i consiglieri a trovare una sintesi approfittando di una sospensione del Consiglio», ha quindi rimarcato il presidente. Cervone spiega quindi che vi sarebbe stato tutto il tempo per trovare un punto d'incontro, ma che alla fine dell'ora di pausa dei lavori tutto ciò non era accaduto.
Cervone va oltre e afferma: «La cosa più grave è che l'opposizione ha rinunciato a discutere i propri punti, temendo di non poter reggere il dibattito, in quanto durante la sospensione era emersa tutta l'impreparazione dei consiglieri di minoranza sul tema», è l'accusa lanciata.
«Devo far notare - prosegue la missiva del presidente del Consiglio comunale - che la consigliera Mastroviti aveva già abbandonato l'Aula prima della sospensione, mi sembra del tutto anomalo che, chi propone un punto all'ordine del giorno, poi decida di abbandonarla prima del tempo».
Accuse dure, di un presidente che si è sentito attaccato e va al contrattacco. Cervone ha dunque una posizione netta sul punto, così come per l'approvazione del PUG. Secondo lui, infatti, «gli atti sono stati consegnati nei tempi corretti e comunque su punti così importanti la discussione si fa in Aula e non fuori dalla massima assise, per il rispetto dei cittadini che si aspettano il contraddittorio dell'opposizione».
Cervone ha infine rimarcato che per ciò che lo riguarda, la polemica finisce qui. «Continuerò a svolgere il mio compito con garbo e la pazienza che da sempre mi hanno contraddistinto, dando sempre la massima disponibilità alla discussione in Consiglio comunale. Ho sempre ottemperato legittime dei colleghi delle opposizioni senza alcuna remora. A margine di quanto appena rappresentato - è la chiosa di Cervone - concludo dicendo che non posso accettare atteggiamenti che rasentano l'infantilismo politico».