Politica
Auto del Comune parcheggiata sulle strisce a Casamassima: l'attacco di PVA
Il movimento politico di opposizione punta il dito contro il Sindaco per non aver rispettato le regole
Giovinazzo - lunedì 11 giugno 2018
05.00
Le foto erano apparse sulla pagina Facebook di PrimaVera Alternativa sin dalla giornata di sabato. L'auto del Comune di Giovinazzo ferma sulle strisce pedonali a Casamassima, dove il Sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, si era recato per il sostegno ad un candidato nella volata elettorale per le amministrative.
Ne è subito scaturita una ridda di commenti molto duri sul popolare social network: Depalma, per i suoi oppositori, non avrebbe rispettato le regole. E così PrimaVera Alternativa ha rincarato la dose: «Tommaso Depalma, aderendo al movimento fondato da Pizzarotti "Italia in comune", ci ha svelato ciò che intende fare da grande: il politico.
E poco importa se nel 2012 - sottolineano da PVA -, appena eletto Sindaco, aveva invece promesso che il suo impegno politico sarebbe durato solo 5 anni. Intende farlo portando in politica il suo inconfondibile marchio di fabbrica: l'allergia al rispetto delle regole.
Emblematico, ma solo l'ultimo di una lunghissima serie di episodi - rimarca la nota -, quanto accaduto venerdì sera, quando disinvoltamente ha utilizzato l'auto della Protezione Civile del Comune di Giovinazzo per farsi scorrazzare a Casamassima per intervenire in un comizio di un candidato locale. E come non bastasse, per sottolineare la sua avversione alle regole e non passare inosservato, Depalma ha deciso di parcheggiare l'auto comunale anche sulle strisce pedonali! Un uso improprio, quasi privatistico dei beni pubblici, che è quanto di peggio un amministratore possa fare».
Il direttivo di PVA si spinge oltre, paventando profili penali per questa situazione (utilizzo improprio dell'auto) e rimarca con convinzione l'esecrabilità del gesto, poiché risponderebbe ad un uso non corretto «di soldi dei contribuenti giovinazzesi, già vessati da una tassazione elevatissima, letteralmente gettati al vento per pagare carburante e lavoro straordinario all'autista comunale per questioni strettamente personali».
Nella serata di ieri, però, durante le sue comunicazioni istituzionali, il primo cittadino ha replicato asserendo che la sua presenza nel comune del sud-est barese era dovuta ad un invito in quanto Sindaco di Giovinazzo e non a titolo personale.
Siamo certi che il botta e risposta terrà ancora banco nei prossimi giorni.
Ne è subito scaturita una ridda di commenti molto duri sul popolare social network: Depalma, per i suoi oppositori, non avrebbe rispettato le regole. E così PrimaVera Alternativa ha rincarato la dose: «Tommaso Depalma, aderendo al movimento fondato da Pizzarotti "Italia in comune", ci ha svelato ciò che intende fare da grande: il politico.
E poco importa se nel 2012 - sottolineano da PVA -, appena eletto Sindaco, aveva invece promesso che il suo impegno politico sarebbe durato solo 5 anni. Intende farlo portando in politica il suo inconfondibile marchio di fabbrica: l'allergia al rispetto delle regole.
Emblematico, ma solo l'ultimo di una lunghissima serie di episodi - rimarca la nota -, quanto accaduto venerdì sera, quando disinvoltamente ha utilizzato l'auto della Protezione Civile del Comune di Giovinazzo per farsi scorrazzare a Casamassima per intervenire in un comizio di un candidato locale. E come non bastasse, per sottolineare la sua avversione alle regole e non passare inosservato, Depalma ha deciso di parcheggiare l'auto comunale anche sulle strisce pedonali! Un uso improprio, quasi privatistico dei beni pubblici, che è quanto di peggio un amministratore possa fare».
Il direttivo di PVA si spinge oltre, paventando profili penali per questa situazione (utilizzo improprio dell'auto) e rimarca con convinzione l'esecrabilità del gesto, poiché risponderebbe ad un uso non corretto «di soldi dei contribuenti giovinazzesi, già vessati da una tassazione elevatissima, letteralmente gettati al vento per pagare carburante e lavoro straordinario all'autista comunale per questioni strettamente personali».
Nella serata di ieri, però, durante le sue comunicazioni istituzionali, il primo cittadino ha replicato asserendo che la sua presenza nel comune del sud-est barese era dovuta ad un invito in quanto Sindaco di Giovinazzo e non a titolo personale.
Siamo certi che il botta e risposta terrà ancora banco nei prossimi giorni.