Attentati Bruxelles
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Cronaca

Attentati a Bruxelles, la testimonianza di un giovinazzese

Gian Paolo de Pinto, che lavora nelle vicinanze dei luoghi presi di mira, racconta cosa sta accadendo in queste ore

Le notizie degli attentati di Bruxelles di questa mattina aprono una nuova ferita nel cuore dell'Europa e sconvolgono tutti i cittadini del Vecchio Continente. Nella città che è sede della Commissione Europea e del Consiglio dell'Unione Europea, e che ospita gli uffici di altre istituzioni comunitarie, vivono e lavorano tanti italiani, tra cui anche un giovinazzese.

È Gian Paolo de Pinto, trasferitosi nella capitale belga otto anni fa per lavoro; lui è Communication and Visibility Manager del Programma TradeCom II, un programma finanziato dall'UE per lo sviluppo del commercio nei Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico.

«Quando sono accaduti i fatti - racconta in esclusiva alla nostra redazione - ero in ufficio, nel quartiere delle istituzioni ma al di fuori della cintura di sicurezza. Mi ha chiamato mio suocero proprio dall'aeroporto, era di ritorno da Dakar ed era in attesa della coicidenza per Roma. Per fortuna è sempre rimasto nell'area degli imbarchi perché aveva il trasfer e quindi sta bene. È grazie alla sua chiamata che ho scoperto cosa stava accadendo».

«Inizialmente c'è stato molto panico - prosegue il nostro giovane concittadino a Bruxelles -, perché le esplosioni si sono verificate prima all'aeroporto, dove si è spostata in massa la polizia, e poi in metro. In città quindi si era impreparati, sebbene si percepisse il rischio ultimamente».

«Ora la situazione è molto confusa, le arterie principali sono sgombre per facilitare i soccorsi e c'è poca gente in giro. L'aeroporto è bloccato, i trasporti pubblici sono sospesi e nella zona delle istituzioni la gente è stata bloccata e non viene fatta uscire».

Per fortuna Gian Paolo de Pinto sta bene, così come la sua famiglia. Ma se qui siamo fortemente preoccupati, e allo stesso tempo proviamo rabbia, è facile immaginare come si viva, in queste ore di angoscia, a pochissima distanza dai luoghi colpiti.

La Farnesina ha attivato tutte le procedure per assicurare assistenza agli italiani residenti in Belgio.
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