Cronaca
Assalto alle coppiette, nuova denuncia
Il rapinatore seriale ha già colpito quattro volte: ieri sera l'ultimo episodio a Cola Olidda
Giovinazzo - giovedì 5 marzo 2015
15.35
La scia di reati attribuiti al rapinatore che agisce sulla costa da sud a nord di Bari sembra allungarsi. E le segnalazioni si moltiplicano.
Dopo i tre colpi avvenuti il 2 marzo scorso (due nelle immediate vicinanze dell'ex lido Lucciola e uno in località Peschiera, nei pressi di un'autofficina), allo stesso malvivente potrebbe essere attribuita un'altra rapina, avvenuta nella serata di ieri. Anche in questo caso la tecnica adottata è la stessa: la lama di un coltello premuta sulla gola della povera vittima e l'intruso che lo obbliga a consegnare borse e portafogli.
Alle ore 20.45 di ieri, con questo identico sistema, il rapinatore ha bloccato in località Cola Olidda (una zona poco frequentata, di sera meta di coppie in cerca di intimità) una coppia del posto, sbucando dal buio. Come al solito, a volto coperto, vestito con abiti scuri e coltello in una mano. È entrato nell'auto e puntando la lama alla gola del conducente l'ha costretto a consegnare contanti e cellulari. Infine s'è catapultato all'esterno, dileguandosi nel buio della sera, mentre le due vittime, terrorizzate, hanno denunciato l'aggressione ai Carabinieri della locale Stazione.
La caccia al fuggitivo, intanto, continua mentre dall'analisi degli elementi raccolti, e soprattutto dal racconto dei ragazzi vittime delle rapine, gli investigatori hanno ricavato il profilo di una persona giovane (forse uno straniero), atletica e veloce al punto da svanire nel nulla in pochi secondi. Pochi particolari, grande riserbo. Il tentativo è quello di non alimentare il panico, ma, al tempo stesso, informare del pericolo le giovani coppie. Adesso, però, il rapinatore seriale è un fuggiasco che si muove con grandi difficoltà, in mezzo all'attenzione generale ed alla massiccia e poderosa caccia all'uomo messa in atto dalle forze dell'ordine.
L'aggressione in località Cola Olidda, l'ultima dei quattro colpi messi a segno dopo quelli ai danni delle coppiette di ragazzi avvenuti in località Peschiera, nei pressi di un'autofficina, e nelle immediate vicinanze dell'ex lido Lucciola, non sembra per nulla casuale. Raggiungere quei luoghi solitari e lontani dai normali circuiti di controllo delle forze dell'ordine non è facile e bisogna volerci andare, non ci si capita gironzolando.
Se il malvivente ricercato c'è andato, vuol dire che sapeva che lì c'erano le sue prede: giovani coppiette divenute facili obiettivi di un soggetto pericoloso che scorrazza da sud a nord del capoluogo e che rischia di alimentare una vera e propria psicosi.
Dopo i tre colpi avvenuti il 2 marzo scorso (due nelle immediate vicinanze dell'ex lido Lucciola e uno in località Peschiera, nei pressi di un'autofficina), allo stesso malvivente potrebbe essere attribuita un'altra rapina, avvenuta nella serata di ieri. Anche in questo caso la tecnica adottata è la stessa: la lama di un coltello premuta sulla gola della povera vittima e l'intruso che lo obbliga a consegnare borse e portafogli.
Alle ore 20.45 di ieri, con questo identico sistema, il rapinatore ha bloccato in località Cola Olidda (una zona poco frequentata, di sera meta di coppie in cerca di intimità) una coppia del posto, sbucando dal buio. Come al solito, a volto coperto, vestito con abiti scuri e coltello in una mano. È entrato nell'auto e puntando la lama alla gola del conducente l'ha costretto a consegnare contanti e cellulari. Infine s'è catapultato all'esterno, dileguandosi nel buio della sera, mentre le due vittime, terrorizzate, hanno denunciato l'aggressione ai Carabinieri della locale Stazione.
La caccia al fuggitivo, intanto, continua mentre dall'analisi degli elementi raccolti, e soprattutto dal racconto dei ragazzi vittime delle rapine, gli investigatori hanno ricavato il profilo di una persona giovane (forse uno straniero), atletica e veloce al punto da svanire nel nulla in pochi secondi. Pochi particolari, grande riserbo. Il tentativo è quello di non alimentare il panico, ma, al tempo stesso, informare del pericolo le giovani coppie. Adesso, però, il rapinatore seriale è un fuggiasco che si muove con grandi difficoltà, in mezzo all'attenzione generale ed alla massiccia e poderosa caccia all'uomo messa in atto dalle forze dell'ordine.
L'aggressione in località Cola Olidda, l'ultima dei quattro colpi messi a segno dopo quelli ai danni delle coppiette di ragazzi avvenuti in località Peschiera, nei pressi di un'autofficina, e nelle immediate vicinanze dell'ex lido Lucciola, non sembra per nulla casuale. Raggiungere quei luoghi solitari e lontani dai normali circuiti di controllo delle forze dell'ordine non è facile e bisogna volerci andare, non ci si capita gironzolando.
Se il malvivente ricercato c'è andato, vuol dire che sapeva che lì c'erano le sue prede: giovani coppiette divenute facili obiettivi di un soggetto pericoloso che scorrazza da sud a nord del capoluogo e che rischia di alimentare una vera e propria psicosi.