Attualità
Asilo nido comunale, ripresi i lavori a Giovinazzo
La struttura potrà ospitare 90 bambine e bambini
Giovinazzo - mercoledì 4 dicembre 2024
Dopo uno stop forzato, è ripartito nei giorni scorsi in via Madre Teresa di Calcutta, nel rione Immacolata, il cantiere per l'edificazione del novo asilo nido comunale. Il 21 dicembre del 2023 si era svolta la cerimonia della posa della prima pietra, alla presenza delle istituzioni civili e militari cittadine, di rappresentanze delle forze politiche di opposizione e di scolaresche. L'asilo, da progetto, ospiterà 90 tra bimbe e bimbi e ricoprirà un'area di 1000 mq, oltre ad essere immerso in un'area verde in cui saranno preservati anche gli ulivi presenti.
L'opera, frutto di un finanziamento PNRR di 2.500.000 euro, porta con sé la riqualificazione di un altra area inutilizzata e parzialmente degradata dell'ex zona 167. L'intervento edilizio, è opportuno precisare, dovrà concludersi entro dicembre 2025, per rispettare i target previsti dal Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza.
Il cantiere, partito di buona lena, si era poi bloccato dopo alcune settimane dalla partenza dei lavori per alcune modifiche necessarie al progetto iniziale ed erano sorte polemiche con le forze di opposizione. Dopo i carotaggi iniziali si era sostanzialmente compreso, scavando, che dovessero essere apportate alcune variazioni.
Sull''argomento è tornato l'assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo, che si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa: «Spesso ci lasciamo andare a congetture e considerazioni assolutamente prive del dato tecnico nonché procedurale. L'obbiettivo è quello di chiudere le opere così come previsto dai bandi e di portare nuovi servizi ed opportunità anche lavorative alla nostra città. È sempre buona norma documentarsi prima», ha concluso con una stoccata evidentemente rivolta ai suoi avversari politici.
L'opera, frutto di un finanziamento PNRR di 2.500.000 euro, porta con sé la riqualificazione di un altra area inutilizzata e parzialmente degradata dell'ex zona 167. L'intervento edilizio, è opportuno precisare, dovrà concludersi entro dicembre 2025, per rispettare i target previsti dal Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza.
Il cantiere, partito di buona lena, si era poi bloccato dopo alcune settimane dalla partenza dei lavori per alcune modifiche necessarie al progetto iniziale ed erano sorte polemiche con le forze di opposizione. Dopo i carotaggi iniziali si era sostanzialmente compreso, scavando, che dovessero essere apportate alcune variazioni.
Sull''argomento è tornato l'assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo, che si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa: «Spesso ci lasciamo andare a congetture e considerazioni assolutamente prive del dato tecnico nonché procedurale. L'obbiettivo è quello di chiudere le opere così come previsto dai bandi e di portare nuovi servizi ed opportunità anche lavorative alla nostra città. È sempre buona norma documentarsi prima», ha concluso con una stoccata evidentemente rivolta ai suoi avversari politici.