Politica
ASI, il Comitato "Per la Salute Pubblica": «Posizione sciagurata di Iannone»
Continua il botta e risposta sull'Area di Sviluppo Industriale
Giovinazzo - giovedì 13 ottobre 2016
Botta e risposta. Risposta e controreplica. L'argomento Area di Sviluppo Industriale continua ad infiammare il dibattito politico cittadino. Da una parte l'Amministrazione comunale che ha istituito una commissione ad hoc per comprendere quali siano i margini di manovra per far contare Giovinazzo di più all'interno del Consorzio. Dall'altra, invece, c'è chi è fermo sostenitore della necessità non solo di rimanervi all'interno, ma anche di proporsi con maggiore continuità per intercettare fondi.
Tra questi il Comitato "Per la Salute Pubblica", che ha puntualmente voluto replicare al Presidente della Commissione, il Consigliere comunale Ruggero Iannone, di cui abbiamo pubblicato nella giornata di ieri una nota. Iannone sosteneva la bontà dell'azione amministrativa ed evidenziava un errore di lettura da parte del Comitato circa l'arrivo di fondi a Giovinazzo.
Nella nuova missiva si legge dello stesso Comitato si legge: «Il Consigliere Iannone - a dispetto dei fatti e con capriole penose rispetto alle posizioni sostenute nei mesi scorsi - insiste nella sua sciagurata posizione sul Consorzio ASI provando ancora una volta a vantarsi di aver acceso i riflettori su quella realtà. E prova addirittura a correggere nostri presunti errori di lettura sulla base dei vari Piani Triennali varati da quel Consorzio. Peccato che nella sua replica egli non spieghi assolutamente l'assenza totale, da noi documentata, del Comune di Giovinazzo ai tavoli ASI dove si decideva il futuro di Giovinazzo. In realtà - evidenziano - egli oggi conferma platealmente una assoluta ignoranza circa la vita dell'ASI e una imbarazzante incapacità persino a leggere e comprendere fino in fondo le carte che ha sotto gli occhi».
Il riferimento è all'interpretazione fornita da Iannone dei Piani Triennali. «Lo invitiamo - scrivono ancora dal Comitato - a non fermarsi alle prime righe e a leggere i vari Piani Triennali fino in fondo. Troverà allora che oltre alle "infrastrutture primarie a servizio dell'agglomerato Bitonto-Giovinazzo" (fogne, strade, elettricità, acqua ecc.), per un complesso di 15 milioni di euro, fin dal 2013 – e confermati nei piani successivi - sono previsti per l'area Bitonto-Giovinazzo anche: "realizzazione di un centro di accoglienza, formazione e reinserimento professionale"; "piattaforma interfunzionale per il trattamento ed affinamento dei rifiuti industriali e dei rifiuti liquidi con riutillizzo delle acque depurate ai fini non potabili"; "realizzazione di centro regionale di stoccaggio e prima lavorazione RAEE ed avvio a recupero e riutilizzo, con annessa piattaforma". Insomma non infrastrutture ma centri di servizio, ovvero realtà che prevedono innanzitutto occasioni di lavoro e di intervento su primarie esigenze del nostro territorio. In pratica, nuova occupazione e interventi su emergenze ambientali. Il tutto per circa altri 7 milioni di euro, indicati per ora solo per il primo anno di intervento. Incredibile ma vero, basta leggere, enumerare e sommare (per comodità sua, degli organi di informazione e di tutti i lettori riportiamo sotto le immagini fotografiche dei punti in questione tratti dal primo piano 2014-2016 riconfermati fino ad oggi; piani che chiunque può scaricare dal sito ASI)».
Poi il Comitato affonda il colpo: «Quanto all'ordine di presentazione delle opere - sottolineano - questo dipende innanzitutto dalla capacità dei Comuni di battersi. Se il Comune di Giovinazzo diretto da Depalma e Iannone - come noi abbiamo dimostrato - è completamente assente o non risponde alle sollecitazioni o si balocca con gli interrogativi di uscire addirittura dal Consorzio, sicuramente la realizzazione reale di quelle opere è a mal partito. Se poi il Consigliere Iannone - con l'intera Amministrazione Depalma e con tanto di Commissione consiliare speciale - ci rivela così platealmente di non saper leggere le carte di ben quattro piani triennali dell'ASI, con relative elementari addizioni, e di non accorgersi di tre centri di servizio, oltre che di investimenti per il solo primo anno di 7 milioni e passa, allora tutta Giovinazzo deve proprio aprire gli occhi. Non solo sulle foto che pubblichiamo ma anche sui suoi attuali amministratori, su tutta l'Amministrazione Depalma. Perché delle due l'una: o questi non sanno di che si parla, perché non partecipano agli incontri e non leggono le carte. Oppure non capiscono quello che leggono».
Tra questi il Comitato "Per la Salute Pubblica", che ha puntualmente voluto replicare al Presidente della Commissione, il Consigliere comunale Ruggero Iannone, di cui abbiamo pubblicato nella giornata di ieri una nota. Iannone sosteneva la bontà dell'azione amministrativa ed evidenziava un errore di lettura da parte del Comitato circa l'arrivo di fondi a Giovinazzo.
Nella nuova missiva si legge dello stesso Comitato si legge: «Il Consigliere Iannone - a dispetto dei fatti e con capriole penose rispetto alle posizioni sostenute nei mesi scorsi - insiste nella sua sciagurata posizione sul Consorzio ASI provando ancora una volta a vantarsi di aver acceso i riflettori su quella realtà. E prova addirittura a correggere nostri presunti errori di lettura sulla base dei vari Piani Triennali varati da quel Consorzio. Peccato che nella sua replica egli non spieghi assolutamente l'assenza totale, da noi documentata, del Comune di Giovinazzo ai tavoli ASI dove si decideva il futuro di Giovinazzo. In realtà - evidenziano - egli oggi conferma platealmente una assoluta ignoranza circa la vita dell'ASI e una imbarazzante incapacità persino a leggere e comprendere fino in fondo le carte che ha sotto gli occhi».
Il riferimento è all'interpretazione fornita da Iannone dei Piani Triennali. «Lo invitiamo - scrivono ancora dal Comitato - a non fermarsi alle prime righe e a leggere i vari Piani Triennali fino in fondo. Troverà allora che oltre alle "infrastrutture primarie a servizio dell'agglomerato Bitonto-Giovinazzo" (fogne, strade, elettricità, acqua ecc.), per un complesso di 15 milioni di euro, fin dal 2013 – e confermati nei piani successivi - sono previsti per l'area Bitonto-Giovinazzo anche: "realizzazione di un centro di accoglienza, formazione e reinserimento professionale"; "piattaforma interfunzionale per il trattamento ed affinamento dei rifiuti industriali e dei rifiuti liquidi con riutillizzo delle acque depurate ai fini non potabili"; "realizzazione di centro regionale di stoccaggio e prima lavorazione RAEE ed avvio a recupero e riutilizzo, con annessa piattaforma". Insomma non infrastrutture ma centri di servizio, ovvero realtà che prevedono innanzitutto occasioni di lavoro e di intervento su primarie esigenze del nostro territorio. In pratica, nuova occupazione e interventi su emergenze ambientali. Il tutto per circa altri 7 milioni di euro, indicati per ora solo per il primo anno di intervento. Incredibile ma vero, basta leggere, enumerare e sommare (per comodità sua, degli organi di informazione e di tutti i lettori riportiamo sotto le immagini fotografiche dei punti in questione tratti dal primo piano 2014-2016 riconfermati fino ad oggi; piani che chiunque può scaricare dal sito ASI)».
Poi il Comitato affonda il colpo: «Quanto all'ordine di presentazione delle opere - sottolineano - questo dipende innanzitutto dalla capacità dei Comuni di battersi. Se il Comune di Giovinazzo diretto da Depalma e Iannone - come noi abbiamo dimostrato - è completamente assente o non risponde alle sollecitazioni o si balocca con gli interrogativi di uscire addirittura dal Consorzio, sicuramente la realizzazione reale di quelle opere è a mal partito. Se poi il Consigliere Iannone - con l'intera Amministrazione Depalma e con tanto di Commissione consiliare speciale - ci rivela così platealmente di non saper leggere le carte di ben quattro piani triennali dell'ASI, con relative elementari addizioni, e di non accorgersi di tre centri di servizio, oltre che di investimenti per il solo primo anno di 7 milioni e passa, allora tutta Giovinazzo deve proprio aprire gli occhi. Non solo sulle foto che pubblichiamo ma anche sui suoi attuali amministratori, su tutta l'Amministrazione Depalma. Perché delle due l'una: o questi non sanno di che si parla, perché non partecipano agli incontri e non leggono le carte. Oppure non capiscono quello che leggono».