Eventi e cultura
ArtEstate: ultima sera per visitare la rassegna di AM Art Gallery
Le nostre impressioni dopo averla visitata
Giovinazzo - lunedì 16 settembre 2019
Una lunga scia luminosa è il punto di partenza nell'allestimento delle Sale del Bastione che apre l'esposizione della collettiva "Colori all'Infinito" ideato da AM Art Gallery, sotto la direzione artistica di Antonella Merra. Il progetto artistico dell'edizione 2019 ha dunque puntato sul concetto d'infinito, tema della rassegna ArtEstate che chiuderà i battenti questa sera, 16 settembre.
L'esposizione si apre con le opere di Lucia Caricone, in arte Lumetta, con i suoi intrecci raffinati: l'orizzonte e l'infinito sono presenti nella sua arte concettuale.
Pasquale Leonetti ha inteso l'infinito come spazio celeste proponendo l'aurora boreale, la luna, le stelle e la tempesta solare. Notevole l'installazione di Chiara Minafra che con un manto di latta ci porta alla sua idea sul tema, con un percorso di grande spiritualità. L'artista, che ha utilizzato tanto materiale riciclato vuol raccontare l'infinito legato alla spiritualità come hanno fatto Alessandro Cavaliere e Cinzia De Vito. L'immagine della Madonna, e sullo sfondo lo scenario di via Marina a Giovinazzo, racchiudono nell'arte del primo il valore profondo e spirituale rappresentato dall'infinito. L'artista Cinzia De Vito nel suo "vortice" ha invece collocato l'essenza di ciò che l'infinito può rappresentare.
Un'esplosione di colori nei fiori, in infiniti punti che catturano lo sguardo attraverso le opere di Resy Balenzano, mentre immagini in movimento ci avvicinano all'immensità del mare nell'opera creata da Lucia Ciliberti con tecnica mista davvero originale. Singolare l'interpretazione di Diana Ragno : il pesce sul dondolo è di sicuro ironico ma è triste e solitario, va verso l'ignoto, ci conduce tra la vita e la morte nell'eterno rigenerarsi delle cose.
Gli interventi pittorici sulle fotografie li ha creati Francesca Marziani; il notturno di Rosa Marigliano è un omaggio a Giovinazzo ed è stato realizzato ad olio su tela di sacco in juta per creare effetti particolari nelle onde che appaiono in movimento.
Il tramonto che illustra un veleggiare sognante è di Rosa Micchetti, mentre nel quadro di Laura Olivero appaiono rotoli che si ripetono e si riavvolgono e guardando lo sfondo si intercetta l'infinito come la scia luminosa sul pavimento che sembra non terminare mai. Le casette deliziose di Irma Cafiero sono in stile naïf ma rappresentano la vita nell'infinito, pensato come senso di aggregazione e di comunità. La collezione di opere di Vito Addabbo propone una tavolozza vivace e delicata attraverso un infinito di forme e colori che catturano l'attenzione del visitatore.
Le elaborazioni pittoriche della serie "Dronando" di Michele Agostinelli sono state invece create con tecnica mista su foto scattate con il drone, una miscellanea di luci e forme in cui emerge la composizione artistica di grande talento e di notevole tecnica.
In uno spazio personale c'è l'artista Piero De Benedictis con una serie di paesaggi che contemplano la natura e racchiudono l'infinito in senso più classico ma non per questo meno banale. I collage di Nicola Giuliani invitano il visitatore ad andare all'infinito oltre i volti, le immagini e il tempo che scorre.
Il quadro presentato dalla pittrice giovinazzese Katia Gentile è dedicato ad una poesia di Neruda che inizia con i versi :"Di notte la poesia venne a cercarmi..." . La sua visione si sofferma sull'orizzonte che appena s'intravede tra fitti rami in lontananza, dando un senso immediato d'infinito. Anche i fiori in primo piano mostrano l'eterno sbocciare e fiorire della natura. L'artista è reduce dal Summer Camp nell'Istituto Vittorio Emanuele II, corso che l'associazione "AIR (Aerografisti Italiani Riuniti) " tiene ogni anno con la presenza di maestri di fama mondiale quali Mario Romani e Claudio Mazzi.
Gli acquerelli di Cecilia Colaluce, gli acrilici di Leonardo Napoletano e le opere di Antonio Anelli ci regalano pennellate dai toni tenui, delicatissimi e poetici e ci invitano a sognare.
Grande è la soddisfazione espressa da Antonella Merra nelle scorse serate: «Si tratta - ci ha detto - di una mostra ricca di spunti di riflessione, tra immagini espresse con tecniche pittoriche diverse e tutte di grande impatto che rivelano, ancora una volta, una selezione accurata ed attenta di artisti di talento. Una panoramica artistica nazionale che esprime impegno e professionalità e soprattutto tanta passione».
La collettiva di arti visive si potrà visitare ancora questa sera dalle ore 19.30 alle ore 22.00.
L'esposizione si apre con le opere di Lucia Caricone, in arte Lumetta, con i suoi intrecci raffinati: l'orizzonte e l'infinito sono presenti nella sua arte concettuale.
Pasquale Leonetti ha inteso l'infinito come spazio celeste proponendo l'aurora boreale, la luna, le stelle e la tempesta solare. Notevole l'installazione di Chiara Minafra che con un manto di latta ci porta alla sua idea sul tema, con un percorso di grande spiritualità. L'artista, che ha utilizzato tanto materiale riciclato vuol raccontare l'infinito legato alla spiritualità come hanno fatto Alessandro Cavaliere e Cinzia De Vito. L'immagine della Madonna, e sullo sfondo lo scenario di via Marina a Giovinazzo, racchiudono nell'arte del primo il valore profondo e spirituale rappresentato dall'infinito. L'artista Cinzia De Vito nel suo "vortice" ha invece collocato l'essenza di ciò che l'infinito può rappresentare.
Un'esplosione di colori nei fiori, in infiniti punti che catturano lo sguardo attraverso le opere di Resy Balenzano, mentre immagini in movimento ci avvicinano all'immensità del mare nell'opera creata da Lucia Ciliberti con tecnica mista davvero originale. Singolare l'interpretazione di Diana Ragno : il pesce sul dondolo è di sicuro ironico ma è triste e solitario, va verso l'ignoto, ci conduce tra la vita e la morte nell'eterno rigenerarsi delle cose.
Gli interventi pittorici sulle fotografie li ha creati Francesca Marziani; il notturno di Rosa Marigliano è un omaggio a Giovinazzo ed è stato realizzato ad olio su tela di sacco in juta per creare effetti particolari nelle onde che appaiono in movimento.
Il tramonto che illustra un veleggiare sognante è di Rosa Micchetti, mentre nel quadro di Laura Olivero appaiono rotoli che si ripetono e si riavvolgono e guardando lo sfondo si intercetta l'infinito come la scia luminosa sul pavimento che sembra non terminare mai. Le casette deliziose di Irma Cafiero sono in stile naïf ma rappresentano la vita nell'infinito, pensato come senso di aggregazione e di comunità. La collezione di opere di Vito Addabbo propone una tavolozza vivace e delicata attraverso un infinito di forme e colori che catturano l'attenzione del visitatore.
Le elaborazioni pittoriche della serie "Dronando" di Michele Agostinelli sono state invece create con tecnica mista su foto scattate con il drone, una miscellanea di luci e forme in cui emerge la composizione artistica di grande talento e di notevole tecnica.
In uno spazio personale c'è l'artista Piero De Benedictis con una serie di paesaggi che contemplano la natura e racchiudono l'infinito in senso più classico ma non per questo meno banale. I collage di Nicola Giuliani invitano il visitatore ad andare all'infinito oltre i volti, le immagini e il tempo che scorre.
Il quadro presentato dalla pittrice giovinazzese Katia Gentile è dedicato ad una poesia di Neruda che inizia con i versi :"Di notte la poesia venne a cercarmi..." . La sua visione si sofferma sull'orizzonte che appena s'intravede tra fitti rami in lontananza, dando un senso immediato d'infinito. Anche i fiori in primo piano mostrano l'eterno sbocciare e fiorire della natura. L'artista è reduce dal Summer Camp nell'Istituto Vittorio Emanuele II, corso che l'associazione "AIR (Aerografisti Italiani Riuniti) " tiene ogni anno con la presenza di maestri di fama mondiale quali Mario Romani e Claudio Mazzi.
Gli acquerelli di Cecilia Colaluce, gli acrilici di Leonardo Napoletano e le opere di Antonio Anelli ci regalano pennellate dai toni tenui, delicatissimi e poetici e ci invitano a sognare.
Grande è la soddisfazione espressa da Antonella Merra nelle scorse serate: «Si tratta - ci ha detto - di una mostra ricca di spunti di riflessione, tra immagini espresse con tecniche pittoriche diverse e tutte di grande impatto che rivelano, ancora una volta, una selezione accurata ed attenta di artisti di talento. Una panoramica artistica nazionale che esprime impegno e professionalità e soprattutto tanta passione».
La collettiva di arti visive si potrà visitare ancora questa sera dalle ore 19.30 alle ore 22.00.