Scuola
Arriva il microcredito del Movimento 5 Stelle
Una opportunità per giovani e non solo
Giovinazzo - venerdì 6 marzo 2015
03.15
Lo hanno chiamato Fondo per il microcredito ed è un modo concreto della politica per stare vicino al Paese reale. I parlamentari del Movimento 5 Stelle restituiscono metà del loro stipendio e tutto ciò che non viene speso o che non viene rendicontato in modo preciso finisce in un Fondo, oggi arrivato a 10 milioni di euro.
Nasce così il Fondo che intende dare una possibilità di finanziamento a giovani, piccole imprese ed individui con partita Iva. I pentastellati giovinazzesi sono soddisfatti di questa iniziativa ed insieme ai loro parlamentari sottolineano: «Abbiamo lottato duramente per quasi due anni ed alla fine abbiamo ottenuto i due decreti attuativi che permettono di attivare il capitolo di bilancio, l'individuazione dei destinatari e le modulistiche per l'accesso». Possono accedere al Fondo, con un tetto massimo di 25.000 euro di prestito più altri 10.000, tutte le persone non protestate che vogliano avviare un'impresa oppure una società di professionisti. Accesso consentito anche ai lavoratori autonomi. L'agevolazione spetta a persone fisiche con partita Iva da meno di cinque anni, S.r.l. semplificate, associazioni, cooperative (fino a dieci dipendenti) e microimprese (fino a cinque addetti).
Per questo prestito non servono garanzie reali ed i 5 Stelle evidenziano: «basta un business plan e un'idea sostenibile di impresa. Lo strumento - proseguono in una loro nota - potrà finanziare all'inizio circa 2.000 imprese grazie ad una dotazione di quasi 50 milioni di euro (40 milioni più un effetto leva che genera l'apporto di 8 milioni aggiuntivi da parte degli intermediari creditizi). E sarà un fondo di rotazione, sempre alimentato dalle rate restituite e dai nuovi stanziamenti che arriveranno dagli stipendi del M5S e dal Ministero dello Sviluppo Economico».
I piani da presentare possono ad esempio riguardare un'attività agricola, la prestazione di servizi, un'attività commerciale od una artigianale ed «i soldi del microcredito possono essere usati per acquistare beni o servizi legati all'attività, per pagare i dipendenti o per la formazione indirizzata all'inserimento nel mondo del lavoro delle persone fisiche». Il cittadino può prenotare il finanziamento direttamente sul sito del ministero dello Sviluppo Economico che, in caso di buon esito, rilascia un certificato con cui il richiedente va in banca per ritirare la somma. Questi soldi, ribadiscono i pentastellati, «possono essere usati per acquistare beni o servizi legati all'attività, per pagare i dipendenti o per la formazione indirizzata all'inserimento nel mondo del lavoro delle persone fisiche». Poi mettono in risalto un concetto di grande rilevanza, che va nella direzione della massima trasparenza: «la cosa più importante è che la garanzia del fondo viene erogata senza la tagliola della valutazione economico-finanziaria del beneficiario da parte del gestore. Noi - ribadiscono i grillini - pretenderemo sempre trasparenza, però non potremo mai influire nel merito (sarebbe reato). Dunque, non gestione ma controllo».
Poi la chiosa per ribadire quanto questo sia un importante successo del loro movimento: «grazie alla pressione del M5S nasce finalmente il microcredito di Stato (finora esistente solo a livello regionale) e viene data concretezza al lontanissimo Testo Unico bancario. Il Paese degli onesti - chiudono soddisfatti nel loro comunicato - prende per mano quello che vuole rilanciare il Paese. L'Italia rialza la testa e guarda al futuro». Tutte le info le potete trovare sul sito www.microcredito5stelle.it, lo stesso su cui trovate anche l'elenco dei consulenti del lavoro più vicini alla nostra cittadina e che vi aiuteranno se ne doveste aver bisogno.
Nasce così il Fondo che intende dare una possibilità di finanziamento a giovani, piccole imprese ed individui con partita Iva. I pentastellati giovinazzesi sono soddisfatti di questa iniziativa ed insieme ai loro parlamentari sottolineano: «Abbiamo lottato duramente per quasi due anni ed alla fine abbiamo ottenuto i due decreti attuativi che permettono di attivare il capitolo di bilancio, l'individuazione dei destinatari e le modulistiche per l'accesso». Possono accedere al Fondo, con un tetto massimo di 25.000 euro di prestito più altri 10.000, tutte le persone non protestate che vogliano avviare un'impresa oppure una società di professionisti. Accesso consentito anche ai lavoratori autonomi. L'agevolazione spetta a persone fisiche con partita Iva da meno di cinque anni, S.r.l. semplificate, associazioni, cooperative (fino a dieci dipendenti) e microimprese (fino a cinque addetti).
Per questo prestito non servono garanzie reali ed i 5 Stelle evidenziano: «basta un business plan e un'idea sostenibile di impresa. Lo strumento - proseguono in una loro nota - potrà finanziare all'inizio circa 2.000 imprese grazie ad una dotazione di quasi 50 milioni di euro (40 milioni più un effetto leva che genera l'apporto di 8 milioni aggiuntivi da parte degli intermediari creditizi). E sarà un fondo di rotazione, sempre alimentato dalle rate restituite e dai nuovi stanziamenti che arriveranno dagli stipendi del M5S e dal Ministero dello Sviluppo Economico».
I piani da presentare possono ad esempio riguardare un'attività agricola, la prestazione di servizi, un'attività commerciale od una artigianale ed «i soldi del microcredito possono essere usati per acquistare beni o servizi legati all'attività, per pagare i dipendenti o per la formazione indirizzata all'inserimento nel mondo del lavoro delle persone fisiche». Il cittadino può prenotare il finanziamento direttamente sul sito del ministero dello Sviluppo Economico che, in caso di buon esito, rilascia un certificato con cui il richiedente va in banca per ritirare la somma. Questi soldi, ribadiscono i pentastellati, «possono essere usati per acquistare beni o servizi legati all'attività, per pagare i dipendenti o per la formazione indirizzata all'inserimento nel mondo del lavoro delle persone fisiche». Poi mettono in risalto un concetto di grande rilevanza, che va nella direzione della massima trasparenza: «la cosa più importante è che la garanzia del fondo viene erogata senza la tagliola della valutazione economico-finanziaria del beneficiario da parte del gestore. Noi - ribadiscono i grillini - pretenderemo sempre trasparenza, però non potremo mai influire nel merito (sarebbe reato). Dunque, non gestione ma controllo».
Poi la chiosa per ribadire quanto questo sia un importante successo del loro movimento: «grazie alla pressione del M5S nasce finalmente il microcredito di Stato (finora esistente solo a livello regionale) e viene data concretezza al lontanissimo Testo Unico bancario. Il Paese degli onesti - chiudono soddisfatti nel loro comunicato - prende per mano quello che vuole rilanciare il Paese. L'Italia rialza la testa e guarda al futuro». Tutte le info le potete trovare sul sito www.microcredito5stelle.it, lo stesso su cui trovate anche l'elenco dei consulenti del lavoro più vicini alla nostra cittadina e che vi aiuteranno se ne doveste aver bisogno.