Cronaca
Arciuli in fuga, ricerche senza sosta. Il Sappe: «Evasione annunciata»
Sulle tracce del 22enne, detenuto dal 2015 per l'omicidio Spera, ci sono Carabinieri e Polizia
Giovinazzo - venerdì 27 agosto 2021
13.10
Una caccia all'uomo senza sosta. Sulle tracce del 22enne Daniele Arciuli, evaso dal carcere di Trani insieme a Giuseppe Antonio De Noja, di 28 anni (avrebbero scavalcato il muro di cinta per poi allontanarsi su via Andria, nda) ci sono Carabinieri e Polizia che, sin da ieri pomeriggio, hanno allestito posti di controllo e svolto perquisizioni.
Non manca ovviamente l'attività info-investigativa. Arciuli, originario del rione San Girolamo di Bari, era in carcere per l'omicidio di Gaetano Spera, di 21 anni, ucciso il 24 marzo 2015 a Giovinazzo, a pochi passi da piazza Garibaldi nell'ambito di un regolamento di conti legato al controllo delle attività di pesca nelle acque antistanti i litorali di Giovinazzo e Santo Spirito. All'epoca dei fatti era minorenne, fu arrestato con l'accusa di essere co-autore del delitto il 30 luglio 2015, quando aveva 16 anni.
Condannato dal Tribunale per i Minorenni a 16 anni e 8 mesi di reclusione il 14 dicembre 2016, Arciuli sarebbe dovuto uscire per fine pena nel novembre 2024. De Noja, invece, originario del quartiere San Pio di Bari, rapinatore seriale, era in carcere dal 2017 dopo essere stato arrestato con il fratello Giovanni, anche questi detenuto nel penitenziario di Trani, per sette rapine compiute ai danni di gestori di distributori di carburante nei quartieri di Palese e Santo Spirito e fra Bitonto e Giovinazzo.
«Nonostante uno fosse ristretto per omicidio e l'altro per rapina e droga - dice Federico Pilagatti del Sappe - giravano liberamente per il carcere grazie alla scellerata vigilanza dinamica imposta anni fa dal DAP. Questa di Trani è una evasione annunciata». Intanto è caccia aperta. Ma, al momento, le ricerche non hanno dato alcun esito.
Non manca ovviamente l'attività info-investigativa. Arciuli, originario del rione San Girolamo di Bari, era in carcere per l'omicidio di Gaetano Spera, di 21 anni, ucciso il 24 marzo 2015 a Giovinazzo, a pochi passi da piazza Garibaldi nell'ambito di un regolamento di conti legato al controllo delle attività di pesca nelle acque antistanti i litorali di Giovinazzo e Santo Spirito. All'epoca dei fatti era minorenne, fu arrestato con l'accusa di essere co-autore del delitto il 30 luglio 2015, quando aveva 16 anni.
Condannato dal Tribunale per i Minorenni a 16 anni e 8 mesi di reclusione il 14 dicembre 2016, Arciuli sarebbe dovuto uscire per fine pena nel novembre 2024. De Noja, invece, originario del quartiere San Pio di Bari, rapinatore seriale, era in carcere dal 2017 dopo essere stato arrestato con il fratello Giovanni, anche questi detenuto nel penitenziario di Trani, per sette rapine compiute ai danni di gestori di distributori di carburante nei quartieri di Palese e Santo Spirito e fra Bitonto e Giovinazzo.
«Nonostante uno fosse ristretto per omicidio e l'altro per rapina e droga - dice Federico Pilagatti del Sappe - giravano liberamente per il carcere grazie alla scellerata vigilanza dinamica imposta anni fa dal DAP. Questa di Trani è una evasione annunciata». Intanto è caccia aperta. Ma, al momento, le ricerche non hanno dato alcun esito.