Attualità
Antenne su Palazzo di Città, pronta l'ordinanza di rimozione
Depalma: «La tecnologia non può deturpare la bellezza di un territorio»
Giovinazzo - mercoledì 5 aprile 2017
07.00
Sarà un'ordinanza sindacale, con ogni probabilità, a metter fine alla infinita vicenda legata alla rimozione delle antenna dal lastrico solare di Palazzo di Città. Nelle scorse ore è stata firmata dal Sindaco, Tommaso Depalma, il quale ha intimato la Società TowerCo S.p.A. di adoperarsi per eliminarle dal terrazzo del Comune.
In realtà già il 30 gennaio scorso l'Ente di piazza Vittorio Emanuele II aveva disdetto il contratto in essere e aveva richiesto un intervento in tempi stretti e comunque non oltre la data del 30 aprile prossimo.
L'inerzia della società ha portato il primo cittadino a prendere la decisione di emanare una ordinanza ad hoc con cui intima alla TowerCo S.p.A. la rimozione immediata «dell'impianto tecnologico di infrastruttura multioperatore per la telefonia cellulare, installato sul lastrico solare della sede municipale di piazza Vittorio Emanuele II, a proprie cura e spese».
Nell'atto, inoltre, viene richiesto di presentare, entro 5 giorni dal ricevimento dell'ordinanza, l'idonea documentazione dimostrativa delle operazioni tecniche e manuali di rimozione «da farsi e da sottoporre all'attenzione sia del settore Gestione del Territorio e Patrimonio ad interim, che del Comando di Polizia Locale».
In caso di inosservanza, Depalma ha già messo in chiaro che il Comune provvederà ad effettuare la rimozione in danno con addebito delle spese ed a denunciare all'Autorità Giudiziaria «l'omissione di ottemperanza all'Ordine proveniente dall'Ente Comune di Giovinazzo ed a notiziare l'inosservanza alle Autorità Amministrative in materia di Telecomunicazioni e di Concorrenza».
Il Sindaco si è detto consapevole dell'importanza che riveste oggi la tecnologia, ma ha voluto ribadire che «siamo altrettanto certi che si possa e debba sposare con la bellezza e il rispetto di un luogo. Le antenne - ha proseguito - è giusto che ci siano, ma certamente non in luoghi cosi impattanti come la più bella e storica piazza di Giovinazzo. Il prossimo avviso pubblico che sarà fatto in merito dovrà tenere conto di queste esigenza. La tecnologia - è la conclusione a cui è giunto - non può deturpare la bellezza di un territorio».
In realtà già il 30 gennaio scorso l'Ente di piazza Vittorio Emanuele II aveva disdetto il contratto in essere e aveva richiesto un intervento in tempi stretti e comunque non oltre la data del 30 aprile prossimo.
L'inerzia della società ha portato il primo cittadino a prendere la decisione di emanare una ordinanza ad hoc con cui intima alla TowerCo S.p.A. la rimozione immediata «dell'impianto tecnologico di infrastruttura multioperatore per la telefonia cellulare, installato sul lastrico solare della sede municipale di piazza Vittorio Emanuele II, a proprie cura e spese».
Nell'atto, inoltre, viene richiesto di presentare, entro 5 giorni dal ricevimento dell'ordinanza, l'idonea documentazione dimostrativa delle operazioni tecniche e manuali di rimozione «da farsi e da sottoporre all'attenzione sia del settore Gestione del Territorio e Patrimonio ad interim, che del Comando di Polizia Locale».
In caso di inosservanza, Depalma ha già messo in chiaro che il Comune provvederà ad effettuare la rimozione in danno con addebito delle spese ed a denunciare all'Autorità Giudiziaria «l'omissione di ottemperanza all'Ordine proveniente dall'Ente Comune di Giovinazzo ed a notiziare l'inosservanza alle Autorità Amministrative in materia di Telecomunicazioni e di Concorrenza».
Il Sindaco si è detto consapevole dell'importanza che riveste oggi la tecnologia, ma ha voluto ribadire che «siamo altrettanto certi che si possa e debba sposare con la bellezza e il rispetto di un luogo. Le antenne - ha proseguito - è giusto che ci siano, ma certamente non in luoghi cosi impattanti come la più bella e storica piazza di Giovinazzo. Il prossimo avviso pubblico che sarà fatto in merito dovrà tenere conto di queste esigenza. La tecnologia - è la conclusione a cui è giunto - non può deturpare la bellezza di un territorio».