Mostra Aiap. <span>Foto Marzia Morva</span>
Mostra Aiap. Foto Marzia Morva
Eventi e cultura

Ancora una straordinaria mostra di arte presepiale a Giovinazzo

La collettiva curata dall'Aiap visitabile fino all'Epifania

Accanto alla maxi-scenografia del meraviglioso presepe monumentale delle dimensioni di 6 metri di lunghezza per 6 metri di larghezza, che ripropone la Natività in piazza Vittorio Emanuele II, la XV edizione della mostra "Il presepe, una luce di speranza" ha proposto opere artigianali di pregio esposte nella sala Clessidra dell'Istituto Vittorio Emanuele II.

I PRESEPISTI CHE HANNO PARTECIPATO

A questa mostra collettiva hanno partecipato, portando le loro creazioni presepiali Alberto Fiorentino, presidente dell'associazione Aiap di Giovinazzo, Anna Anaclerio, Vincenzo Colamaria, Edoardo Magliozzi, Vincenzo Gagliardi, Giuseppe Lobasso, Pasquale Baldassarre di Bari, Michele Marrano di Terlizzi, Gino Ribatti, Angelo Raco, Francesco Rubino, Sergio De Candia, Leo Centrone, Angelo Sterlacci, Nicola Pansini, Rossano Stufano, Liz, Gioacchino Amoia. In bella mostra, ventidue tipologie di Natività, tutte da ammirare, ciascuna col suo stile correlato allo scenario e ambientazione in una preziosa e curata varietà: dallo storico al popolare, dal napoletano al classico e al diorama. Differenti i materiali utilizzati, molti dei quali riciclati, per dare libertà alla creatività e alla bellezza del prodotto "hand made" fatto a mano: muschio, conchiglie, sassolini, schiuma espansa, argilla, perle, merletti, legno, corteccia d'albero, sughero, polistirene, ceramica, rametti d'albero di teloxis.

I PRESEPI ARTISTICI

E immaginando di tornare indietro a duemila anni fa Edoardo Magliozzi ha concepito la sua creazione presepiale. La natività collocata dal presepista Giuseppe Lobasso in un "pagghiere" diroccato, tipica costruzione fatta di pietra presente nelle nostre campagne, sullo sfondo uno splendido quadro dipinto olio su tela lì a raffigurare gli ulivi; un presepe, quello di Vincenzo Colamaria, che si può definire spirituale con uno stuolo di angeli che apre una strada di luce che conduce al piccolo Gesù Bambino; il diorama rupestre è il presepe realizzato da Alberto Fiorentino nello stile da lui preferito; tanti personaggi, oggetti ed elementi nei presepi di stile popolare di Baldassarre e di Marrano; la creazione presepiale degli ospiti della cooperativa Anthropos è la chiesa di S. Lorenzo e rappresenta il risultato del corso di formazione attuato nel mese di settembre dai presepisti Aiap.
La natività nella campana di Gino Ribatti si presenta in uno stile classico mentre la chiesa del Carmine, realizzata da Francesco Rubino al corso di arte presepiale, è in stile popolare; tutto in pasta di zucchero colorato è la dolce Natività del salotto Marconi. La radice di ulivo ha ispirato Angelo Raco che in essa ha ospitato la Natività. Nella teca di vetro c'è il presepe artigianale di Sergio De Candia che ha utilizzato conchiglie e personaggi molto piccoli, mentre in un'ambientazione di montagna Leo Centrone con sughero e corteccia ha creato il suo presepe; la natività in ceramica è la proposta di Angelo Sterlacci; un presepe in miniatura con personaggi creati con il fimo nella creazione di Anna Anaclerio. In un mobiletto scrigno porta bottiglie Nicola Pansini ha creato lo scenario che ospita la sua creazione presepiale. Per Rossano Stufano la natività è stilizzata in polvere di vetro colorata; Liz ha utilizzato svariati materiali per mettere a punto il suo presepe. Lo stile napoletano emerge dal presepe di Gino Ribatti e la natività nell'anfora rotta di terracotta è stata la proposta di Gioacchino Amoia. La mostra si lascia ammirare ed è un'occasione da non perdere perché è la concreta possibilità di osservare quanta creatività e passione per la manipolazione artistica sono racchiuse nelle mani d'oro dei presepisti, autentici artisti del nostro territorio.


ORARI E ULTIME DATE DI APERTURA

L'iniziativa si potrà visitare ancora l'1, il 2, il 5 ed il 6 gennaio ed osserverà gli orari dalle 18.30 alle ore 21.00 mentre le visite con apertura straordinaria si potranno effettuare contattando il n. 339- 8426459. Una serata con apertura straordinaria è prevista il 23 gennaio prossimo se dovessero svolgersi i Falò di Sant'Antonio Abate. L'accesso alla mostra è consentito esibendo il green pass e indossando la mascherina di tipo FFP2.
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