Eventi e cultura
Anche Michele Cea nel Catalogo di Arte Moderna
Presentata venerdì sera a Bari la pubblicazione n. 52
Giovinazzo - domenica 19 febbraio 2017
19.19
L'eccellenza degli artisti italiani, dal primo novecento ad oggi, è illustrata con dovizia di particolari nel Cam-Catalogo di Arte Moderna, giunto alla cinquantaduesima pubblicazione. Venerdì scorso, 17 febbraio, è stato presentato a Bari nella Galleria d'Arte Contemporanea BLUorG - Associazione Culturale arte e spettacolo, in una serata organizzata da Gaia Valentino e curata da Antonella Marino, che ha dialogato con Carlo Motta, Responsabile Libri Illustrati della Casa Editrice Cairo Publishing.
In questo numero c'è anche Michele Cea, giovane e talentuoso artista giovinazzese prematuramente scomparso due anni fa a soli ventisette anni. Il Cam da oltre cinquant'anni è una istituzione nel settore, è volano per dare maggiore visibilità agli artisti presenti sul mercato contemporaneo, offre analisi dei contenuti sull'artista e sulle sue opere, il tutto redatto da una commissione di critici e di professionisti nel settore. Carlo Motta ha illustrato tutti gli aspetti rilevanti della pubblicazione che è diventata un oggetto di culto per collezionisti, appassionati, galleristi, addetti ai lavori e giornalisti visti i dati in esso contenuti, stilati da una squadra composta da trenta persone.
Nel parlare del catalogo, composto di oltre ottocento pagine ed in cui sono presenti ottocento artisti, ha rivolto un saluto particolare proprio a Michele Cea, che molti hanno imparato a conoscere a Giovinazzo solo grazie ad una personale a lui dedicata lo scorso agosto, allestita nelle sale dell'Istituto Vittorio Emanuele II dal Delegato Metropolitana, Nicola De Matteo.
La mamma di Cea, Lina Bavaro, è giovinazzese e suo padre Nicola è di Grumo Appula. Michele ha sempre trascorso le sue vacanze a Giovinazzo ed ogni occasione era buona per tornare a trovare la nonna e la sua famiglia. Già da piccolo Michele Cea ha espresso tanta creatività e passione verso l'arte, utile a comunicare il suo stato d'animo e i suoi pensieri. La sua genialità artistica è racchiusa in settanta opere molto particolari, suggestive e ricche di significato, che i suoi genitori stanno custodendo ma anche facendo conoscere attraverso, partecipando a mostre di rilievo nazionale.
Infatti, a Milano, dove risiedono, hanno già cominciato a muovere i primi passi per la creazione di una Fondazione dedicata al loro caro ragazzo e stanno cercando di dare alla luce un premio che valorizzi i giovani talenti artistici. Michele Cea è stato tra i fondatori del noto Centro Leonardo da Vinci di Milano, dove un gruppo di artisti ha posto l'accento sul "Metateismo" che fa riferimento a Davide Foschi. Si tratta di un movimento artistico e di pensiero che celebra l'essenza "divina" dell'Uomo e lo stretto legame tra trascendente e materiale.
Abbiamo chiesto a Massimiliano Porro, critico d'arte e docente all'Accademia di Belle Arti "Aldo Galli" di Como e presso il Liceo Artistico "B. Luini" di Cantù di dedicare un pensiero al giovane Cea e a questa nuova opportunità divulgativa della sua arte sul Cam.
«La presenza di Michele Cea sul Catalogo dell'Arte Moderna assume una valenza di assoluto rilievo - ha affermato -. È il riconoscimento della sua arte e della sua ricerca dal carattere innovativo, profondamente concettuale e d'impatto visivo. Il testo edito da Carlo Motta è infatti considerato un punto di riferimento fondamentale per chiunque voglia avere un autentico panorama dell'universo artistico contemporaneo. Inoltre, - ha concluso - sul mensile "Arte" del prossimo marzo sarà pubblicata un'opera di Michele accompagnata da un breve testo: una importante iniziativa che si ripeterà anche nei mesi successivi».
Il catalogo di arte moderna Cam è un'opportunità in più per divulgare il pensiero artistico di Michele Cea. Non c'è più, ma il suo linguaggio attraversa il tempo e si fa sentire forte ancora oggi, soprattutto oggi.
In questo numero c'è anche Michele Cea, giovane e talentuoso artista giovinazzese prematuramente scomparso due anni fa a soli ventisette anni. Il Cam da oltre cinquant'anni è una istituzione nel settore, è volano per dare maggiore visibilità agli artisti presenti sul mercato contemporaneo, offre analisi dei contenuti sull'artista e sulle sue opere, il tutto redatto da una commissione di critici e di professionisti nel settore. Carlo Motta ha illustrato tutti gli aspetti rilevanti della pubblicazione che è diventata un oggetto di culto per collezionisti, appassionati, galleristi, addetti ai lavori e giornalisti visti i dati in esso contenuti, stilati da una squadra composta da trenta persone.
Nel parlare del catalogo, composto di oltre ottocento pagine ed in cui sono presenti ottocento artisti, ha rivolto un saluto particolare proprio a Michele Cea, che molti hanno imparato a conoscere a Giovinazzo solo grazie ad una personale a lui dedicata lo scorso agosto, allestita nelle sale dell'Istituto Vittorio Emanuele II dal Delegato Metropolitana, Nicola De Matteo.
La mamma di Cea, Lina Bavaro, è giovinazzese e suo padre Nicola è di Grumo Appula. Michele ha sempre trascorso le sue vacanze a Giovinazzo ed ogni occasione era buona per tornare a trovare la nonna e la sua famiglia. Già da piccolo Michele Cea ha espresso tanta creatività e passione verso l'arte, utile a comunicare il suo stato d'animo e i suoi pensieri. La sua genialità artistica è racchiusa in settanta opere molto particolari, suggestive e ricche di significato, che i suoi genitori stanno custodendo ma anche facendo conoscere attraverso, partecipando a mostre di rilievo nazionale.
Infatti, a Milano, dove risiedono, hanno già cominciato a muovere i primi passi per la creazione di una Fondazione dedicata al loro caro ragazzo e stanno cercando di dare alla luce un premio che valorizzi i giovani talenti artistici. Michele Cea è stato tra i fondatori del noto Centro Leonardo da Vinci di Milano, dove un gruppo di artisti ha posto l'accento sul "Metateismo" che fa riferimento a Davide Foschi. Si tratta di un movimento artistico e di pensiero che celebra l'essenza "divina" dell'Uomo e lo stretto legame tra trascendente e materiale.
Abbiamo chiesto a Massimiliano Porro, critico d'arte e docente all'Accademia di Belle Arti "Aldo Galli" di Como e presso il Liceo Artistico "B. Luini" di Cantù di dedicare un pensiero al giovane Cea e a questa nuova opportunità divulgativa della sua arte sul Cam.
«La presenza di Michele Cea sul Catalogo dell'Arte Moderna assume una valenza di assoluto rilievo - ha affermato -. È il riconoscimento della sua arte e della sua ricerca dal carattere innovativo, profondamente concettuale e d'impatto visivo. Il testo edito da Carlo Motta è infatti considerato un punto di riferimento fondamentale per chiunque voglia avere un autentico panorama dell'universo artistico contemporaneo. Inoltre, - ha concluso - sul mensile "Arte" del prossimo marzo sarà pubblicata un'opera di Michele accompagnata da un breve testo: una importante iniziativa che si ripeterà anche nei mesi successivi».
Il catalogo di arte moderna Cam è un'opportunità in più per divulgare il pensiero artistico di Michele Cea. Non c'è più, ma il suo linguaggio attraversa il tempo e si fa sentire forte ancora oggi, soprattutto oggi.