Amministrative 2017, i promossi ed i bocciati

Tra riconferme, exploit inaspettati e qualche bocciatura non preventivata, le elezioni amministrative di domenica scorsa hanno tracciato un quadro di ciò che i giovinazzesi vogliono nelle stanze dei bottoni.

Due sembrano essere le parole d'ordine: da una parte gioventù e rinnovamento della classe politica, dall'altra competenza e continuità. Ed i due aspetti sono trasversali agli schieramenti, nient'affatto in opposizione.

Partendo dalla componente "degennariana", appare lapalissiano l'ottimo risultato di Vincenzo Castrignano con PrimaVera Alternativa, premiato con ben 365 voti. Insieme a lui, sono andati molto bene Annunziata Fiorentino con 211 preferenze ed Alessandro Depalo, giovane vicino all'associazione LED, che ne ha raccolte 198. Con loro, in caso di vittoria di Daniele de Gennaro al ballottaggio, entrerebbe in Consiglio comunale anche Michele Digiaro, che ha ottenuto 194 voti. Sono fuori dalla massima Assise invece Girolamo Capurso, ferroviere e giornalista, che si ferma a 120 voti (qualcuno vede in lui un buon Assessore all'Ambiente) e Rosanna Salvemini, a quota 103.

In casa X de Gennaro Sindaco, invece, l'exploit è tutto under 40, con Sabrina Mastroviti a quota 261 e Sabino Sterlacci a 253 voti (se vince quella parte è dentro anche Michele Aniello, amico e scudiero di de Gennaro) mentre in Sinistra Italiana festeggiano il Segretario cittadino, Nando Depalo, con 221 preferenze, e Bibi Mastroviti con 153, entrambi eletti se vincesse l'avvocato. Non è andata benissimo ad una ex Consigliera comunale come Maria Restivo, ferma a 74 preferenze, e nemmeno a Tommi Bonvino, ultimo direttore artistico della Festa Patronale. Per lui pronto un posto da Assessore alla Cultura?
Quanto ad Abbracciamo la Città, sarà in Consiglio comunale, se vincessero, solo Michele Poli, grazie ai suoi 183 voti. Bene anche Vincenza Serrone con 153, anche se dovrebbe restar fuori. Male gli altri, nessuno sopra i 100 voti.

Nel campo di Antonio Galizia c'è poco da stare allegri, anche se oggettivamente era per le tre liste difficilissimo spuntarla sulle altre coalizioni, anche per via di mezzi risicati. In Giovinazzo Popolare, Giovinazzo Protagonista e Giovinazzo-La mia Città, nessuno è andato in tripla cifra. Maggior suffragato è stato Giovanni Carbone di Giovinazzo Popolare con appena 36 voti.

Quanto al PD, oltre all'emorragia di consensi pari al 15%, voto più voto meno, preoccupa la perdita di un paio di Consiglieri. In Sala "Pignatelli" siederanno Antonello Natalicchio, come candidato Sindaco non ammesso al ballottaggio, e Gianni Camporeale, capace ancora una volta di un'ottima performance che equivale a ben 334 voti, che ne fa il terzo suffragato in tutta la competizione. Bene anche Francesco Saracino con 261 voti.
Per ora restano fuori nella lista Con Antonello-Area Progressista, Gaetano Dagostino e Gaetano Viscoso, volti noti dell'Amministrazione natalicchiana, rispettivamente con 132 e 124 consensi, non esattamente poco. Non è andata bene al criminologo Domenico Mortellaro, 45 voti per lui, ed a Filippo Cortese di Nuova Giovinazzo, capace però di intercettare ben 201 voti. Ma con la lista ferma al 3,54%, non ci sarà accesso al Consiglio comunale.

Tra le fila depalmiane, allargate rispetto a cinque anni fa, ha fatto rumore il risultato del Vicesindaco uscente, Michele Sollecito, che ha preso 433 voti ed è il maggior suffragato di questa competizione (succede a Cosmo Damiano Stufano che era stato il più votato nel 2007 e nel 2012).
In Giovinazzo Città del Sole molto bene hanno fatto Natalie Marzella, con 213 voti, e Giovanni Del Giudice che ne ha presi solo 3 in meno. Se vincesse Depalma sarebbe dentro anche Mariagrazia Foglio (189), mentre resta comunque fuori una consistente pattuglia di Consiglieri della prima squadra di Depalma, a partire da Vito Favuzzi, ex Presidente dell'assise comunale (179), passando per Felice Bologna (58), Tommaso Battista (92), fino ad arrivare a Raffaele Carlucci ( 79). Fuori anche Tommaso Pappagallo con 69 preferenze.

È andata forte Iniziativa Democratica (9%) che vede premiati due Assessori uscenti come Salvatore Stallone (259) e Marianna Paladino (149), ma la seconda dovrà sperare in una vittoria di Depalma per entrare in Consiglio, così come Claudio Spadavecchia (137). Esclusa anche Antonella Carlucci per un pelo (130) e l'ex Consigliere Francesco Cervone (108).

Ottimo risultato per Forza Giovinazzo, che migliora nettamente il risultato di cinque anni fa, e che vede Ruggero Iannone tra i riconfermati certi con 303 voti. Bene ha fatto anche un altro Assessore uscente, Gaetano Depalo, che ha preso 219 preferenze. Se vincesse Depalma, entrerebbe in Consiglio comunale anche Antonella Marzella con 85 voti. Resta fuori per pochissimo Orietta Garofalo (83) e con lei Nunzia Stufano (61).

Con la vittoria di Depalma entrerebbero in Consiglio anche Pietro Sifo di Progettiamo il Domani (209) ed Alfonso Arbore di Terre di Giovinazzo (224). Nelle rispettive liste restano esclusi Domenico Caccavo (162) e Luigi Turturro (83), salvo che qualcuno dei succitati non divenga Assessore. Entra in Consiglio, se vince Tom, anche Angelo Lasorsa di Giovinazzo Bene Comune con i suoi 275 voti.

Chiusura con Sud al Centro e Next Giovinazzo. Nel primo caso, ottimo risultato di Antonia Pansini, anche lei Assessore uscente, con 170 voti, che tuttavia non bastano poiché la lista è rimasta ferma al 2,54%. Non ci sarà quindi alcun rappresentante in Consiglio, nemmeno Pino Marzella, idolo locale, stoppatosi a 67 voti.

Quanto a Next Giovinazzo, neonata formazione nell'orbita diretta di Depalma, la tornata elettorale ha detto che c'è ancora da crescere e limare il progetto. 186 i voti complessivi di lista, maggior suffragato Michele Carrieri (43) che per ovvie ragioni non avrà uno scranno.

Questo il quadro, ma ci sarebbe tanto altro da scrivere, come ad esempio dei 20 candidati (spalmati su tutte le coalizioni) che non si sono nemmeno votati da soli. Alcune liste ne avevano quattro in squadra e a ciascun lettore lasciamo l'interpretazione del perché questo fenomeno continui a presentarsi ad ogni tornata elettorale.