Politica
Amministrative 2017, Enzo Fusaro racconta il dietro le quinte di Depalma
Seconda chiacchierata informale con un "non" candidato protagonista della campagna elettorale
Giovinazzo - martedì 4 luglio 2017
06.00
Seconda "chiacchierata informale" con un "non" candidato nella campagna elettorale appena conclusasi. Dopo Michele Decicco, sul versante degennariano, tocca ad Enzo Fusaro, colui che ha curato il dietro le quinte dalla parte di Tommaso Depalma.
A lui, imprenditore 41enne ed ex Consigliere comunale, il compito di tirare le fila ed organizzare la campagna social (e non solo) per il Sindaco rieletto. Anche in questo caso, così come successo con Michele Decicco, vi riportiamo l'intera chiacchierata senza i crismi canonici dell'intervista classica, mettendo nero su bianco quanto ci si è detti in un noto locale pubblico, seduti ad un tavolo, senza filtro alcuno.
Si è fatto un gran parlare di questo ballottaggio. Noi ci siamo limitati ad un editoriale post-voto in cui sottolineavamo che i due schieramenti ripartono da Tommaso Depalma e da Daniele de Gennaro e dalla loro capacità di catalizzare consensi. Concordi?
Intanto grazie per la possibilità che mi dai. Io posso parlare solo della mia parte e penso che Tom, al netto di qualche passaggio a vuoto, sia più che mai leader di una coalizione, oggi più composita, ma anche politicamente più pronta rispetto a cinque anni fa a tenere botta in Consiglio.
Ti sei reso conto che, ad un certo punto, voi eravate probabilmente in svantaggio nella considerazione della gente?
Sì, condivido il tuo pensiero. Tutto è iniziato con il comizio in cui un Depalma incontenibile ha un'uscita a dir poco infelice con un avversario rispettato da molti e sostenuto da tanti. Un passaggio che mai avevamo concordato io, lui e Michele Sollecito che curava la scaletta dei punti da toccare. Fu dopo quella sera che Daniele de Gennaro, a mio avviso, è salito nei consensi. Bisognava ricostruire una campagna.
Mi dici qualcosa di quel dietro le quinte?
Davvero devo dirti tutto?
Provaci, sono qui per questo, altrimenti me ne stavo a casa.
Ti posso dire che quel passaggio dal palco di piazza Vittorio Emanuele II non fu apprezzato da molti di noi, con il sottoscritto, Michele Sollecito e Salvatore Stallone, tanto per citarne un altro, molto arrabbiati con Tommaso, che alle 6.30 del mattino dopo, fatta mente locale, ci chiamò per chiedere scusa al destinatario, pentito di quanto detto. Tutto questo lo racconto per far comprendere che persona sia, a volte sopra le righe, ma mai cattivo. Invece da altre coalizioni è piovuto di tutto su di lui e su altri membri della nostra squadra, senza che nessuno abbia chiesto mai scusa.
Ed invece dell'esito del ballottaggio cosa mi puoi raccontare? Come ci siete arrivati, anche alla luce di ciò che ci hai raccontato?
Ci siamo arrivati lavorando tanto e completando la nostra strategia social. Ci tengo a precisare che nella prima parte della campagna elettorale avevamo volutamente lasciato fuori giovani e commercianti che già ci appoggiavano, evitando per loro sovraesposizioni, vista l'aria cattiva che si respirava. Poi è quasi arrivato un moto spontaneo da parte loro che hanno iniziato a pubblicare video e messaggi pro-Tommaso. E da lì i contatti sulla pagina Facebook sono schizzati, abbiamo capito che anche i video realizzati in punti chiave di Giovinazzo per rappresentare quanto fatto dall'Amministrazione avevano fatto breccia. Nulla è stato lasciato al caso, abbiamo lavorato con scientificità a questo aspetto e credo si sia fatto un buon lavoro anche grazie all'apporto di professionisti. E poi va sottolineato il supporto costante di tutti o quasi i candidati Consiglieri, che hanno lavorato moltissimo al nostro progetto e che credo siano pronti a continuare a farlo.
Sin qui i dietro le quinte, molto interessanti, ma che non ci hanno detto ancora da dove sono arrivati quei 493 voti di differenza...
Se vuoi che ti dica la verità, allora ti dirò che sono arrivati proprio dal versante di chi al primo turno aveva votato de Gennaro.
Spiegati meglio...
Una parte è giunta inevitabilmente, secondo me, da chi nel PD sarebbe stato eletto se Tommaso avesse vinto. E fin qui, davvero nulla di particolare, anzi direi più che legittimo. Ma ciò che l'altra parte non vuole ammettere è che Daniele de Gennaro ha perso circa 600 voti suoi quando ha deciso di presentare la squadra di governo cittadino, tenendosi la delega all'Urbanistica e Lavori Pubblici, la più importante forse. In quel preciso istante, ciò che per loro doveva essere vanto si è trasformato in un autogol, perché molta gente ha pensato che dietro di lui agissero altri. Poi Tommaso ha toccato le corde di molti negli ultimi comizi, dando il meglio di sé e ritrovando energie. Sul palco non c'è stata partita. E mi fermo qui.
Tuttavia lui (de Gennaro) ha preso il 48% dei consensi. Ti pare poco?
Non mi pare poco affatto, ma anche in quel caso si sbaglia. Il suo dato è di 29,1%, quello del primo turno. Quella è la sua forza reale, di tutto rispetto, per carità. Il resto sono voti derivatigli dal PD e in minima parte da Antonio Galizia. Quando ha ringraziato per i 5.300 voti ha commesso l'errore, lui e chi lo sostiene, di pensare che quella fosse la base reale da cui muoversi. Non è così, a mio avviso, con settori di sinistra che non lo vedono come leader.
Tu ritieni che Depalma sia pertanto un catalizzatore di consensi migliore di de Gennaro?
Penso che lo dica il voto, nonostante ci sia chi pensa il contrario.
Chiusura con te, non prima di averti ringraziato per la bibita fresca offertami. Non sei più Consigliere, ma l'occhietto soddisfatto come se fossi stato eletto te lo vediamo da qualche giorno. Ora che farai?
Mi hai detto che Decicco ti ha offerto un caffè, quindi mi toccava per par condicio. Scherzi a parte e per venire alla tua domanda, mi sono sentito libero di agire in questa campagna elettorale e devo dire che mi sono anche divertito. Non è affatto stato facile, ma la soddisfazione alla fine è tanta perché abbiamo portato a casa un risultato che significa dare una progettualità ed una visione d'insieme a questa città. Io torno a fare l'imprenditore ma ci tengo a precisare che Giovinazzo Città del Sole è un progetto politico vivo, che si sta evolvendo e rafforzando, così come puntiamo molto su Next. Oggi siamo quello che non eravamo cinque anni fa: un movimento solido.
A lui, imprenditore 41enne ed ex Consigliere comunale, il compito di tirare le fila ed organizzare la campagna social (e non solo) per il Sindaco rieletto. Anche in questo caso, così come successo con Michele Decicco, vi riportiamo l'intera chiacchierata senza i crismi canonici dell'intervista classica, mettendo nero su bianco quanto ci si è detti in un noto locale pubblico, seduti ad un tavolo, senza filtro alcuno.
Si è fatto un gran parlare di questo ballottaggio. Noi ci siamo limitati ad un editoriale post-voto in cui sottolineavamo che i due schieramenti ripartono da Tommaso Depalma e da Daniele de Gennaro e dalla loro capacità di catalizzare consensi. Concordi?
Intanto grazie per la possibilità che mi dai. Io posso parlare solo della mia parte e penso che Tom, al netto di qualche passaggio a vuoto, sia più che mai leader di una coalizione, oggi più composita, ma anche politicamente più pronta rispetto a cinque anni fa a tenere botta in Consiglio.
Ti sei reso conto che, ad un certo punto, voi eravate probabilmente in svantaggio nella considerazione della gente?
Sì, condivido il tuo pensiero. Tutto è iniziato con il comizio in cui un Depalma incontenibile ha un'uscita a dir poco infelice con un avversario rispettato da molti e sostenuto da tanti. Un passaggio che mai avevamo concordato io, lui e Michele Sollecito che curava la scaletta dei punti da toccare. Fu dopo quella sera che Daniele de Gennaro, a mio avviso, è salito nei consensi. Bisognava ricostruire una campagna.
Mi dici qualcosa di quel dietro le quinte?
Davvero devo dirti tutto?
Provaci, sono qui per questo, altrimenti me ne stavo a casa.
Ti posso dire che quel passaggio dal palco di piazza Vittorio Emanuele II non fu apprezzato da molti di noi, con il sottoscritto, Michele Sollecito e Salvatore Stallone, tanto per citarne un altro, molto arrabbiati con Tommaso, che alle 6.30 del mattino dopo, fatta mente locale, ci chiamò per chiedere scusa al destinatario, pentito di quanto detto. Tutto questo lo racconto per far comprendere che persona sia, a volte sopra le righe, ma mai cattivo. Invece da altre coalizioni è piovuto di tutto su di lui e su altri membri della nostra squadra, senza che nessuno abbia chiesto mai scusa.
Ed invece dell'esito del ballottaggio cosa mi puoi raccontare? Come ci siete arrivati, anche alla luce di ciò che ci hai raccontato?
Ci siamo arrivati lavorando tanto e completando la nostra strategia social. Ci tengo a precisare che nella prima parte della campagna elettorale avevamo volutamente lasciato fuori giovani e commercianti che già ci appoggiavano, evitando per loro sovraesposizioni, vista l'aria cattiva che si respirava. Poi è quasi arrivato un moto spontaneo da parte loro che hanno iniziato a pubblicare video e messaggi pro-Tommaso. E da lì i contatti sulla pagina Facebook sono schizzati, abbiamo capito che anche i video realizzati in punti chiave di Giovinazzo per rappresentare quanto fatto dall'Amministrazione avevano fatto breccia. Nulla è stato lasciato al caso, abbiamo lavorato con scientificità a questo aspetto e credo si sia fatto un buon lavoro anche grazie all'apporto di professionisti. E poi va sottolineato il supporto costante di tutti o quasi i candidati Consiglieri, che hanno lavorato moltissimo al nostro progetto e che credo siano pronti a continuare a farlo.
Sin qui i dietro le quinte, molto interessanti, ma che non ci hanno detto ancora da dove sono arrivati quei 493 voti di differenza...
Se vuoi che ti dica la verità, allora ti dirò che sono arrivati proprio dal versante di chi al primo turno aveva votato de Gennaro.
Spiegati meglio...
Una parte è giunta inevitabilmente, secondo me, da chi nel PD sarebbe stato eletto se Tommaso avesse vinto. E fin qui, davvero nulla di particolare, anzi direi più che legittimo. Ma ciò che l'altra parte non vuole ammettere è che Daniele de Gennaro ha perso circa 600 voti suoi quando ha deciso di presentare la squadra di governo cittadino, tenendosi la delega all'Urbanistica e Lavori Pubblici, la più importante forse. In quel preciso istante, ciò che per loro doveva essere vanto si è trasformato in un autogol, perché molta gente ha pensato che dietro di lui agissero altri. Poi Tommaso ha toccato le corde di molti negli ultimi comizi, dando il meglio di sé e ritrovando energie. Sul palco non c'è stata partita. E mi fermo qui.
Tuttavia lui (de Gennaro) ha preso il 48% dei consensi. Ti pare poco?
Non mi pare poco affatto, ma anche in quel caso si sbaglia. Il suo dato è di 29,1%, quello del primo turno. Quella è la sua forza reale, di tutto rispetto, per carità. Il resto sono voti derivatigli dal PD e in minima parte da Antonio Galizia. Quando ha ringraziato per i 5.300 voti ha commesso l'errore, lui e chi lo sostiene, di pensare che quella fosse la base reale da cui muoversi. Non è così, a mio avviso, con settori di sinistra che non lo vedono come leader.
Tu ritieni che Depalma sia pertanto un catalizzatore di consensi migliore di de Gennaro?
Penso che lo dica il voto, nonostante ci sia chi pensa il contrario.
Chiusura con te, non prima di averti ringraziato per la bibita fresca offertami. Non sei più Consigliere, ma l'occhietto soddisfatto come se fossi stato eletto te lo vediamo da qualche giorno. Ora che farai?
Mi hai detto che Decicco ti ha offerto un caffè, quindi mi toccava per par condicio. Scherzi a parte e per venire alla tua domanda, mi sono sentito libero di agire in questa campagna elettorale e devo dire che mi sono anche divertito. Non è affatto stato facile, ma la soddisfazione alla fine è tanta perché abbiamo portato a casa un risultato che significa dare una progettualità ed una visione d'insieme a questa città. Io torno a fare l'imprenditore ma ci tengo a precisare che Giovinazzo Città del Sole è un progetto politico vivo, che si sta evolvendo e rafforzando, così come puntiamo molto su Next. Oggi siamo quello che non eravamo cinque anni fa: un movimento solido.