Turismo
Americani e tedeschi ricevuti dal Sindaco in Aula Consiliare. Poi a spasso per il centro storico
L'iniziativa coordinata dal portale turistico visitagiovinazzo.it
Giovinazzo - mercoledì 3 luglio 2019
2.11
Sono stati ricevuti anche nell'Aula consiliare "Luciano Pignatelli" di Palazzo di Città gli ottanta turisti arrivati ieri mattina, 2 luglio, a Giovinazzo da Germania e Stati Uniti.
Sono gli invitati al matrimonio di Fabio Labombarda, figlio di Gino, emigrato dalla Puglia nel 1971 nel Paese teutonico, dove ha incontrato e sposato Ilona. È stata lei l'anima di questa giornata tutta giovinazzese, coadiuvata dall'indispensabile apporto di una professionista del settore turistico come Marilisa Sisto, ideatrice del portale visitagiovinazzo.it.
Giunti dal sud barese, dove avranno luogo le nozze, i turisti stranieri sono stati ricevuti dal Sindaco Tommaso Depalma, che ha ripetuto quanto già detto qualche giorno fa: a Giovinazzo nessuno deve sentirsi fuori contesto, la nostra è una comunità accogliente.
Ed al suo benvenuto istituzionale hanno fatto seguito le foto sotto Palazzo di Città, con tanto di bandiere dei Paesi di provenienza dinnanzi alla sede del Comitato Feste Patronali.
Poi il bellissimo giro turistico all'interno di un borgo antico assolato, ma molto gradevole vista la giornata infrasettimanale. Due guide professioniste, l'una di lingua tedesca, l'altra di lingua inglese, hanno accompagnato il drappello di visitatori tra corti e palazzi per poi giungere nella Concattedrale di Santa Maria Assunta, dove hanno potuto ammirare la facciata e la cripta romaniche e l'interno barocco, con le opere di Carlo Rosa che spiccano nella parte absidale.
Inevitabile il passaggio sulla passerella a Levante, con le consuete decine di scatti per immortalare uno scorcio da cartolina.
I turisti tedeschi e americani hanno anche potuto degustare l'olio, le conserve ed i sott'olii dell'azienda Oleà ed i buoni prodotti da forno di Bove.
Il rientro malinconico poco dopo le 13.00 verso il sud-barese, con la promessa di ritornare, perché un borgo così ben conservato è difficile da trovare. Per Gino Labombarda, la sua Ilona ed il figlio Fabio resa una bella istantanea di una terra molto amata regalata ai loro ospiti d'oltralpe e d'oltreoceano.
Quando Giovinazzo fa sistema, riesce a tirar fuori l'argenteria migliore ed a farsi voler bene. Più lo si comprenderà e meglio andrà l'economia locale. Sperando che siano sempre più quelli che sceglieranno o saranno indotti a soggiornare da noi, piuttosto che venirci a trovare per qualche ora. Ma questa è un'altra storia...
Sono gli invitati al matrimonio di Fabio Labombarda, figlio di Gino, emigrato dalla Puglia nel 1971 nel Paese teutonico, dove ha incontrato e sposato Ilona. È stata lei l'anima di questa giornata tutta giovinazzese, coadiuvata dall'indispensabile apporto di una professionista del settore turistico come Marilisa Sisto, ideatrice del portale visitagiovinazzo.it.
Giunti dal sud barese, dove avranno luogo le nozze, i turisti stranieri sono stati ricevuti dal Sindaco Tommaso Depalma, che ha ripetuto quanto già detto qualche giorno fa: a Giovinazzo nessuno deve sentirsi fuori contesto, la nostra è una comunità accogliente.
Ed al suo benvenuto istituzionale hanno fatto seguito le foto sotto Palazzo di Città, con tanto di bandiere dei Paesi di provenienza dinnanzi alla sede del Comitato Feste Patronali.
Poi il bellissimo giro turistico all'interno di un borgo antico assolato, ma molto gradevole vista la giornata infrasettimanale. Due guide professioniste, l'una di lingua tedesca, l'altra di lingua inglese, hanno accompagnato il drappello di visitatori tra corti e palazzi per poi giungere nella Concattedrale di Santa Maria Assunta, dove hanno potuto ammirare la facciata e la cripta romaniche e l'interno barocco, con le opere di Carlo Rosa che spiccano nella parte absidale.
Inevitabile il passaggio sulla passerella a Levante, con le consuete decine di scatti per immortalare uno scorcio da cartolina.
I turisti tedeschi e americani hanno anche potuto degustare l'olio, le conserve ed i sott'olii dell'azienda Oleà ed i buoni prodotti da forno di Bove.
Il rientro malinconico poco dopo le 13.00 verso il sud-barese, con la promessa di ritornare, perché un borgo così ben conservato è difficile da trovare. Per Gino Labombarda, la sua Ilona ed il figlio Fabio resa una bella istantanea di una terra molto amata regalata ai loro ospiti d'oltralpe e d'oltreoceano.
Quando Giovinazzo fa sistema, riesce a tirar fuori l'argenteria migliore ed a farsi voler bene. Più lo si comprenderà e meglio andrà l'economia locale. Sperando che siano sempre più quelli che sceglieranno o saranno indotti a soggiornare da noi, piuttosto che venirci a trovare per qualche ora. Ma questa è un'altra storia...