Territorio
Alga tossica: confermato bollino rosso per Giovinazzo
I dati diffusi da Arpa Puglia
Giovinazzo - lunedì 1 agosto 2016
13.45
L'Arpa Puglia, l'Agenzia Regionale per la prevenzione e protezione dell'Ambiente, è tornata a monitorare il tratto costiero a nord del capoluogo, così come tutte la acque pugliesi. Lo ha fatto dal 15 al 30 luglio cercando di comprendere se fosse ancora presente l'Ostreopsis ovata, meglio conosciuta come alga tossica.
Giovinazzo, purtroppo, è ancora tra le località balneari interessate dal fenomeno. Resta dunque il bollino rosso, soprattutto nei pressi dell'hotel Riva del Sole (dove la concentrazione è di 6.807.120 cellule per litro sul fondale e di 18.520 in colonna) e dell'ex lido Lucciola (4.266.284 cellule per litro, sul fondale, e 346.102 in colonna), al confine con Santo Spirito.
In particolare a Giovinazzo si riscontra la presenza dell'alga sia sul fondo (nella mappa fornita dall'Arpa, che ha disegnato la geografia della contaminazione e lo ha fatto con una mappa interattiva, per il primo anno consultabile sul suo sito nella sezione dedicata al monitoraggio della Ostreopsis ovata, è indicata con una bandierina con la lettera F), sia in colonna d'acqua (in quel caso la lettera è la C).
L'alga tossica si è presentata per la prima volta anche in Salento (a Porto Badisco), mentre il litorale barese appare ancora una volta luogo di proliferazione. Da Bisceglie a San Giorgio, quartiere a sud di Bari, la concentrazione è ancora elevata e la fascia costiera interessata sembra estendersi verso nord. Migliora la situazione da Mola di Bari a Torre Canne, nel brindisino.
Importante, quindi, seguire le indicazioni che la stessa Arpa Puglia aveva diffuso negli anni passati e qualche settimana fa. Ai comuni dove si registrano livelli alti di presenza dell'alga, l'Agenzia ha inoltrato le indicazioni da seguire per mettere in allerta i bagnanti: nel caso di certificata fioritura, ad esempio, si deve evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate e si deve limitare il consumo di frutti di mare, soprattutto dei ricci.
Le verifiche dell'Arpa proseguiranno fino a settembre ed andranno intensificandosi in caso di conclamata fioritura.
Giovinazzo, purtroppo, è ancora tra le località balneari interessate dal fenomeno. Resta dunque il bollino rosso, soprattutto nei pressi dell'hotel Riva del Sole (dove la concentrazione è di 6.807.120 cellule per litro sul fondale e di 18.520 in colonna) e dell'ex lido Lucciola (4.266.284 cellule per litro, sul fondale, e 346.102 in colonna), al confine con Santo Spirito.
In particolare a Giovinazzo si riscontra la presenza dell'alga sia sul fondo (nella mappa fornita dall'Arpa, che ha disegnato la geografia della contaminazione e lo ha fatto con una mappa interattiva, per il primo anno consultabile sul suo sito nella sezione dedicata al monitoraggio della Ostreopsis ovata, è indicata con una bandierina con la lettera F), sia in colonna d'acqua (in quel caso la lettera è la C).
L'alga tossica si è presentata per la prima volta anche in Salento (a Porto Badisco), mentre il litorale barese appare ancora una volta luogo di proliferazione. Da Bisceglie a San Giorgio, quartiere a sud di Bari, la concentrazione è ancora elevata e la fascia costiera interessata sembra estendersi verso nord. Migliora la situazione da Mola di Bari a Torre Canne, nel brindisino.
Importante, quindi, seguire le indicazioni che la stessa Arpa Puglia aveva diffuso negli anni passati e qualche settimana fa. Ai comuni dove si registrano livelli alti di presenza dell'alga, l'Agenzia ha inoltrato le indicazioni da seguire per mettere in allerta i bagnanti: nel caso di certificata fioritura, ad esempio, si deve evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate e si deve limitare il consumo di frutti di mare, soprattutto dei ricci.
Le verifiche dell'Arpa proseguiranno fino a settembre ed andranno intensificandosi in caso di conclamata fioritura.