Associazioni
Aido Giovinazzo, il direttivo dice addio
Sofferta assemblea degli associati il 14 giugno scorso
Giovinazzo - lunedì 18 giugno 2018
05.00
Non ci sono più le condizioni per continuare per il dissenso verso il modo di concepire il volontariato da una parte dei vertici.
Lo storico gruppo dell'Aido Giovinazzo (in una foto di qualche anno fa, ndr), guidato da Franco Depalma, dice addio ad un progetto sposato negli anni '90 e portato avanti con cuore, passione ed orgoglio. L'assemblea degli associati del 14 giugno scorso ha sancito un passaggio epocale, anche se i dimissionari non intendono abbandonare il loro sostegno alle tematiche portate avanti dall'Aido, come la centralità della campagna di sensibilizzazione sulla donazione degli organi e sul testamento biologico.
Una battaglia di civiltà, ritenuta di primaria importanza dallo stesso Franco Depalma che ha così commentato la decisione: «Con lo scioglimento del gruppo, i soci restano tali così come restano ferme le manifestazioni di volontà positiva alla donazione - ha detto -. L'ufficio anagrafe comunale continuerà raccogliere queste manifestazioni.
La nostra scelta - ha poi spiegato - è dettata da una differenza di vedute con i vertici sul modo di fare volontariato, tutto qui. Ma resteranno sempre fermi i nostri propositi in favore della buona pratica della donazione».
Ed a proposito di donazione, tempo addietro lo stesso Depalma aveva paventato un impegno al fianco degli amici della Fratres.
Percorso che non potrà che dar buoni frutti così come è stato con l'Aido. Alle persone che ne hanno fatto parte va solo un grande grazie da parte di tutta la comunità giovinazzese.
Lo storico gruppo dell'Aido Giovinazzo (in una foto di qualche anno fa, ndr), guidato da Franco Depalma, dice addio ad un progetto sposato negli anni '90 e portato avanti con cuore, passione ed orgoglio. L'assemblea degli associati del 14 giugno scorso ha sancito un passaggio epocale, anche se i dimissionari non intendono abbandonare il loro sostegno alle tematiche portate avanti dall'Aido, come la centralità della campagna di sensibilizzazione sulla donazione degli organi e sul testamento biologico.
Una battaglia di civiltà, ritenuta di primaria importanza dallo stesso Franco Depalma che ha così commentato la decisione: «Con lo scioglimento del gruppo, i soci restano tali così come restano ferme le manifestazioni di volontà positiva alla donazione - ha detto -. L'ufficio anagrafe comunale continuerà raccogliere queste manifestazioni.
La nostra scelta - ha poi spiegato - è dettata da una differenza di vedute con i vertici sul modo di fare volontariato, tutto qui. Ma resteranno sempre fermi i nostri propositi in favore della buona pratica della donazione».
Ed a proposito di donazione, tempo addietro lo stesso Depalma aveva paventato un impegno al fianco degli amici della Fratres.
Percorso che non potrà che dar buoni frutti così come è stato con l'Aido. Alle persone che ne hanno fatto parte va solo un grande grazie da parte di tutta la comunità giovinazzese.