Attualità
Aggressione a Palazzo di Città: il Sindaco ringrazia per la solidarietà
In un post su Facebook ha poi espresso il suo fermo punto di vista
Giovinazzo - martedì 3 maggio 2016
Con un post apparso su Facebook sul profilo Cittadini in rete, il Sindaco, Tommaso Depalma, è tornato ieri sull'aggressione avvenuta sabato scorso nei suoi confronti, che ha un po' ricordato quanto accaduto anni fa ad Antonello Natalicchio, suo predecessore.
«Ovviamente nulla di grave - ha scritto -, ma solo l'amarezza di aver compreso che certi malvezzi degli anni passati sono duri a morire. Qualcuno non ha ancora compreso che noi non siamo disposti a girare la testa dall'altra parte e che ci batteremo sempre (anche sbagliando in buona fede) per far rispettare i diritti dei più deboli. Certe cattive abitudini (come quella di occupare abusivamente alloggi popolari) possiamo combatterle a condizione che ci sia piena collaborazione fra cittadini ed istituzioni. Questo ne è un classico esempio - ha poi continuato -, dove grazie all'interlocuzione fra Ente e cittadini abbiamo probabilmente evitato un altro abuso che, nel caso di specie, sarebbe stato intollerabile, considerato che parliamo di nuclei famigliari che già in passato avevano approfittato di altri alloggi popolari.
Tanto poi c'è chi permette di regolarizzare tutto...Noi no!».
La chiosa è poi a metà strada tra i ringraziamenti ed un manifesto per il futuro: «Ringrazio tutti coloro che mi hanno espresso vicinanza e solidarietà - si legge -, ma non sono i ceffoni ricevuti che fanno male, quanto l'arroganza di chi si sente legittimato (essendo stati abituati male) a pretendere ciò che non è dovuto. Per quanto ci riguarda continueremo a fare tutto il possibile per riconoscere il giusto a tutti, ma non arretreremo di un passo verso chi ritiene di essere "meglio degli altri"».
«Ovviamente nulla di grave - ha scritto -, ma solo l'amarezza di aver compreso che certi malvezzi degli anni passati sono duri a morire. Qualcuno non ha ancora compreso che noi non siamo disposti a girare la testa dall'altra parte e che ci batteremo sempre (anche sbagliando in buona fede) per far rispettare i diritti dei più deboli. Certe cattive abitudini (come quella di occupare abusivamente alloggi popolari) possiamo combatterle a condizione che ci sia piena collaborazione fra cittadini ed istituzioni. Questo ne è un classico esempio - ha poi continuato -, dove grazie all'interlocuzione fra Ente e cittadini abbiamo probabilmente evitato un altro abuso che, nel caso di specie, sarebbe stato intollerabile, considerato che parliamo di nuclei famigliari che già in passato avevano approfittato di altri alloggi popolari.
Tanto poi c'è chi permette di regolarizzare tutto...Noi no!».
La chiosa è poi a metà strada tra i ringraziamenti ed un manifesto per il futuro: «Ringrazio tutti coloro che mi hanno espresso vicinanza e solidarietà - si legge -, ma non sono i ceffoni ricevuti che fanno male, quanto l'arroganza di chi si sente legittimato (essendo stati abituati male) a pretendere ciò che non è dovuto. Per quanto ci riguarda continueremo a fare tutto il possibile per riconoscere il giusto a tutti, ma non arretreremo di un passo verso chi ritiene di essere "meglio degli altri"».