Cronaca
Addio al cavaliere Morva: una vita nell'Arma e al servizio dello Stato
Aveva 92 anni, fu comandante della Stazione di Giovinazzo dal 1970 al 1991. Domani i funerali in Concattedrale
Giovinazzo - domenica 14 gennaio 2024
12.52
Lutto a Giovinazzo per la scomparsa a 92 anni del cavaliere Armando Morva, per 21 anni comandante della Stazione dei Carabinieri. Persona di grande carattere, aveva saputo ben integrarsi nella comunità che in lui aveva trovato un punto di riferimento, rimanendo in città dopo la pensione, buen retiro e luogo da lui amato.
Nato nel 1931 a Puccianiello, un sobborgo di Caserta, Morva si è arruolato a 17 anni nell'Arma, nella caserma Cernaia di Torino, e ha avuto fra i suoi comandanti Carlo Alberto dalla Chiesa, poi divenuto generale e vice comandante generale del corpo. Arrivato a Giovinazzo nel 1970, si è sempre definito «un educatore e mai un punitore», rimanendo a capo della Stazione, quando la caserma era in corso Roma, fino al 1991 e terminando la carriera con il grado di maresciallo maggiore. Nella sua esperienza da comandante, ha vissuto sempre in prima linea numerose ed importanti vicende che hanno caratterizzato la storia di Giovinazzo di quegli anni. Fra i tanti la rapina alla banca Cattolica, avvenuta il 7 settembre 1981 e costata la vita ad Augusto Lo Giudice, ucciso a 58 anni per sventare il colpo, e, il 15 febbraio 1983, con il vescovo don Tonino Bello, la protesta dei lavoratori delle Acciaierie e Ferriere Pugliesi in crisi, che occuparono i binari della linea ferroviaria.
Insignito, nel 1988, dell'ambita onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente dell'epoca, Francesco Cossiga, nel 1989 ha ricevuto anche la medaglia mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare. I solenni funerali saranno celebrati, domani, alle ore 16.00 nella Concattedrale.
La nostra redazione si stringe al dolore della collega Marzia e di tutta la famiglia.
Nato nel 1931 a Puccianiello, un sobborgo di Caserta, Morva si è arruolato a 17 anni nell'Arma, nella caserma Cernaia di Torino, e ha avuto fra i suoi comandanti Carlo Alberto dalla Chiesa, poi divenuto generale e vice comandante generale del corpo. Arrivato a Giovinazzo nel 1970, si è sempre definito «un educatore e mai un punitore», rimanendo a capo della Stazione, quando la caserma era in corso Roma, fino al 1991 e terminando la carriera con il grado di maresciallo maggiore. Nella sua esperienza da comandante, ha vissuto sempre in prima linea numerose ed importanti vicende che hanno caratterizzato la storia di Giovinazzo di quegli anni. Fra i tanti la rapina alla banca Cattolica, avvenuta il 7 settembre 1981 e costata la vita ad Augusto Lo Giudice, ucciso a 58 anni per sventare il colpo, e, il 15 febbraio 1983, con il vescovo don Tonino Bello, la protesta dei lavoratori delle Acciaierie e Ferriere Pugliesi in crisi, che occuparono i binari della linea ferroviaria.
Insignito, nel 1988, dell'ambita onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente dell'epoca, Francesco Cossiga, nel 1989 ha ricevuto anche la medaglia mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare. I solenni funerali saranno celebrati, domani, alle ore 16.00 nella Concattedrale.
La nostra redazione si stringe al dolore della collega Marzia e di tutta la famiglia.