Eventi e cultura
Accordo raggiunto tra Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze e Uniba
Ieri sera la presentazione nella Sala "don Mimmo Amato" di Palazzo Gagliardi Gadaleta a Molfetta
Giovinazzo - venerdì 28 settembre 2018
È stato presentato ieri sera, 27 settembre, davanti ad una folta e qualificata platea, l'Accordo quadro tra Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze di Molfetta e Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari che promuoverà una sinergia tra i due Enti in materia di solidarietà, progetti di ricerca su tematiche condivise, laboratori di creatività ed innovazione, percorsi teorici e pratici di alternanza scuola–lavoro finalizzati ad un'offerta personalizzata, corsi formativi su materie e temi di comune interesse, mirando all'istituzione di borse di studio in favore di allievi particolarmente meritevoli.
In Sala "don Mimmo Amato", nella bella cornice di Palazzo Gagliardi-Gadaleta, sono intervenuti il Magnifico Rettore dell'Ateneo barese, prof. Antonio Felice Uricchio, il Presidente dell'Opera Pia, Ing. Sergio de Ceglia, il prof. Gianluigi De Gennaro, delegato del Rettore per lo Sviluppo e la Creatività, il giudice dott. Alberto Binetti, la prof.ssa Antonella Damato, docente di Diritto dell'Unione Europea presso la Facoltà di Giurisprudenza di Bari e Paola de Pinto, presidentessa della cooperativa FeArt che gestisce il Museo Diocesano molfettese. La conferenza è stata moderata dal giornalista di Viva Network, Gianluca Battista.
Il Rettore ha evidenziato la valenza dell'accordo raggiunto, che vede l'Opera Pia come «partner prezioso». «Molfetta - ha quindi sottolineato il prof. Uricchio - con l'intera diocesi che comprende Giovinazzo, Ruvo e Terlizzi rappresenta comunità vivaci. Oggi - ha continuato - celebriamo un nuovo modo di concepire l'università, non più solo didattica e ricerca, ma anche continuo interscambio e collaborazione con la società civile».
Un emozionato professor De Gennaro, che con la dott.ssa Annalisa Turi è stato assai prezioso per la stesura di questo documento, ha affermato che c'è l'esigenza ineludibile di « imparare a riscoprire le occasioni che offre il nostro territorio. Abbiamo bisogno - ha rimarcato - delle nostre risorse, abbiamo bisogno soprattutto di nuovi rapporti umani per accompagnare i sogni dei giovani che vogliono coltivarli nella loro terra».
Negli interventi del giudice Alberto Binetti e della prof.ssa Antonella Damato, rispettivamente una ricostruzione dettagliata dei contenuti dell'Accordo e delle attività meritorie dell'Opera Pia, a partire dalle borse di studio destinate a promuovere il merito, ultima delle quali, solo in ordine cronologico, quella intitolata a Monsignor Luigi Martella, che riguarderà gli autori di tesi di laurea particolarmente interessanti in ambito giuridico.
Come ha ricordato Gianluca Battista, l'Opera Pia da anni è impegnata nella promozione delle eccellenze anche attraverso altre due borse di studio, dedicate ai migliori maturandi del territorio diocesano ed a laureandi e dottori di ricerca del Politecnico di Bari, questi ultimi inquadrati nel progetto che porta invece il nome del compianto prof.Luciano Andrea Catalano. L'Ente, tra l'altro, è costantemente proteso a promuovere il bene collettivo attraverso cospicue donazioni (anche di macchinari e attrezzature ospedaliere) per il "Mons. Bello" di Molfetta.
A Paola de Pinto, presidentessa della Cooperativa FeArt che da anni gestisce il Museo Diocesano, è stato invece affidato il compito di ricostruire il rapporto decennale con l'Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze e quel meraviglioso scrigno, punto di riferimento culturale per quattro comunità cittadine, che ha portato non solo alla pubblicazione di volumi molto interessanti sul mondo dell'arte (Giaquinto, Cifariello), ma anche alla promozione di mostre di livello nazionale. Ed è proprio nel suggestivo Auditorium "Achille Salvucci" del Museo Diocesano che avvengono ogni anno, dal 2011, le premiazioni per le borse di studio.
La chiusura di una serata mai noiosa è stata affidata al Presidente Sergio de Ceglia, il quale ha rimarcato come la sigla dell'Accordo con Uniba sia «il completamento di un processo ormai giunto a compimento». de Ceglia ha inteso ringraziare tutto il mondo accademico per il costante sostegno all'attività dell'Opera di cui è a capo, ribadendo poi che «quel mondo entra costantemente nel processo virtuoso di solidarietà». Da qui l'esigenza dell'Opera Pia di dare a sua volta sostegno al mondo della ricerca, spesso bistrattato nel nostro Paese, ma nodo cruciale per lo sviluppo dell'Italia che verrà e «motivo d'orgoglio per la nostra nazione».
Da questo assunto bisogna quindi ripartire, andando nella direzione tracciata ieri in Sala "don Mimmo Amato": c'è bisogno di premiare il merito, aprendo le porte alle giovani eccellenze (soprattutto a quei ragazzi ed a quelle ragazze che non vivono in famiglie con particolari mezzi economici), interpretandone sogni ed aspirazioni senza più frustrarli.
Nella nostra gallery, arricchita dagli scatti di Valentina Fotografia, alcuni dei momenti della serata.
In Sala "don Mimmo Amato", nella bella cornice di Palazzo Gagliardi-Gadaleta, sono intervenuti il Magnifico Rettore dell'Ateneo barese, prof. Antonio Felice Uricchio, il Presidente dell'Opera Pia, Ing. Sergio de Ceglia, il prof. Gianluigi De Gennaro, delegato del Rettore per lo Sviluppo e la Creatività, il giudice dott. Alberto Binetti, la prof.ssa Antonella Damato, docente di Diritto dell'Unione Europea presso la Facoltà di Giurisprudenza di Bari e Paola de Pinto, presidentessa della cooperativa FeArt che gestisce il Museo Diocesano molfettese. La conferenza è stata moderata dal giornalista di Viva Network, Gianluca Battista.
Il Rettore ha evidenziato la valenza dell'accordo raggiunto, che vede l'Opera Pia come «partner prezioso». «Molfetta - ha quindi sottolineato il prof. Uricchio - con l'intera diocesi che comprende Giovinazzo, Ruvo e Terlizzi rappresenta comunità vivaci. Oggi - ha continuato - celebriamo un nuovo modo di concepire l'università, non più solo didattica e ricerca, ma anche continuo interscambio e collaborazione con la società civile».
Un emozionato professor De Gennaro, che con la dott.ssa Annalisa Turi è stato assai prezioso per la stesura di questo documento, ha affermato che c'è l'esigenza ineludibile di « imparare a riscoprire le occasioni che offre il nostro territorio. Abbiamo bisogno - ha rimarcato - delle nostre risorse, abbiamo bisogno soprattutto di nuovi rapporti umani per accompagnare i sogni dei giovani che vogliono coltivarli nella loro terra».
Negli interventi del giudice Alberto Binetti e della prof.ssa Antonella Damato, rispettivamente una ricostruzione dettagliata dei contenuti dell'Accordo e delle attività meritorie dell'Opera Pia, a partire dalle borse di studio destinate a promuovere il merito, ultima delle quali, solo in ordine cronologico, quella intitolata a Monsignor Luigi Martella, che riguarderà gli autori di tesi di laurea particolarmente interessanti in ambito giuridico.
Come ha ricordato Gianluca Battista, l'Opera Pia da anni è impegnata nella promozione delle eccellenze anche attraverso altre due borse di studio, dedicate ai migliori maturandi del territorio diocesano ed a laureandi e dottori di ricerca del Politecnico di Bari, questi ultimi inquadrati nel progetto che porta invece il nome del compianto prof.Luciano Andrea Catalano. L'Ente, tra l'altro, è costantemente proteso a promuovere il bene collettivo attraverso cospicue donazioni (anche di macchinari e attrezzature ospedaliere) per il "Mons. Bello" di Molfetta.
A Paola de Pinto, presidentessa della Cooperativa FeArt che da anni gestisce il Museo Diocesano, è stato invece affidato il compito di ricostruire il rapporto decennale con l'Opera Pia Monte di Pietà e Confidenze e quel meraviglioso scrigno, punto di riferimento culturale per quattro comunità cittadine, che ha portato non solo alla pubblicazione di volumi molto interessanti sul mondo dell'arte (Giaquinto, Cifariello), ma anche alla promozione di mostre di livello nazionale. Ed è proprio nel suggestivo Auditorium "Achille Salvucci" del Museo Diocesano che avvengono ogni anno, dal 2011, le premiazioni per le borse di studio.
La chiusura di una serata mai noiosa è stata affidata al Presidente Sergio de Ceglia, il quale ha rimarcato come la sigla dell'Accordo con Uniba sia «il completamento di un processo ormai giunto a compimento». de Ceglia ha inteso ringraziare tutto il mondo accademico per il costante sostegno all'attività dell'Opera di cui è a capo, ribadendo poi che «quel mondo entra costantemente nel processo virtuoso di solidarietà». Da qui l'esigenza dell'Opera Pia di dare a sua volta sostegno al mondo della ricerca, spesso bistrattato nel nostro Paese, ma nodo cruciale per lo sviluppo dell'Italia che verrà e «motivo d'orgoglio per la nostra nazione».
Da questo assunto bisogna quindi ripartire, andando nella direzione tracciata ieri in Sala "don Mimmo Amato": c'è bisogno di premiare il merito, aprendo le porte alle giovani eccellenze (soprattutto a quei ragazzi ed a quelle ragazze che non vivono in famiglie con particolari mezzi economici), interpretandone sogni ed aspirazioni senza più frustrarli.
Nella nostra gallery, arricchita dagli scatti di Valentina Fotografia, alcuni dei momenti della serata.