Cronaca
Abuso d'ufficio: assolti Sollecito, Paladino, Sannicandro, Stallone e Pansini
Termina così un'odissea giudiziaria durata otto anni
Giovinazzo - martedì 23 maggio 2023
15.44 Comunicato Stampa
Il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, ed Elio Sannicandro, Marianna Paladino, Salvatore Stallone e Antonia Pansini, all'epoca dei fatti assessori della Giunta dell'ex sindaco Tommaso Depalma, sono stati assolti dall'accusa di demansionamento nei confronti del dirigente del Comune di Giovinazzo, Vincenzo Turturro, tutt'oggi regolarmente in servizio a Palazzo di Città nel ruolo di dirigente.
Oggi, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, Antonella Cafagna, ha emesso la sentenza di ' non luogo a procedere perché il fatto non è previsto dalla legge come reato' nei confronti degli imputati assistiti dagli avvocati Mariano Fiore, Nicola Selvaggi e Salvatore Campanelli.
Il fatto contestato riguardava la delibera di giunta comunale del 19 giugno 2015 con cui si modificava la pianta organica del Comune e si decideva lo spostamento dell'ufficio VIA/VAS dal primo al terzo settore. Il GUP ha potuto valutare come la delibera 94/2015 fosse «insuscettibile di causargli (al dirigente) una dequalificazione professionale o un demansionamento, a fronte della conservazione allo stesso del livello dirigenziale apicale anche sotto il profilo retributivo».
«Sono lieto che questa storia sia finita, ci sono voluti troppi anni per avere giustizia, abbiamo lottato contro il reato più nebuloso del Codice Penale, un abuso d'ufficio inesistente in quanto l'arch. Turturro è ancora oggi un dirigente comunale - dichiara il sindaco, Michele Sollecito - Abbiamo cercato una sentenza nel merito nonostante il reato fosse già prescritto. Duole che questa vicenda sia stata strumentalizzata politicamente da una parte della nostra opposizione. Un tentativo maldestro, e anche antidemocratico, di sovvertire la volontà del voto mediante una raffica di denunce dal sapore politico finite tutte nel nulla. Mi auguro che la "stagione giustizialista" termini qui e che si ristabilisca finalmente il primato della politica».
Oggi, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, Antonella Cafagna, ha emesso la sentenza di ' non luogo a procedere perché il fatto non è previsto dalla legge come reato' nei confronti degli imputati assistiti dagli avvocati Mariano Fiore, Nicola Selvaggi e Salvatore Campanelli.
Il fatto contestato riguardava la delibera di giunta comunale del 19 giugno 2015 con cui si modificava la pianta organica del Comune e si decideva lo spostamento dell'ufficio VIA/VAS dal primo al terzo settore. Il GUP ha potuto valutare come la delibera 94/2015 fosse «insuscettibile di causargli (al dirigente) una dequalificazione professionale o un demansionamento, a fronte della conservazione allo stesso del livello dirigenziale apicale anche sotto il profilo retributivo».
«Sono lieto che questa storia sia finita, ci sono voluti troppi anni per avere giustizia, abbiamo lottato contro il reato più nebuloso del Codice Penale, un abuso d'ufficio inesistente in quanto l'arch. Turturro è ancora oggi un dirigente comunale - dichiara il sindaco, Michele Sollecito - Abbiamo cercato una sentenza nel merito nonostante il reato fosse già prescritto. Duole che questa vicenda sia stata strumentalizzata politicamente da una parte della nostra opposizione. Un tentativo maldestro, e anche antidemocratico, di sovvertire la volontà del voto mediante una raffica di denunce dal sapore politico finite tutte nel nulla. Mi auguro che la "stagione giustizialista" termini qui e che si ristabilisca finalmente il primato della politica».