Eventi e cultura
A teatro con "U Sciarabballe"
Il gruppo teatrale guidato da Mimmo Tridente presenta un nuovo divertente spettacolo
Giovinazzo - sabato 21 febbraio 2015
13.57
L'antico teatro popolare in vernacolo torna in scena. Domani sera, alle ore 19.00, nella sala teatro dell'Istituto San Giuseppe, il gruppo teatrale "U Sciarabballe" (era l'antico calesse con le molle, ndr) della parrocchia Concattedrale presenta lo spettacolo scritto da Mimmo Tridente "La sorte ste' fingh' alla morte".
È dal 1998 che Tridente ed i suoi affezionati e bravi attori fanno divertire con gli spettacoli che la sua mente creativa ed ironica scrive con passione. Fino ad oggi il simpatico coordinatore ha portato in scena ventiquattro commedie tutte originali il cui ricavato è sempre devoluto in beneficenza. Ricordiamo, tra tutte, quelle create per l'associazione "Figlie di Maria" dell'Istituto San Giuseppe ed un meraviglioso lavoro teatrale intitolato "Schegge D'Amore", concepito nell'aprile 2000 per l'Anffas, in cui protagonista fu Vito Lasorsa (non vedente, ndr) e nel quale recitarono anche i ragazzi affetti da sindrome di Down, piacevolmente seguiti dagli attori.
Mimmo Tridente e sua moglie Mariella Marziani, sua preziosa collaboratrice, ci hanno raccontato della cura che l'autore pone nella stesura di ogni storia, nella ricerca e nello studio sempre attento della lingua popolare del nostro paese, che lui segue anche dai libri della docente Adelaide De Martino, dandogli input opportuni per scoprire alcune parole in vernacolo, modi di dire e proverbi. «Durante l'anno - ci ha detto - sono un attento osservatore, mi guardo intorno, ascolto e grazie alla mia memoria visiva catturo preziosi particolari della vita di tutti i giorni, utili a cucire la storia, tanto che immagino nella mente già le scene. Poi - ha proseguito - annoto tutto, trasformo momenti di vita vissuta in paese con l'aggiunta di battute ironiche che si colorano simpaticamente in dialetto e fanno divertire. Tra i miei obiettivi - ha evidenziato - c'è anche quello di trasmettere allo spettatore in prima persona uno dei fatti raccontati, anche perché molto spesso si tratta di esperienze che qualcuno tra il pubblico può aver vissuto».
Nelle commedie di Mimmo Tridente le tematiche sono svariate e calate nella realtà di tutti i giorni: la dote, la proprietà, il fidanzamento, le disgregazioni e le liti della famiglia e a volte l'infedeltà. In ogni storia è presente il messaggio evangelico che funge da insegnamento finale. Nello spettacolo in scena domani sera, si narra la storia di uno zio ricchissimo assistito da un nipote che spera di ricevere la grossa eredità tutta per sé, ma i colpi di scena daranno diversa soluzione. Il protagonista, però, non perde la speranza, perché fino alla fine "la buona sorte può arrivare quando meno te l'aspetti". Si ride per due ore. Da non perdere assolutamente.
È dal 1998 che Tridente ed i suoi affezionati e bravi attori fanno divertire con gli spettacoli che la sua mente creativa ed ironica scrive con passione. Fino ad oggi il simpatico coordinatore ha portato in scena ventiquattro commedie tutte originali il cui ricavato è sempre devoluto in beneficenza. Ricordiamo, tra tutte, quelle create per l'associazione "Figlie di Maria" dell'Istituto San Giuseppe ed un meraviglioso lavoro teatrale intitolato "Schegge D'Amore", concepito nell'aprile 2000 per l'Anffas, in cui protagonista fu Vito Lasorsa (non vedente, ndr) e nel quale recitarono anche i ragazzi affetti da sindrome di Down, piacevolmente seguiti dagli attori.
Mimmo Tridente e sua moglie Mariella Marziani, sua preziosa collaboratrice, ci hanno raccontato della cura che l'autore pone nella stesura di ogni storia, nella ricerca e nello studio sempre attento della lingua popolare del nostro paese, che lui segue anche dai libri della docente Adelaide De Martino, dandogli input opportuni per scoprire alcune parole in vernacolo, modi di dire e proverbi. «Durante l'anno - ci ha detto - sono un attento osservatore, mi guardo intorno, ascolto e grazie alla mia memoria visiva catturo preziosi particolari della vita di tutti i giorni, utili a cucire la storia, tanto che immagino nella mente già le scene. Poi - ha proseguito - annoto tutto, trasformo momenti di vita vissuta in paese con l'aggiunta di battute ironiche che si colorano simpaticamente in dialetto e fanno divertire. Tra i miei obiettivi - ha evidenziato - c'è anche quello di trasmettere allo spettatore in prima persona uno dei fatti raccontati, anche perché molto spesso si tratta di esperienze che qualcuno tra il pubblico può aver vissuto».
Nelle commedie di Mimmo Tridente le tematiche sono svariate e calate nella realtà di tutti i giorni: la dote, la proprietà, il fidanzamento, le disgregazioni e le liti della famiglia e a volte l'infedeltà. In ogni storia è presente il messaggio evangelico che funge da insegnamento finale. Nello spettacolo in scena domani sera, si narra la storia di uno zio ricchissimo assistito da un nipote che spera di ricevere la grossa eredità tutta per sé, ma i colpi di scena daranno diversa soluzione. Il protagonista, però, non perde la speranza, perché fino alla fine "la buona sorte può arrivare quando meno te l'aspetti". Si ride per due ore. Da non perdere assolutamente.