A Giovinazzo la mostra ”Immagine e Spiritualità“ dell’artista Isabella Ferri
L'esposizione di icone, inaugurata ieri, sarà visitabile fino a domani
La presentazione curata da Angela Di Liso, vice presidente dell'Accademia, ha posto in evidenza l'impegno dell'associazione che, oltre a promuovere la Notte Bianca della Poesia, spazia in campo artistico e culturale a tutto tondo. La vicepresidente ha illustrato il bagaglio esperienziale dell'artista Isabella Ferri e del maestro iconografo Antonio Calisi, ospite dell'incontro. Isabella Ferri si è diplomata in pittura all'Accademia delle Belle Arti di Bari, ha partecipato a svariati corsi di iconografia bizantina con la guida del prof. Antonio Calisi che è dottore in Sacra Teologia e maestro iconografo. Dal canto suo Antonio Calisi dipinge icone secondo la tradizione bizantina che ha appreso grazie ai suoi numerosi viaggi nei monasteri in Russia e Grecia.
In mostra nella Sala Marano l'artista Isabella Ferri ha portato icone contemporanee ricche di colori, gemme e pietre dure incastonate dando vigore al contempo sia all'immagine sia alla spiritualità attraverso la sua arte preziosa e raffinata. Nel suo linguaggio pittorico c'è il piacere della decorazione; la ricerca della spiritualità emerge quando deve dipingere i volti, ne ha parlato durante la presentazione della mostra. Per entrare nel mondo artistico di Isabella Ferri e per una lettura opportuna e approfondita delle icone esposte è intervenuto padre Antonio Calisi, maestro iconografo che ha condotto il pubblico a una riflessione condivisa sui fasti dell'arte sacra legata alle religioni del passato. «L'uomo, con la sua arte, produce qualcosa di speciale che rappresenta il divino- ha affermato l'iconografo Antonio Calisi - questa mostra è conferma del mio pensiero. Mi piace definire l'icona come una finestra aperta sul Paradiso. Le immagini ci dicono che c'è un mondo invisibile che si sta rivelando a noi. L'iconografo è un servitore della Chiesa e lo fa con i colori e con la sua arte. Qui nella mostra di Isabella Ferri ci sono opere che raffigurano santi, San Nicola, la Madonna, c'è una scelta accurata della tavola di legno, dei colori, tutto è curato nei dettagli; bisogna imparare a leggere queste opere d'arte. Mi piace condividere con voi la lettura di queste icone di rara bellezza. Un'attenzione speciale sul Buon Pastore, c'è San Giorgio che schiaccia il drago, Lucifero e poi ancora il Crocifisso di pregio stilistico che si ispira al Cimabue, San Nicola che richiama la tradizione occidentale; la scena della Natività, dell'Annunciazione, della Vergine Maria, della Vergine dell'Odegitria, la Pentecoste ispirata alla tradizione russa e tanto altro ancora che negli occhi del visitatore farà scaturire una riflessione personale».
Gli interventi degli ospiti
Durante l'inaugurazione tutti opportuni sono stati gli interventi degli ospiti. L'assessore alla Cultura Cristina Piscitelli ha evidenziato l'impegno e la dedizione posta dall'Accademia nell' offrire sempre nuove e belle opportunità culturali per la città di Giovinazzo. Nicola De Matteo ha sottolineato il pregio di incontri, promossi dall'Accademia da lui presieduta, che possono arricchire tutti dal punto di vista culturale e artistico; ha, inoltre, valorizzato la direzione artistica professionale di Gianni Palumbo.
Sara Allegretta, ex assessore, ha rinnovato la sua amicizia verso le proposte culturali dell'Accademia che con la mostra di Isabella Ferri ha messo in luce una bella novità artistica. A suo parere serve sviluppare nuove idee e proposte culturali sempre stimolanti. A tal proposito ha informato i convenuti che lei e il suo gruppo associativo proporranno a breve in un nuovo spazio che si chiamerà " La scena delle idee".
A Cettina Fazio Bonina, donna di grande e raffinata cultura, ideatrice e organizzatrice del prestigioso premio letterario nazionale " Porta d'Oriente" è toccato il momento di una riflessione che ha dato valore all'impegno di Nicola De Matteo e dell'Accademia. La docente, esperta di arte e cultura a trecentosessanta gradi, ha rivolto attenzione sia all'artista, lì a trasmettere emozioni sulle sue tavole d'arte sia ad Antonio Calisi per la sua piacevole lectio magistralis.
La mostra di icone, da cui traspare raffinata bellezza artistica e innovazione stilistica, si potrà visitare sino a domani 30 luglio dalle ore 19.30 fino alle ore 21.30 nella sala Marano dell'Istituto Vittorio Emanuele II.