Attualità
A Giovinazzo c'è la Biblioteca Giardino dedicata a Pino Tulipani
Stamane scoperta la targa che ricorda il Garante regionale dei Diritti delle persone con disabilità
Giovinazzo - sabato 16 gennaio 2021
13.26
Se n'è andato il 28 marzo scorso, all'improvviso, proprio quando le persone che ha sempre tutelato e difeso avrebbero avuto più bisogno di lui, quando la pandemia iniziava ad avanzare, creando disperazione e paura. Soprattutto tra i più fragili e nelle loro famiglie.
Giuseppe "Pino" Tulipani, primo Garante regionale dei Diritti delle persone con disabilità, è stato ricordato questa mattina, 16 gennaio, con la dedica della Biblioteca Giardino da lui fortemente voluta nel rione Immacolata di Giovinazzo.
Il Sindaco Tommaso Depalma, accompagnato dal Presidente del Consiglio comunale, Alfonso Arbore, dagli Assessori comunali alle Politiche Sociali, Pari Opportunità e Cultura, Michele Sollecito, Natalie Marzella e Cristina Piscitelli, nonché dal Consigliere regionale Domenico Damascelli e dal Presidente del Gruppo d'Azione Locale "Nuovo Fior d'Olivi", Antonio Saracino, ha scoperto su via De Venuto una targa che ricorda l'uomo prima ancora che l'istituzione. Presente anche una rappresentanza dei suoi ragazzi, di quegli Angeli della Vita che adesso hanno in Maria Antonietta Lo Giudice il loro riferimento.
L'eredità morale di Pino Tulipani non può essere dispersa e quanto fatto per i disabili a livello regionale dev'essere un punto di partenza per chi lo sostituirà (a quando la nomina di un suo successore come Garante della Regione Puglia?).
Giovinazzo non dimentica il suo contributo in chiave associativa, della difesa dei diritti dei più deboli e la sua grande capacità di farsi ben volere anche nelle stanze dei bottoni a più livelli, aspetto troppo spesso passato in secondo piano ma che ne aiuta a tratteggiare la personalità.
Giuseppe Tulipani manca e mancherà ancora a tantissime famiglie pugliesi, che in questi mesi ci hanno scritto solo per dire "grazie", ben oltre quello che noi immaginavamo avesse potuto costruire quell'uomo dal sorriso gentile. Giuseppe manca a tutti, ma Pino manca ai giovinazzesi, alla gente che lo ha conosciuto, non sempre capito o ascoltato, ma sicuramente amato.
Se n'è andato, ma la sue orme sono ben impresse in quella che fu la sua comunità.
Giuseppe "Pino" Tulipani, primo Garante regionale dei Diritti delle persone con disabilità, è stato ricordato questa mattina, 16 gennaio, con la dedica della Biblioteca Giardino da lui fortemente voluta nel rione Immacolata di Giovinazzo.
Il Sindaco Tommaso Depalma, accompagnato dal Presidente del Consiglio comunale, Alfonso Arbore, dagli Assessori comunali alle Politiche Sociali, Pari Opportunità e Cultura, Michele Sollecito, Natalie Marzella e Cristina Piscitelli, nonché dal Consigliere regionale Domenico Damascelli e dal Presidente del Gruppo d'Azione Locale "Nuovo Fior d'Olivi", Antonio Saracino, ha scoperto su via De Venuto una targa che ricorda l'uomo prima ancora che l'istituzione. Presente anche una rappresentanza dei suoi ragazzi, di quegli Angeli della Vita che adesso hanno in Maria Antonietta Lo Giudice il loro riferimento.
L'eredità morale di Pino Tulipani non può essere dispersa e quanto fatto per i disabili a livello regionale dev'essere un punto di partenza per chi lo sostituirà (a quando la nomina di un suo successore come Garante della Regione Puglia?).
Giovinazzo non dimentica il suo contributo in chiave associativa, della difesa dei diritti dei più deboli e la sua grande capacità di farsi ben volere anche nelle stanze dei bottoni a più livelli, aspetto troppo spesso passato in secondo piano ma che ne aiuta a tratteggiare la personalità.
Giuseppe Tulipani manca e mancherà ancora a tantissime famiglie pugliesi, che in questi mesi ci hanno scritto solo per dire "grazie", ben oltre quello che noi immaginavamo avesse potuto costruire quell'uomo dal sorriso gentile. Giuseppe manca a tutti, ma Pino manca ai giovinazzesi, alla gente che lo ha conosciuto, non sempre capito o ascoltato, ma sicuramente amato.
Se n'è andato, ma la sue orme sono ben impresse in quella che fu la sua comunità.