Cronaca
59enne deceduto per malore. Pannoli: «È stato fatto il possibile»
La precisazione del legale, in una nota: «Il lido era ritualmente in possesso del defibrillatore»
Giovinazzo - domenica 5 agosto 2018
15.20
Deceduto in acqua un 59enne probabilmente per un arresto cardio-circolatorio. Nella mattinata di ieri, nei pressi del lido Trincea, Mario Pio Lo Monaco, medico giovinazzese, è stato colto da un malore mentre stava facendo il bagno.
Immediatamente soccorso dall'equipe di infermieri e da un medico, il bagnante è stato riportato a riva, ma, nonostante l'intervento del personale di salvamento, con l'arrivo sul posto degli operatori del Servizio 118 è stato constatato purtroppo il decesso. La notizia ha sconvolto i bagnanti che si trovavano sulla spiaggia in quel momento.
Vicino al dolore della moglie per la grave perdita, l'avvocato Domenico Claudio Pannoli ritiene utile ed opportuno evidenziare «che, con riferimento all'articolo del 4 agosto che descriveva quanto occorso in un lido di Giovinazzo, nella stessa giornata, che ha visto la triste scomparsa di un medico noto in città a seguito di un apparente malore, il lido di cui trattasi era ritualmente in possesso del defibrillatore.
Inoltre il personale di salvamento, prontamente e professionalmente intervenuto, ha dapprima tratto sull'arenile lo sfortunato medico e, quindi, tempestivamente prestato il primo soccorso. Era presente in loco un medico anestesista-rianimatore che ha tentato, insieme a personale paramedico anche esso ospite della struttura, per circa mezz'ora di rianimare lo sfortunato professionista.
Lo sforzo del dottore e degli intervenuti, protrattosi sino all'arrivo dell'ambulanza del 118, i quali hanno tentato realmente l'impossibile per evitare il peggio e stabilizzare il paziente non è, purtroppo, servito. Il medico colpito da apparente malore in acqua è deceduto. L'ambulanza del 118 è giunta dopo circa 35 minuti dalla chiamata... troppo tardi. Lascio ai lettori ogni valutazione...
Mi preme solo, a titolo strettamente personale, stigmatizzare come sia indecoroso ed assurdo che una città come Giovinazzo, in estate meta turistica affollata nelle sue spiagge ed abitata in questo periodo, da oltre 25.000 persone, viva una situazione di insicurezza anche per la mancanza di un presidio di primo intervento attrezzato.
E tanto - conclude Pannoli -, al netto delle strategie regionali non certo condivisibili sul punto. Lascio alla politica le opportune considerazioni chiedendo, però, da cittadino, alla stessa, le corrette azioni di intervento».
Immediatamente soccorso dall'equipe di infermieri e da un medico, il bagnante è stato riportato a riva, ma, nonostante l'intervento del personale di salvamento, con l'arrivo sul posto degli operatori del Servizio 118 è stato constatato purtroppo il decesso. La notizia ha sconvolto i bagnanti che si trovavano sulla spiaggia in quel momento.
Vicino al dolore della moglie per la grave perdita, l'avvocato Domenico Claudio Pannoli ritiene utile ed opportuno evidenziare «che, con riferimento all'articolo del 4 agosto che descriveva quanto occorso in un lido di Giovinazzo, nella stessa giornata, che ha visto la triste scomparsa di un medico noto in città a seguito di un apparente malore, il lido di cui trattasi era ritualmente in possesso del defibrillatore.
Inoltre il personale di salvamento, prontamente e professionalmente intervenuto, ha dapprima tratto sull'arenile lo sfortunato medico e, quindi, tempestivamente prestato il primo soccorso. Era presente in loco un medico anestesista-rianimatore che ha tentato, insieme a personale paramedico anche esso ospite della struttura, per circa mezz'ora di rianimare lo sfortunato professionista.
Lo sforzo del dottore e degli intervenuti, protrattosi sino all'arrivo dell'ambulanza del 118, i quali hanno tentato realmente l'impossibile per evitare il peggio e stabilizzare il paziente non è, purtroppo, servito. Il medico colpito da apparente malore in acqua è deceduto. L'ambulanza del 118 è giunta dopo circa 35 minuti dalla chiamata... troppo tardi. Lascio ai lettori ogni valutazione...
Mi preme solo, a titolo strettamente personale, stigmatizzare come sia indecoroso ed assurdo che una città come Giovinazzo, in estate meta turistica affollata nelle sue spiagge ed abitata in questo periodo, da oltre 25.000 persone, viva una situazione di insicurezza anche per la mancanza di un presidio di primo intervento attrezzato.
E tanto - conclude Pannoli -, al netto delle strategie regionali non certo condivisibili sul punto. Lascio alla politica le opportune considerazioni chiedendo, però, da cittadino, alla stessa, le corrette azioni di intervento».