Vandali e residui di fuochi d'artificio: Ponente terra di nessuno?
Tante le segnalazioni dei lettori
venerdì 1 luglio 2016
0.42
iReport
Lo scorso weekend può essere annoverato tra quelli meno felici a Ponente. Non bastasse l'infinito cantiere sulla costa, oggetto da anni delle diatribe politiche cittadine, tra venerdì e domenica scorsa si sono verificati altri due fatti non esattamente esemplari.
Si parte con una nottata (forse) folle: alcuni vandali distruggono due parapetti poco dopo la fine della gabbia del cantiere sul Lungomare Marina Italiana. Spuntano foto sui social, la gente non ci sta e chiede lumi al primo cittadino. Tommaso Depalma, raggiunto da noi telefonicamente, ci conferma: «Si è trattato di vandali ed abbiamo inserito la somma per ripristinare tutto nella perizia di variante inviata al Ministero».
I due muretti e la ringhiera sono completamenti distrutti e delle travi in legno cercano di limitare, tutt'oggi, l'accesso a quella parte di costa, non troppo lontana dalla zona dei cosiddetti "Monaci bassi". Viene da chiedersi se Ponente non divenga, dopo una certa ora, terra di nessuno.
Quando ci siamo recati sul posto, però, abbiamo notato, sparsi su tutta la scogliera, residui di fuochi d'artificio, giacenti da giorni dopo la Festa del Sacro Cuore. Nessuno ha pensato di ripulire ed i bagnanti hanno iniziato, anche in questo caso, a segnalare il tutto. La speranza è che non vi sia pericolo per nessuno.
Così facciamo noi, documentando un doppio scempio, di natura ed impatto certamente diverso, ma pur sempre qualcosa che stride profondamente con la presunta vocazione turistica di una città. Gli sforzi di amministratori ed operatori del settore rischiano così di essere vanificati in un lampo.
Si parte con una nottata (forse) folle: alcuni vandali distruggono due parapetti poco dopo la fine della gabbia del cantiere sul Lungomare Marina Italiana. Spuntano foto sui social, la gente non ci sta e chiede lumi al primo cittadino. Tommaso Depalma, raggiunto da noi telefonicamente, ci conferma: «Si è trattato di vandali ed abbiamo inserito la somma per ripristinare tutto nella perizia di variante inviata al Ministero».
I due muretti e la ringhiera sono completamenti distrutti e delle travi in legno cercano di limitare, tutt'oggi, l'accesso a quella parte di costa, non troppo lontana dalla zona dei cosiddetti "Monaci bassi". Viene da chiedersi se Ponente non divenga, dopo una certa ora, terra di nessuno.
Quando ci siamo recati sul posto, però, abbiamo notato, sparsi su tutta la scogliera, residui di fuochi d'artificio, giacenti da giorni dopo la Festa del Sacro Cuore. Nessuno ha pensato di ripulire ed i bagnanti hanno iniziato, anche in questo caso, a segnalare il tutto. La speranza è che non vi sia pericolo per nessuno.
Così facciamo noi, documentando un doppio scempio, di natura ed impatto certamente diverso, ma pur sempre qualcosa che stride profondamente con la presunta vocazione turistica di una città. Gli sforzi di amministratori ed operatori del settore rischiano così di essere vanificati in un lampo.