Spazzatura ad un passo dal mare
Rifiuti ed incuria in via Marzella
mercoledì 19 luglio 2017
iReport
A giudicare dalle foto che vi proponiamo, sembrerebbe di stare in campagna o in qualche zona periferica della città, lontana da occhi indiscreti o dagli sguardi dei passanti. Ed invece, gli scatti ritraggono lo stato indecente di una via che porta direttamente in una delle passeggiate preferite dai giovinazzesi e da chi sceglie di farci visita dai paesi vicini.
Si tratta di via Marzella (già oggetto di nostri report in passato, ndr), stradella che sbuca sul Lungomare di Levante, nei pressi della località Cappella, spesso scelta per parcheggiare a ridosso del mare, in mancanza di altri posti auto, o semplicemente percorsa a piedi per arrivare comodamente in spiaggia. A metà strada, nei pressi di alcuni edifici semidiroccati, ci si trova davanti ad una piccola discarica a cielo aperto, dove vengono abbandonati quotidianamente rifiuti di ogni genere, da buste di patatine e resti di pasti fino coperte, armadi e divani.
Diverse sono le segnalazioni giunte in redazione in queste settimane, documentate con foto che testimoniano l'abbandono di sacchetti di cibo, cartoni, indumenti e mobilio. Le immagini che vedete sono state scattate dalla nostra redazione domenica 16 luglio e non sono per nulla lontane da quanto descritto e più volte denunciato dai nostri lettori. Sacchetti di indifferenziato, plasticame, scarti di lavori edili ed anche un divano semi carbonizzato abbandonato chissà da quanto tempo. C'è di tutto in quel luogo.
Ciò che sciocca è sapere che questo degrado sia ad un solo passo da uno dei luoghi più belli della città, riportato a nuova vita dopo i lavori conclusi nella scorsa primavera ed oggi meta preferita del passeggio estivo.
Una situazione malsana per i residenti ed un biglietto da visita indecoroso per una città che ha intrapreso la strada della valorizzazione turistica e vuole crescere rendendosi sempre più attrattiva agli occhi dei turisti dal Bel Paese e dall'estero. C'è tanto da meditare, individualmente e collettivamente, spronando anche gli amministratori, che in campagna elettorale avevano trattato più volte l'argomento della valorizzazione di quel tratto costiero, a fare di più in fatto di prevenzione e repressione.
Nei prossimi giorni vi documenteremo altre situazioni simili in diverse zone dell'agro.
Si tratta di via Marzella (già oggetto di nostri report in passato, ndr), stradella che sbuca sul Lungomare di Levante, nei pressi della località Cappella, spesso scelta per parcheggiare a ridosso del mare, in mancanza di altri posti auto, o semplicemente percorsa a piedi per arrivare comodamente in spiaggia. A metà strada, nei pressi di alcuni edifici semidiroccati, ci si trova davanti ad una piccola discarica a cielo aperto, dove vengono abbandonati quotidianamente rifiuti di ogni genere, da buste di patatine e resti di pasti fino coperte, armadi e divani.
Diverse sono le segnalazioni giunte in redazione in queste settimane, documentate con foto che testimoniano l'abbandono di sacchetti di cibo, cartoni, indumenti e mobilio. Le immagini che vedete sono state scattate dalla nostra redazione domenica 16 luglio e non sono per nulla lontane da quanto descritto e più volte denunciato dai nostri lettori. Sacchetti di indifferenziato, plasticame, scarti di lavori edili ed anche un divano semi carbonizzato abbandonato chissà da quanto tempo. C'è di tutto in quel luogo.
Ciò che sciocca è sapere che questo degrado sia ad un solo passo da uno dei luoghi più belli della città, riportato a nuova vita dopo i lavori conclusi nella scorsa primavera ed oggi meta preferita del passeggio estivo.
Una situazione malsana per i residenti ed un biglietto da visita indecoroso per una città che ha intrapreso la strada della valorizzazione turistica e vuole crescere rendendosi sempre più attrattiva agli occhi dei turisti dal Bel Paese e dall'estero. C'è tanto da meditare, individualmente e collettivamente, spronando anche gli amministratori, che in campagna elettorale avevano trattato più volte l'argomento della valorizzazione di quel tratto costiero, a fare di più in fatto di prevenzione e repressione.
Nei prossimi giorni vi documenteremo altre situazioni simili in diverse zone dell'agro.