Questo non è un passo carrabile
Occhio ai cartelli in giro per la città
venerdì 5 febbraio 2016
10.06
iReport
Che i passi carrabili a Giovinazzo fossero davvero tanti in rapporto alla popolazione residente è fatto arcinoto da anni.
Quello che tuttavia colpisce è l'inerzia nell'affrontare alcuni problemi, trasversale alle Amministrazioni. L'esempio è dato dai cartelli come quello fotografato oppure da veri e proprio passi carrabili contraffatti.
Nel caso immortalato potrebbe anche trattarsi di una richiesta momentanea rivolta agli automobilisti, magari per agevolare persone anziane o affette da disabilità in attesa di ricevere la giusta documentazione che ne attesti i problemi. Anche in questo caso, nonostante la richiesta sia formulata in maniera gentile, non si tratta di un passo carrabile per il quale, ve lo ricordiamo, va pagata una tassa comunale.
Ma in tanti altri casi i furbetti la fanno franca, grazie anche ad una buona dose di prepotenza. L'utilizzo di sedie per occupare suolo pubblico sono presenti nelle traverse di via Daconto, su via Bari (storica situazione mai affrontata), in via Dogali ed in prossimità di via XX settembre, solo per citare alcuni esempi eclatanti. Tutti vedono, nessuno interviene. Ed altre volte sono gli esercizi commerciali a chiedere «non mettete la "macchina" qua davanti».
Noi ci permettiamo di suggerire un giro supplementare per la città alle volanti di Polizia Locale, in tarda mattinata o di sera dopo le ore 20.00. Si scoprirebbero tantissime situazione di cui chiedere conto ai diretti interessati.
Che si tratti dunque di cartelli con su scritto "Si prega di lasciare libero il passaggio", di falsi cartelli di passo carrabile (cosa ben più grave) o di impedimenti posti al parcheggio di auto, il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi al Comando di Polizia Locale di via Cappuccini. Dalla vostra parte c'è il diritto, la legge. E non abbiate paura di fare segnalazioni.
Quello che tuttavia colpisce è l'inerzia nell'affrontare alcuni problemi, trasversale alle Amministrazioni. L'esempio è dato dai cartelli come quello fotografato oppure da veri e proprio passi carrabili contraffatti.
Nel caso immortalato potrebbe anche trattarsi di una richiesta momentanea rivolta agli automobilisti, magari per agevolare persone anziane o affette da disabilità in attesa di ricevere la giusta documentazione che ne attesti i problemi. Anche in questo caso, nonostante la richiesta sia formulata in maniera gentile, non si tratta di un passo carrabile per il quale, ve lo ricordiamo, va pagata una tassa comunale.
Ma in tanti altri casi i furbetti la fanno franca, grazie anche ad una buona dose di prepotenza. L'utilizzo di sedie per occupare suolo pubblico sono presenti nelle traverse di via Daconto, su via Bari (storica situazione mai affrontata), in via Dogali ed in prossimità di via XX settembre, solo per citare alcuni esempi eclatanti. Tutti vedono, nessuno interviene. Ed altre volte sono gli esercizi commerciali a chiedere «non mettete la "macchina" qua davanti».
Noi ci permettiamo di suggerire un giro supplementare per la città alle volanti di Polizia Locale, in tarda mattinata o di sera dopo le ore 20.00. Si scoprirebbero tantissime situazione di cui chiedere conto ai diretti interessati.
Che si tratti dunque di cartelli con su scritto "Si prega di lasciare libero il passaggio", di falsi cartelli di passo carrabile (cosa ben più grave) o di impedimenti posti al parcheggio di auto, il nostro consiglio è sempre quello di rivolgersi al Comando di Polizia Locale di via Cappuccini. Dalla vostra parte c'è il diritto, la legge. E non abbiate paura di fare segnalazioni.