Quella panchina che è uno schiaffo a tutti i giovinazzesi
Non bastano gli interventi degli amministratori se non si insegna alle nuove generazioni il rispetto per il bene comune
venerdì 14 settembre 2018
10.23
iReport
Quella panchina in foto, quella in pietra di piazza Porto, è uno schiaffo a tutti i giovinazzesi perbene. Ed è un insulto agli stessi amministratori che non possono continuamente coordinare interventi tampone. Quella panchina è il simbolo di come ci sia una buona fetta di adolescenti e post-adolescenti incapaci di capire che si tratta di un bene della collettività, quindi anche loro. Si tratta di un bene da custodire come fosse nel giardino di casa loro.
Quella panchina oltre ad essere luogo di ritrovo, anche per questi ragazzetti, è parte di quell'agorà in cui sono passate generazioni di giovinazzesi. Piazza Porto è tutto questo e quella panchina rotta, spaccata, sfasciata, violata è lì da settimane come monito a tutti noi, alla comunità benpensante: Giovinazzo (come tanti altri centri, d'altronde) ha un problema serio.
L'hanno già in parte fatta ricomporre, quegli amministratori che anche noi spesso attacchiamo da queste pagine, ma che davvero, in questo caso, sono senza colpa alcuna. Anzi, bisogna ringraziare loro e qualche azienda che lavora talvolta pro bono per non far pesare sulla collettività la riparazione.
Per quanto ancora quei ragazzi godranno di una impunità effetto dell'ipocrisia collettiva, di genitori assolutori e mai ammonitori? Quanto ancora pagherà tutta la collettività per gruppuscoli di giovani e giovanissimi senza freni, senza regole, senza voglia di far parte di un consesso civile?
Chiediamocelo tutti, perché noi siamo stanchi di scrivere report come questi, che ci fanno sentire un po' bacchettoni, ma che, ne siamo certi, mettono in risalto un problema molto più diffuso di quel che si crede in una provincia spesso abituata a non raccontarsi tutta la verità.
Quella panchina oltre ad essere luogo di ritrovo, anche per questi ragazzetti, è parte di quell'agorà in cui sono passate generazioni di giovinazzesi. Piazza Porto è tutto questo e quella panchina rotta, spaccata, sfasciata, violata è lì da settimane come monito a tutti noi, alla comunità benpensante: Giovinazzo (come tanti altri centri, d'altronde) ha un problema serio.
L'hanno già in parte fatta ricomporre, quegli amministratori che anche noi spesso attacchiamo da queste pagine, ma che davvero, in questo caso, sono senza colpa alcuna. Anzi, bisogna ringraziare loro e qualche azienda che lavora talvolta pro bono per non far pesare sulla collettività la riparazione.
Per quanto ancora quei ragazzi godranno di una impunità effetto dell'ipocrisia collettiva, di genitori assolutori e mai ammonitori? Quanto ancora pagherà tutta la collettività per gruppuscoli di giovani e giovanissimi senza freni, senza regole, senza voglia di far parte di un consesso civile?
Chiediamocelo tutti, perché noi siamo stanchi di scrivere report come questi, che ci fanno sentire un po' bacchettoni, ma che, ne siamo certi, mettono in risalto un problema molto più diffuso di quel che si crede in una provincia spesso abituata a non raccontarsi tutta la verità.