Piazzetta Spinelli di notte è terra di nessuno
Schiamazzi, urla ed alcool: i residenti ora sbottano
mercoledì 7 settembre 2016
iReport
«Restano tutta la notte, soprattutto nel fine settimana. Schiamazzi ed urla fanno parte del repertorio. E chiamare le forze dell'ordine a volte, non serve a nulla. Se la cavano quasi sempre con un rimprovero bonario».
Questa la denuncia di un abitante della zona di piazzetta Spinelli, in pieno centro a Giovinazzo, tra via Roma e via Cappuccini. L'area per tutta l'estate, ma anche nei mesi invernali, è spesso meta di ragazzi, più o meno ubriachi, che infastidirebbero ripetutamente i residenti. C'è di più: qualcuno lamenta un certo lassismo nei controlli, visto che, secondo quanto riferitoci, da quelle parti, dopo mezzanotte, si stia iniziando a vedere anche droga.
Non sappiamo se questo corrisponda a verità, ma ci limitiamo a riportarvi quanto appreso. E poi c'è un bisogno basilare a cui far fronte: quello di dormire. Così un altro abitante ci ha detto: «C'è chi, in piena notte e sino alle 04.00, sosta in piazza Spinelli come fosse un salotto privato. Infischiandosene della gente che dorme e violando le più elementari norme di convivenza civile. Sono stati ripetutamente sollecitati i Carabinieri, che certo non possono pattugliare ininterrottamente. Il sindaco Depalma è stato informato, come già accaduto con il suo predecessore, non non ha fatto nulla. Urge - ci ha detto questo cittadino proponendo una soluzione condivisa da altri suoi vicini di casa - che la piazza venga recintata per impedire la sosta durante la notte di ubriaconi e maleducati. Dormire è un diritto!».
Noi sosteniamo che gli spazi di aggregazione, nei posti civili, non debbano essere recintati, ma comprendiamo sdegno e rabbia di chi l'indomani deve andare a lavorare ed ha il sacrosanto diritto ad un riposo soddisfacente. Ci facciamo ancora una volta portavoci di questo malcontento, girando la segnalazione alle autorità competenti. Se dovessimo sommare l'inciviltà legata allo smaltimento dei rifiuti e le segnalazioni per schiamazzi notturni costanti, l'immagine di Giovinazzo come cittadina tranquilla non ne uscirebbe bene.
Troppe volte, però, ci si consola solo con i dati inquietanti dei centri viciniori. Troppo poco per stare allegri.
Questa la denuncia di un abitante della zona di piazzetta Spinelli, in pieno centro a Giovinazzo, tra via Roma e via Cappuccini. L'area per tutta l'estate, ma anche nei mesi invernali, è spesso meta di ragazzi, più o meno ubriachi, che infastidirebbero ripetutamente i residenti. C'è di più: qualcuno lamenta un certo lassismo nei controlli, visto che, secondo quanto riferitoci, da quelle parti, dopo mezzanotte, si stia iniziando a vedere anche droga.
Non sappiamo se questo corrisponda a verità, ma ci limitiamo a riportarvi quanto appreso. E poi c'è un bisogno basilare a cui far fronte: quello di dormire. Così un altro abitante ci ha detto: «C'è chi, in piena notte e sino alle 04.00, sosta in piazza Spinelli come fosse un salotto privato. Infischiandosene della gente che dorme e violando le più elementari norme di convivenza civile. Sono stati ripetutamente sollecitati i Carabinieri, che certo non possono pattugliare ininterrottamente. Il sindaco Depalma è stato informato, come già accaduto con il suo predecessore, non non ha fatto nulla. Urge - ci ha detto questo cittadino proponendo una soluzione condivisa da altri suoi vicini di casa - che la piazza venga recintata per impedire la sosta durante la notte di ubriaconi e maleducati. Dormire è un diritto!».
Noi sosteniamo che gli spazi di aggregazione, nei posti civili, non debbano essere recintati, ma comprendiamo sdegno e rabbia di chi l'indomani deve andare a lavorare ed ha il sacrosanto diritto ad un riposo soddisfacente. Ci facciamo ancora una volta portavoci di questo malcontento, girando la segnalazione alle autorità competenti. Se dovessimo sommare l'inciviltà legata allo smaltimento dei rifiuti e le segnalazioni per schiamazzi notturni costanti, l'immagine di Giovinazzo come cittadina tranquilla non ne uscirebbe bene.
Troppe volte, però, ci si consola solo con i dati inquietanti dei centri viciniori. Troppo poco per stare allegri.