Non a misura di disabile
Barriere architettoniche nel quartiere Sant'Agostino
giovedì 27 ottobre 2016
iReport
Via Tenente Frascolla, via Carlo Rosa, via Celentano, II Traversa Marconi e via Petrarca. Sono solo alcune delle strade appartenenti al reticolato del quartiere Sant'Agostino. In tutte queste strade, nonostante recenti lavori di rifacimento dei marciapiedi, si registrano disagi per i disabili e decine di barriere architettoniche mai rimosse, che a volte rappresentano impedimenti seri anche per anziani.
In particolare, alcune segnalazioni ci sono giunte da famiglie di portatori di handicap, impossibilitate a percorrere quotidianamente quelle arterie cittadine. E così un palo della luce o un segnale stradale divengono ostacoli insormontabili. La carrozzina non ci passa e bisogna fare una fatica enorme anche solo per raggiungere un esercizio commerciale per fare la spesa o far visita ad un parente.
E così la frustrazione sale. Qualche famigliare delle persone con disabilità, lievi e meno lievi, ci ha detto: «Per noi ogni giorno è dura. Se poi si rifanno le opere e si ricommettono gli stessi errori del passato, noi siamo spacciati». Altre persone lamentano un altro aspetto: in alcune zone della città tutto è stato fatto a regola d'arte, in quelle strade spesso non vi sarebbe nemmeno uno scivolo. E questo riguarderebbe tutte le recenti Amministrazioni comunali.
Abbiamo raccolto le segnalazioni (ed anzi ci scusiamo per i tempi lunghi prima di questa pubblicazione) e ci siamo recati sul posto, verificando mille difficoltà reali. Bisognerà quindi al più presto cambiare le cose rendendo la vita più facile alle persone che, forse, per prime dovrebbero essere aiutate. Passiamo la palla ai tecnici comunali ed alla politica, in maniera da verificare quanto scriviamo e magari iniziare a pensare nuovi interventi. In tempi in cui si parla tanto di mobilità sostenibile ed abbattimento delle barriere architettoniche ci sembra il caso di procedere con efficacia e rapidità, al netto delle pastoie burocratiche.
In particolare, alcune segnalazioni ci sono giunte da famiglie di portatori di handicap, impossibilitate a percorrere quotidianamente quelle arterie cittadine. E così un palo della luce o un segnale stradale divengono ostacoli insormontabili. La carrozzina non ci passa e bisogna fare una fatica enorme anche solo per raggiungere un esercizio commerciale per fare la spesa o far visita ad un parente.
E così la frustrazione sale. Qualche famigliare delle persone con disabilità, lievi e meno lievi, ci ha detto: «Per noi ogni giorno è dura. Se poi si rifanno le opere e si ricommettono gli stessi errori del passato, noi siamo spacciati». Altre persone lamentano un altro aspetto: in alcune zone della città tutto è stato fatto a regola d'arte, in quelle strade spesso non vi sarebbe nemmeno uno scivolo. E questo riguarderebbe tutte le recenti Amministrazioni comunali.
Abbiamo raccolto le segnalazioni (ed anzi ci scusiamo per i tempi lunghi prima di questa pubblicazione) e ci siamo recati sul posto, verificando mille difficoltà reali. Bisognerà quindi al più presto cambiare le cose rendendo la vita più facile alle persone che, forse, per prime dovrebbero essere aiutate. Passiamo la palla ai tecnici comunali ed alla politica, in maniera da verificare quanto scriviamo e magari iniziare a pensare nuovi interventi. In tempi in cui si parla tanto di mobilità sostenibile ed abbattimento delle barriere architettoniche ci sembra il caso di procedere con efficacia e rapidità, al netto delle pastoie burocratiche.