Mare e spiagge sporchi a Levante: così ci facciamo male da soli
I fine settimana sembrano un incubo per quel tratto di costa rinnovato
sabato 29 luglio 2017
iReport
Carte, plasticame, bottiglie in vetro, contenitori per creme abbronzanti, fazzolettini di carta, pacchetti di sigarette, cicche, ma anche resti di boe per sub e cassette per la frutta. Il tratto costiero sottostante la passerella di Levante e tutto quello che arriva fino a piazzale Leichardt, soprattutto nei fine settimana e dopo le mareggiate, restituisce un quadro dell'inciviltà di molti giovinazzesi e di alcuni visitatori. E spesso non bastano volenterosi cittadini che si adoperano per porvi rimedio.
Giovinazzo ha fatto di quella parte di città il suo salotto buono estivo, eppure qualcuno tenta di violentarlo. Così ci si fa del male, perché si fa presto a decrescere nella graduatoria dell'appeal esercitato sui turisti (quelli veri, quelli che soggiornano, che sono stranieri o settentrionali e che amano pulizia e civiltà).
Basti guardare le nostre foto oppure recarvisi il sabato e la domenica sera, quando i contenitori realizzati in cor-ten traboccano di cartoni per pizze, bottiglie e avanzi di gozzoviglie in giro per il borgo antico e su piazzale Aeronautica Militare.
Non si può sigillare una città, non la si può tenere sotto la campana di vetro, ma si può vigilare affinché tutto questo non accada. E poi c'è l'interrogativo di alcuni turisti: perché tra sabato e domenica, in alcune zone, la raccolta non c'è?
Problemi non dissimili ci sono poi per le feci canine: il Comune di Giovinazzo ha installato diversi contenitori all'uopo, ma qualche proprietario sembra ignorarne l'esistenza. Ed i risultati sono pessimi. Per gli altri...
Continuiamo a tenere i riflettori puntati non solo sull'agro (presto un nuovo reportage), ma anche su quanto succede in pieno centro cittadino, sperando che il bello di Giovinazzo non venga presto trasformato in qualcosa di poco invidiabile. Arredo urbano e mare sono il nostro patrimonio più grande, sono la miccia che sta facendo esplodere l'economia locale. Se qualcosa non va, se si vedono comportamenti incivili, si cerchi in tutti i modi di segnalare alle autorità preposte.
Martedì vi daremo nuove indicazioni sull'attività di repressione da parte del Corpo di Polizia Locale. Agli amministratori va invece la richiesta di non abbassare mai la guardia.
Giovinazzo ha fatto di quella parte di città il suo salotto buono estivo, eppure qualcuno tenta di violentarlo. Così ci si fa del male, perché si fa presto a decrescere nella graduatoria dell'appeal esercitato sui turisti (quelli veri, quelli che soggiornano, che sono stranieri o settentrionali e che amano pulizia e civiltà).
Basti guardare le nostre foto oppure recarvisi il sabato e la domenica sera, quando i contenitori realizzati in cor-ten traboccano di cartoni per pizze, bottiglie e avanzi di gozzoviglie in giro per il borgo antico e su piazzale Aeronautica Militare.
Non si può sigillare una città, non la si può tenere sotto la campana di vetro, ma si può vigilare affinché tutto questo non accada. E poi c'è l'interrogativo di alcuni turisti: perché tra sabato e domenica, in alcune zone, la raccolta non c'è?
Problemi non dissimili ci sono poi per le feci canine: il Comune di Giovinazzo ha installato diversi contenitori all'uopo, ma qualche proprietario sembra ignorarne l'esistenza. Ed i risultati sono pessimi. Per gli altri...
Continuiamo a tenere i riflettori puntati non solo sull'agro (presto un nuovo reportage), ma anche su quanto succede in pieno centro cittadino, sperando che il bello di Giovinazzo non venga presto trasformato in qualcosa di poco invidiabile. Arredo urbano e mare sono il nostro patrimonio più grande, sono la miccia che sta facendo esplodere l'economia locale. Se qualcosa non va, se si vedono comportamenti incivili, si cerchi in tutti i modi di segnalare alle autorità preposte.
Martedì vi daremo nuove indicazioni sull'attività di repressione da parte del Corpo di Polizia Locale. Agli amministratori va invece la richiesta di non abbassare mai la guardia.