L'isola ecologica di via Toselli come una discarica
Aumentano le segnalazioni di comportamenti incivili
martedì 3 gennaio 2017
0.50
iReport
Torniamo dopo qualche mese a scrivere dell'isola ecologica (presunta) di via Toselli. Nei pressi della ex pesa comunale lo spettacolo è spesso indegno.
Quello che dovrebbe essere un punto in cui differenziare i rifiuti urbani è in realtà una sorta di discarica in pieno centro abitato dove chiunque può fare impunemente qualsiasi cosa. Nel tempo ci abbiamo trovato di tutto, dagli stendini in plastica abbandonati a grossi contenitori di olio. Abbiamo trovato scarti di lavorazioni edili e giocattoli per bimbi. E poi ancora sedie, suppellettili, intere parti d'arredo di interni. Un disastro. Senza contare le volte che abbiamo "pizzicato" Rom a rovistare nell'apposito contenitore per indumenti salvo poi abbandonare per terra ciò che non serviva loro (ci sono foto su questo tema da noi pubblicate).
La gente del quartiere sostiene che spesso sono persone che vengono da altre zone a fare scempio, in altri casi ci hanno riferito che anche gli ambulanti non si comportano benissimo. Ma la domanda in questo caso è lecita: l'ambulante può abbandonare cartoni di frutta e verdura esauriti, ma cosa c'entrano i venditori con giocattoli e mobilio?
Ognuno si prenda le sue responsabilità, quindi, sperando che il passaggio al porta a porta possa significare un deciso salto di qualità in avanti. Dal 10 gennaio saranno esaurite anche le scuse.
Intanto resta il cassonetto incendiato il 31 dicembre, parecchia puzza e l'idea che si dovrà faticare non poco per inculcare nei giovinazzesi (tra i peggiori di tutta la ex provincia statistiche alla mano) un minimo di senso civico.
Quello che dovrebbe essere un punto in cui differenziare i rifiuti urbani è in realtà una sorta di discarica in pieno centro abitato dove chiunque può fare impunemente qualsiasi cosa. Nel tempo ci abbiamo trovato di tutto, dagli stendini in plastica abbandonati a grossi contenitori di olio. Abbiamo trovato scarti di lavorazioni edili e giocattoli per bimbi. E poi ancora sedie, suppellettili, intere parti d'arredo di interni. Un disastro. Senza contare le volte che abbiamo "pizzicato" Rom a rovistare nell'apposito contenitore per indumenti salvo poi abbandonare per terra ciò che non serviva loro (ci sono foto su questo tema da noi pubblicate).
La gente del quartiere sostiene che spesso sono persone che vengono da altre zone a fare scempio, in altri casi ci hanno riferito che anche gli ambulanti non si comportano benissimo. Ma la domanda in questo caso è lecita: l'ambulante può abbandonare cartoni di frutta e verdura esauriti, ma cosa c'entrano i venditori con giocattoli e mobilio?
Ognuno si prenda le sue responsabilità, quindi, sperando che il passaggio al porta a porta possa significare un deciso salto di qualità in avanti. Dal 10 gennaio saranno esaurite anche le scuse.
Intanto resta il cassonetto incendiato il 31 dicembre, parecchia puzza e l'idea che si dovrà faticare non poco per inculcare nei giovinazzesi (tra i peggiori di tutta la ex provincia statistiche alla mano) un minimo di senso civico.