Fioriera divelta in corso Dante
Incidente o atto vandalico?
giovedì 21 aprile 2022
iReport
Ancora un pezzetto della greenway cittadina rotto, vandalizzato o cannibalizzato.
Questa volta è toccato ad una fioriera su Corso Dante, di fronte all'ingresso della scuola del comprensivo "Bosco-Buonarroti". Divelta, letteralmente, ed appoggiata, presumibilmente dopo un intervento dell'amministrazione, ad un marciapiede con tanto di nastro bianco e rosso a delimitarne il perimetro provvisorio.
Non sappiamo ancora se si sia trattato di una manovra sbagliata di un'automobile o di un atto deliberato e vandalico, ma di certo la ciclovia cittadina è stata più volte oggetto di inciviltà. Era accaduto per gli archetti in lega su cui erano state poste le foto di Vincenzo Mottola, più volte danneggiati da pallonate o da veicoli, ed è accaduto ancora una volta per le fioriere.
Durante la campagna elettorale in corso, voi lettori potrete sentire l'opinione di chi difende quelle opere e di chi le attacca. Ciò che non è tollerabile, tuttavia, comunque la si pensi, è deturpare o devastare sistematicamente l'arredo urbano (in Villa Comunale, in piazza Stallone, in piazza don Tonino Bello, al Parco Scianatico, lungo la greenway, su via Marina, nel centro storico...).
Continuiamo, per la verità spesso invano, ad invocare un controllo capillare del territorio affinché i responsabili di atti vandalici (non sappiamo se quest'ultimo lo sia) vengano individuati attraverso riprese delle telecamere di videosorveglianza. D'altronde è una conclusione iper-realista (ed avvilente) quella a cui siamo giunti da tempo: una comunità che non sa gestire il proprio patrimonio urbano, dev'essere controllata a vista ed i trasgressori del vivere civile, sanzionati.
Questa volta è toccato ad una fioriera su Corso Dante, di fronte all'ingresso della scuola del comprensivo "Bosco-Buonarroti". Divelta, letteralmente, ed appoggiata, presumibilmente dopo un intervento dell'amministrazione, ad un marciapiede con tanto di nastro bianco e rosso a delimitarne il perimetro provvisorio.
Non sappiamo ancora se si sia trattato di una manovra sbagliata di un'automobile o di un atto deliberato e vandalico, ma di certo la ciclovia cittadina è stata più volte oggetto di inciviltà. Era accaduto per gli archetti in lega su cui erano state poste le foto di Vincenzo Mottola, più volte danneggiati da pallonate o da veicoli, ed è accaduto ancora una volta per le fioriere.
Durante la campagna elettorale in corso, voi lettori potrete sentire l'opinione di chi difende quelle opere e di chi le attacca. Ciò che non è tollerabile, tuttavia, comunque la si pensi, è deturpare o devastare sistematicamente l'arredo urbano (in Villa Comunale, in piazza Stallone, in piazza don Tonino Bello, al Parco Scianatico, lungo la greenway, su via Marina, nel centro storico...).
Continuiamo, per la verità spesso invano, ad invocare un controllo capillare del territorio affinché i responsabili di atti vandalici (non sappiamo se quest'ultimo lo sia) vengano individuati attraverso riprese delle telecamere di videosorveglianza. D'altronde è una conclusione iper-realista (ed avvilente) quella a cui siamo giunti da tempo: una comunità che non sa gestire il proprio patrimonio urbano, dev'essere controllata a vista ed i trasgressori del vivere civile, sanzionati.